CLASSIFICA FINALE

Squadra Pt G V N P Rf Rs V N P Rf Rs V N P Rf Rs
 Juventus 84 38 23 15 0 68 20 13 6 0 40 12 10 9 0 28 8
 Milan 80 38 24 8 6 74 33 12 5 2 36 11 12 3 4 38 22
 Udinese 64 38 18 10 10 52 35 13 4 2 33 13 5 6 8 19 22
 Lazio 62 38 18 8 12 56 47 10 6 3 28 16 8 2 9 28 31
 Napoli 61 38 16 13 9 66 46 10 6 3 39 22 6 7 6 27 24
 Inter 58 38 17 7 14 58 55 10 4 5 36 27 7 3 9 22 28
 Roma 56 38 16 8 14 60 54 10 5 4 39 22 6 3 10 21 32
 Parma 56 38 15 11 12 54 53 10 5 4 34 20 5 6 8 20 33
 Atalanta 52 38 13 13 12 41 43 9 6 4 23 15 4 7 8 18 28
 Bologna 51 38 13 12 13 41 43 8 4 7 23 24 5 8 6 18 19
 Chievo 49 38 12 13 13 35 45 8 6 5 16 15 4 7 8 19 30
 Catania 48 38 11 15 12 47 52 9 5 5 24 15 2 10 7 23 37
 Fiorentina 46 38 11 13 14 37 43 7 7 5 24 22 4 6 9 13 21
 Siena 44 38 11 11 16 45 45 8 4 7 27 19 3 7 9 18 26
 Palermo 43 38 11 10 17 52 62 10 3 6 38 30 1 7 11 14 32
 Cagliari 43 38 10 13 15 37 46 7 8 4 23 16 3 5 11 14 30
 Genoa 42 38 11 9 18 50 69 9 6 4 29 24 2 3 14 21 45
 Lecce 36 38 8 12 18 40 56 3 6 10 22 29 5 6 8 18 27
 Novara 32 38 7 11 20 35 65 5 8 6 20 27 2 3 14 15 38
 Cesena 22 38 4 10 24 24 60 2 7 10 15 24 2 3 14 9 36

 

 

 

 

 

.... e questo è il Catania.

 

 

ha cominciato così

 

 

Adesso che è finito il calciomercato, non c'è alcun dubbio che il più grande acquisto del Calcio Catania per la prossima stagione rimane l'essere riusciti a trattenere, ancora per un anno, la Gallina Bionda.

Con tutto il rispetto per i Grandi del passato, Maxi Lopez resta il più grande  attaccante che abbia mai calpestato la  sacra erba cifalota. Però quest'estate ci ha fatto alzare le temperature corporee. Non è stata colpa sua e nemmeno del caldo;  i quaranta gradi li abbiamo raggiunti grazie alla continua cantilena della stampa sportiva: "Maxi resta o no? va alla Fiorentina o va al Genoa? Undici, dieci o nove milioni?" Quanta ansia! Nemmeno quando sono arrivati Spagnolo e Benincasa dalla Reggiana, nell'estate del 1973. 

Lopez è innamorato di Catania, ma le sirene continuavano a suonare e così, fino al 31 di agosto abbiamo dovuto rimodulare, quasi ogni giorno, la formazione-tipo senza lui, con lui o con alternative del suo calibro. 

Che compiti gravosi per noi, che gran problema sociale... vero? Quasi una città allo sfascio!

Tuttavia, come ogni anno, ho pubblicato nel sito la mia ipotetica formazione, ma non sono stato il solo ad immaginare "come sarà il Catania".Ben altra filosofia impazza nei forum dedicati al Calcio Catania e le nostre brucianti battute li infuocano a dovere. Ecco, per esempio, uno dei tanti post esilaranti: 28 Ago 2011 salvo76: meno male che Colantuono esiste, è l’unico tecnico al mondo ad avere stima di Del  Vecchio.   RISPOSTA: 28 Ago 2011 Catanese: sarà sò patrozzu !

L'uomo da sparlare ferocemente, invece, è Pietro Lo Monaco: l'Etna ci ricopre di polvere nera? I commercianti fregano sui saldi? La linea D non passa?  ...... il colpevole è sempre lui! ...."Manca l'acqua! A cuppa è di Lo Monaco, ca soddi non ni voli nesciri!".  Che pazzi! Lui ci rimane male, ma non ha ancora capito che i tifosi in fondo gli vogliono bene, che nonostante le accuse si fidano ciecamente di lui e che gridare allo stadio "Direttore pezzo di...." è ormai diventata una pratica scaramantica per invocare il gol della vittoria. Sarà una follia tutta nostra, ma è vero! Verificato di persona. Ma è anche il caldo, credetemi, che ci fa "delirare" così da mezzogiorno in poi. Peccato che a gennaio sia andato via, continua

 

 

 

 

 

PRIMA SQUADRA

in prestito a gennaio dalla Lazio
in prestito a gennaio dalla Juventus dal Milan confermato confermato
confermato dal Bari confermato
confermato dal S. Etienne confermato

 

 

GLI ALTRI GIOCATORI

 

confermato confermato dalla Nocerina confermato
confermato confermato dall'Uberaba (???) a gennaio confermato

dal Boca Juniors confermato

in prestito a gennaio dal Genoa

confermato
dal Parma dall'Inter in prestito a gennaio dal Torino

 

 

 

 

HANNO LASCIATO CATANIA A GENNAIO.

Ledesma Keko Maxi Lopez Sciacca Del Vecchio Alvarez Andujar
al Boca Juniors a gen 2012 al Grosseto a gen 2012 al Milan a gen 2012 al Grosseto a gen 2012 al Lecce a gen 2012 al Saragozza a gen 2012 all'Estudiantes a gen 2012

AVEVANO GIA' LASCIATO CATANIA ALL'INIZIO DEL CAMPIONATO.....  (grazie ragazzi!)

Schelotto Pesce Antenucci Gazzola Silvestre Martinho Augustyn Morimoto Moretti Plasmati Carboni Terlizzi
ATALANTA NOVARA TORINO ASCOLI PALERMO CESENA VICENZA NOVARA GROSSETO NOCERINA BANFIELD VARESE

 

 

 

QUADRI TECNICO-SOCIETARI

V. MONTELLA D. RUSSO G. TAFURO M. ONORATI V. IRRERA D. SCUDERO F. RISO O. RUSSO
Allenatore Vice All. Prep. Atl. Prep. Portieri Prep. Tecnico Medico Medico Team Manager
N. PULVIRENTI P. LO MONACO G. BONANNO  L. GURRISI G. FRANCHINA A. SCALTRITI S. LIBRA C. COTRONEO
Presidente Direttore Gen. Direttore Sportivo Resp.Tec. Pubbliche Relaz. Uff. Stampa Massaggiatore Massaggiatore
G. DISPINZIERI A. MUSUMECI F. GUALTIERI S. SBERNA A. PENNISI G. SPINESI
Fisioterapista Magazziniere Fotografo Speaker ufficiale Collaboratore All. Giovanili

 

 

 

 

CATANIA (4-3-3): Andujar; Potenza, Bellusci, Spolli, Capuano; Biagianti, Almiron (66' Sciacca), Ricchiuti (78' Lodi); Gomez, Maxi Lopez, Lanzafame (58' Catellani). A disp.: 30 Campagnolo, 12 Marchese, 22 Alvarez, 18 Bergessio. All: Montella.

SIENA (4-4-2): Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, Gazzi (70' Bolzoni), D'Agostino (62' Vergassola), Brienza; Calaiò, Gonzalez (52' Angelo). A disp.: 25 Pegolo, 21 A.Rossi, 36 Bolzoni, 9 Larrondo, 22 Destro. All: Sannino.

ARBITRO: Banti di Livorno; Tonolin-Giallantini; Palazzino 

INDISPONIBILI: Izco, Legrottaglie, Llama; Angella, Reginaldo, Belmonte. AMMONITI: Lanzafame, Gonzalez, Biagianti, Rossettini, Terzi, Calaiò.

 

 

CATANIA (4-3-3): Andujar; Potenza, Bellusci, Spolli, Alvarez; Sciacca (37' Delvecchio), Lodi, Biagianti; Gomez (87' Catellani), Maxi Lopez, Barrientos (63' Ricchiuti). A disp.: 30 Campagnolo, 33 Capuano, 8 Ledesma, 25 Bergessio. All: Montella.

CESENA (4-3-3): Ravaglia; Comotto, Von Bergen, Rossi, Lauro; Candreva, Guana (62' Colucci), Parolo; Eder, Mutu (78' Martinez), Ghezzal (58' Bogdani). A disp.: 27 Calderoni, 77 Ceccarelli, 2 Rodriguez, 15 Martinho. All: Giampaolo.

ARBITRO: Gervasoni di Mantova (Comito-Tasso). RETI: 45' Maxi Lopez (rig.)

INDISPONIBILI: Legrottaglie, Izco e Llama; Antonioli e Renella. SQUALIFICATI: Benalouane (1). AMMONITI: Potenza, Delvecchio, Alvarez, Lauro.

Genoa (4-3-1-2): Frey; Bovo, Dainelli, Kaladze, Moretti (25' st Antonelli); Kucka, Veloso, Constant; Jorquera (33' st Seymour); Caracciolo (17' st Pratto), Palacio. A disp.: Lupatelli, Granqvist, Birsa, Jankovic. All.: Malesani
Catania (4-3-3): Andujar; Potenza, Bellusci, Spolli, Capuano; Ledesma (27' st Suazo), Lodi, Biagianti (45' Delvecchio); Gomez, Maxi Lopez, Bergessio (39' Ricchiuti). A disp.: Campagnolo, Alvarez, Barrientos, Lanzafame. All.: Montella
Arbitro: Tozzi Marcatori: 29' Palacio, 34' Palacio, 34' st Constant   Ammoniti: Bovo, Dainelli (G), Ledesma (C)

LE FOTO DI GENOA-CATANIA

 

CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez (29' Marchese), Bellusci, Spolli, Capuano; Delvecchio, Almiron (64' Ledesma), Lodi; Gomez, Bergessio (78' Suazo), Catellani. A disp.: 30 Campagnolo, 19 Ricchiuti, 11 Maxi Lopez, 7 Lanzafame. All: Montella.

JUVENTUS(4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Grosso; Pirlo; Krasic, Marchisio (81' Quagliarella), Vidal, Elia (46' Pepe); Matri (76' Del Piero). A disp.: 30 Storari, 19 Bonucci, 5 Pazienza, 24 Giaccherini. All.: Conte.

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo; De Luca-Petrella; Damato.

INDISPONIBILI: Legrottaglie, Llama e Biagianti; Iaquinta. SQUALIFICATI: Vucinic (1). AMMONITI: Marchisio, Chiellini, Almiron, Capuano, Vidal.

NOVARA(4-3-1-2): Ujkani; Dellafiore, Ludi, Paci, Gemiti; Marianini(34'Pinardi), Porcari, Rigoni; Giorgi; Granoche(58'Morimoto), Meggiorini(76'Jeda). A disposizione: Fontana, Centurioni, Morganella, Pesce. Allenatore: Attilio Tesser 

CATANIA(4-3-3): Andujar; Marchese, Bellusci, Legrottaglie(85'Ledesma), Capuano; Lodi, Almiron, Delvecchio; Gomez, Bergessio(53'Suazo dal 63'Catellani), Lanzafame. A disposizione: Campagnolo, Izco, Ricchiuti, Lopez Allenatore: Vincenzo Montella

Arbitro: Brighi

CATANIA (3-5-2): Andujar; Bellusci, Spolli, Legrottaglie; Izco, Almiron, Lodi, Ricchiuti (24' st Delvecchio), Marchese; Gomez (36' st Catellani), Bergessio (21' st Lopez). A disposizione: Campagnolo, Barrientos, Sciacca, Lanzafame. All: Montella
INTER (4-4-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel (17' st Corboba), Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Muntari, Stankovic (15' st Alvarez); Milito (15' st Zarate), Pazzini. A disposizione: Orlandoni, Jonathan, Motta, Castaignos. All: Ranieri.
Arbitro: Orsato. Marcatori: 6' pt Cambiasso (I), 2' st Almiron (C), 6' st rig Lodi (C)
Ammoniti: Spolli (C), Castellazzi (I), Zarate (I), Delvecchio (C), Bellusci (C)

Fiorentina (4-3-3): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Munari (61' Vargas); Cerci (73' Romulo), S. Silva (84' Gilardino), Jovetic. A disp.: Neto, Nastasic, Kharja, Lazzari. All: Mihajlovic.

Catania (3-5-2): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Izco, Almiron (80' Barrientos), Lodi, Delvecchio, Marchese (73' Lanzafame); Maxi Lopez, Catellani (64' Bergessio). A disp.: Campagnolo, Paglialunga, Ricchiuti, Sciacca. All: Montella.

Arbitro: Giannoccaro di Lecce Assistenti: De Pinto di Bari e Schenone di Genova 4° uomo: Nasca di Bari. Ammoniti: Montolivo, Spolli.

Lazio (4-3-3): Marchetti 6.5, Konko 6, Stankevicius 4.5, Biava 6 (43' pt Diakitè 6), Radu 5.5, Brocchi 6.5, Ledesma 6, Lulic 6, Sculli 6.5 (25' st Kozak 5.5), Klose 6.5, Cissè 5.5 (12' st Hernanes 6). (1 Bizzarri, 5 Scaloni, 27 Cana, 9 Rocchi). All.: Reja 6.
Catania (3-5-2): Andujar 5.5, Bellusci 5.5, Legrottaglie 6, Spolli 6.5, Izco 6, Almiron 6.5, Lodi 6.5, Delvecchio 5.5 (18' st Lanzafame 6), Marchese 6.5 (32' st Sciacca sv), Maxi Lopez 6 (26' st Catellani 6), Bergessio 7. (30 Campagnolo, 5 Paglialunga, 19 Ricchiuti, 28 Barrientos). All.: Montella 7.
Arbitro: Gava 5.5 Reti: nel pt 17' Klose; nel st 18' Bergessio.
Note: angoli 8-3 per il Catania. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Lulic, Marchese, Spolli, Lanzafame, Lodi e Bergessio, tutti per gioco falloso. Spettatori: 25.000.

 

CATANIA (3-5-2): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Izco, Lodi, Ricchiuti (60' Barrientos), Almiron, Marchese; Bergessio, Gomez. A disp.: 30 Campagnolo, 2 Potenza, 24 Delvecchio, 11 Maxi Lopez, 7 Lanzafame, 32 Catellani. All: Montella.

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Fideleff (59' Maggio); Zuniga, Inler, Santana, Dossena (67' Hamsik); Lavezzi, Mascara (62 Dzemaili); Cavani. A disp.: 83 Rosati, 6 Aronica, 2 Grava, 99 Lucarelli. All: Mazzarri.

ARBITRO: Celi di Bari; Tonolini-Fiore; IV Valeri INDISPONIBILI: Gargano, Pandev, Britos e Donadel.

MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Thiago Silva, Bonera (46' Yepes), Zambrotta; Aquilani, Ambrosini, Seedorf (84' Antonini); Emanuelson; Robinho (79' Inzaghi), Ibrahimovic. A disp.: 1 Amelia, 2 Taiwo, 4 Van Bommel, 92 El Shaarawy. All: Allegri.

CATANIA (3-5-2): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Lanzafame (62' Maxi Lopez), Almiron, Lodi (78' Delvecchio), Ricchiuti (53' Barrientos), Marchese; Gomez, Bergessio. A disp.: 30 Campagnolo, 2 Potenza, 33 Capuano, 20 Sciacca. All: Montella.

RETI: 7 Ibrahimovic (rig.), 23 Robinho; 68' Lodi (aut.), 72' Zambrotta.

ARBITRO: Gervasoni di Mantova; Dobosz-Preti; IV uomo Romeo.

INDISPONIBILI: Gattuso, Cassano, Mexes, Pato, Nesta e Flamini; Izco, Biagianti, Alvarez e Suazo. SQUALIFICATI: Boateng (2), Nocerino (1).

DIFFIDATI: Nesta; Spolli e Lanzafame. AMMONITI: Lanzafame, Ambrosini, Legrottaglie, Bonera, Barrientos, Abate, Ibrahimovic.

 

Catania (3-5-2): Andujar 5.5, Bellusci 5, Legrottaglie 6, Spolli 5, Potenza 5 (15' st Biagianti 5), Almiron 6, Lodi 5, Ricchiuti 5.5 (15' st Maxi Lopez 5.5), Marchese 6, Bergessio 5.5, Gomez 5.5 (31' st Catellani sv). (30 Campagnolo, 33 Capuano, 24 Delvecchio, 28 Barrientos). All. Montella 5.5
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 7.5, Frey 6, Andreolli 6 (13' st Cesar 6), Mandelli 6.5, Jokic 6.5, Bradley 6, Rigoni 6.5, Luciano 6.5 (36' st Acerbi sv), Sammarco 6.5, Pellissier 7, Thereau 6 (15' st Moscardelli 5.5). (17 Puggioni, 56 Hetemaj, 25 Vacek, 23 Paloschi). All. Di Carlo 6.5
Arbitro: Tagliavento di Terni 5.5
Note: angoli 10-5 per il Catania. Recuperi: 2' e 3'. Ammoniti: Luciano, Spolli, Pellissier e Almiron per gioco scorretto. Spettatori paganti 5.042, abbonati 9.206, incasso 50.543,50 euro

 

LECCE (4-4-1-1): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Brivio; Cuadrado, Strasser, Olivera (23' Piatti), Obodo (76' Corvia); Bertolacci; Muriel (85' Ofere). A disp.: 27 Julio Sergio, 13 Ferrario, 21 Grossmuller, 77 Pasquato. All: Di Francesco

CATANIA (3-5-2): Andujar; Potenza, Legrottaglie, Bellusci; Izco (76' Barrientos), Almiron, Lodi, Delvecchio (56' Biagianti), Marchese; Bergessio (65' Maxi Lopez), Gomez. A disp.: 30 Campagnolo, 33 Capuano, 19 Ricchiuti, 32 Catellani. All: Montella.

ARBITRO: Peruzzo di Schio; Giallanti-Altomare; IV Nasca.

SQUALIFICATI: Spolli (1). INDISPONIBILI: Di Michele, Giacomazzi, Mesbah, Carrozzieri e Diamoutene; Alvarez e Suazo.

DIFFIDATI: Mesbah, Oddo, Carrozzieri e Corvia. AMMONITI: Marchese, Cuadrado, Brivio, Esposito, Strasser, Andujar.

Catania (3-5-2): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Alvarez (Dal 56’ Barrientos), Almiron (Dal 66’ M. Lopez), Lodi, Biagianti (Dal 30’ Sciacca), Marchese; Gomez, Bergessio. All.: Montella.

Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Perico (dal 45’ Biondini), Ekdal, Conti; Cossu (Dal 89’ Rui Sampaio); Larrivey (Dal 61’ T. Ribeiro), Ibarbo. All.: Ballardini. Arbitro: Mauro Bergonzi Marcatori: 63’ Ibarbo (Cag)

Ammoniti: 73’ Barrientos (Cat), 82’ Biondini (Cag), 85’ Lodi (Cat)

ATALANTA(4-4-2) - Consigli; Masiello, Manfredini, Ferri, Bellini(60'Bonaventura); Schelotto, Carmona(50'Tiribocchi), Cigarini, Padoin; Moralez(85'Marilungo), Denis. A disposizione: Frezzolini, Peluso, Minotti, Raimondi. Allenatore: Stefano Colantuono.

CATANIA(3-5-2) - Andujar; Spolli, Legrottaglie, Bellusci; Potenza, Almiron, Lodi(91'Capuano), Delvecchio, Marchese; Barrientos(76'Sciacca), Maxi Lopez(67'Bergessio). A disposizione: Campagnolo, Alvarez, Ricchiuti, Gomez. Allenatore: Vincenzo Montella

Arbitro: Giannoccaro di Lecce

Espulsi: 43'Spolli(C) Ammoniti: Spolli(C), Marchese(C), Delvecchio(C), Carmona(A), Bellini(A), Tiribocchi(A)

CATANIA(4-3-3): Andujar, Alvarez, Bellusci, Le Grottaglie, Marchese, Delvecchio, Lodi, Almiron(Sciacca 75’s.t.), Gomez, Barrientos(Ricchiuti 80’s.t.), Lopez(Bergessio 67’s.t.). A disp.:Campagnolo, Potenza, Capuano, Izco. All. Montella

PALERMO(4-4-2): Benussi; Balzaretti, Silvestre, Migliaccio, Mantovani(Lores 65’s.t.); E. Alvarez(Budan 83’s.t.), Barreto, Della Rocca, Bertolo; Ilicic, Miccoli(Pinilla 45’s.t.). A disp.: Brichetto, Aguirregaray, Cetto, Simon. All. Mangia

Arbitro: Damato Marcatori: Lodi(C) 32’p.t., Lopez(C) 61’s.t. Ammonizioni: Della Rocca(P), Almiron(C), Barreto(P), Silvestre(P), Bertolo(P), Bellusci(C)

 

PARMA (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo (46' Feltscher), Santacroce, Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Jadid (77' Pereira), Galloppa, Modesto (82' Musacci); Giovinco, Floccari. A disp.: 1 Pavarini, 80 Valiani, 22 Palladino, 99 Pellè. All. Colomba.

CATANIA (3-5-2): Andujar; Bellussci, Legrottaglie, Marchesei; Izco, Almiron, Lodi, Sciacca (46' Gomez), Capuano (60' Ricchiuti); Barrientos (80' Catellani), Lopez. A disp.; 30 Campagnolo, 2 Potenza, 22 Alvarez, 25 Bergessio. All. Montella.

RETI: 5' Modesto, 22' Almiron, 24' Biabiany, 44' Floccari; 75' Lodi (rig.), 85' Catellani.

ARBITRO: Arbitra il Sig Massa di Imperia, Collaboratori Alessandroni-Di Fiore. IV Ciampi.

AMMONITI: Legrottaglie, Lucarelli, Izco, Catellani.

BOLOGNA (3-4-1-2): Gillet 6, Raggi 6, Loria 6 (37’ pt Cherubin 6,5), Antonsson 6, Pulzetti 6, Mudingayi 7, Perez 6, Morleo 6,5, Diamanti 7 (19’ st Ramirez 6), Acquafresca 5,5 (37’ st Gimenez sv), Di Vaio 6,5. (25 Agliardi, 75 Crespo, 48 Rubin, 4 Krhin). All.: Pioli 6,5.
CATANIA (3-5-2): Campagnolo 6, Bellusci 5,5, Legrottaglie 5,5, Alvarez 5,5, Izco 6, Almiron 5,5, Lodi 5, Barrientos 6 (29’ st Bergessio sv), Marchese 5,5 (19’ st Llama 5,5), Gomez 5 (1’ st Biagianti 4,5), Maxi Lopez 5. (1 Kosicky, 2 Potenza, 19 Ricchiuti, 32 Catellani). All.: Montella 5. 
Arbitro: Romeo di Verona 6. Reti: nel st’ 5’ Cherubin, 46’ Di Vaio. Recupero: 4’ e 3’.
Espulso: al 33’ st Biagianti per doppia ammonizione. Angoli: 1-1. Ammoniti: Legrottaglie, Marchese, Alvarez, Izco, Mudingayi, Biagianti e Cherubin per gioco scorretto, Di Vaio per proteste
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"TUTTO IL CATANIA MINUTO PER MINUTO": Intervista al medico-scrittore Alessandro Russo.

Santo Privitera

Mercoledì 11 Gennaio 2012 11:20

81 capitoli, uno per ogni stagione, 500 pagine, 1000 fotografie, centinaia inedite e molto, molto altro ancora: è nato a Catania il volume destinato a soddisfare tutte le curiosità e gli interrogativi dei tifosi rossazzurri. Il riferimento è al libro “Tutto il Catania minuto per minuto”(Geo Edizioni, Euro 35.00), la cui seconda edizione è stata di recente presentata a Catania. Per molti sarà un “Amarcord”,per molti altri, invece, i catanesi che seguono la squadra del cuore con intensa passione, è un volume da tenere a tutti i costi nella propria libreria. Gli autori, Antonio Buemi Carlo Fontanelli, Roberto Quartarone, Filippo Solarino e Alessandro Russo, sono giovani cultori che hanno messo insieme tutto il materiale d’archivio raccolto in tanti anni di fede Rossazzura, “per metterlo a disposizione –sottolineano all’unisono-di tutti i tifosi che nel calcio non vedono solo le cifre ma anche la storia nel significato più vero e autentico del termine”. Attraverso le pazienti ricerche compiute nelle biblioteche pubbliche ed i contatti diretti con i protagonisti passati e presenti del Catania calcio, gli autori sono riusciti ad attingere notizie aneddoti e particolari altrimenti sconosciuti. Non a caso le due prefazioni al volume sono state affidate a Damiano Morra e Ignazio Marcoccio, rispettivamente ex bandiera del Club calcio Catania e presidente onorario. Del prof. Tino Vittorio, storico e docente universitario, è invece la postfazione. Non un semplice Almanacco, dunque, ma un vero e proprio “Manuale” del calcio catanese, da sfogliare non soltanto per diletto ma soprattutto per cultura. Malgrado tutte le pubblicazioni sin qui effettuate sul calcio Catania, un’opera così completa mancava. Com’è nata l’idea di realizzarla, ce lo rivela uno dei co-autori, il dott. Alessandro Russo nipote dell’indimenticabile Angelo Massimino, presidentissimo del Catania per oltre un trentennio. Russo, medico-scrittore, già autore di notevoli lavori letterari, si dice ampiamente soddisfatto dell’opera.
“Dal momento esatto in cui siamo prepotentemente tornati in serie A-afferma-ho cominciato a sognare di mettere la mia firma sull’opera omnia del calcio Catania. Penso che una città di oltre cinquecentomila abitanti e una società nell’elite del pallone nazionale meritino un regalo del genere. Vago con la fantasia e immagino un volume monumentale ma in regola dal punto di vista stilistico. Un’enciclopedia infarcita di aneddoti e foto inedite ma facilmente digeribile e soprattutto che porti scolpite senza enfasi celebrativa ma con obiettività le gesta di tutti i calciatori, dirigenti e tecnici rossazzurri. L’incontro con Filippo Solarino, Antonio Buemi, Roberto Quartarone, Carlo Fontanelli e con l’artista Enzo Salanitro (che realizza per noi la copertina) rende avverabile il mio sogno. Ognuno degli autori porta idee nuove, prova a cogliere il senso delle sue emozioni e lo inserisce in un quadro che non ci par noioso. Così tutta quella varietà che a un primo sguardo ci somiglia al tallone d’Achille del libro si trasforma ben presto nella sua zona erogena.

Ma la vera storia del Catania calcio, quando inizia?

Il 27 giugno dell’anno di grazia 1929 si costituisce la Società Sportiva Catania, regolarmente iscritta nel girone A della II Divisione Sud del torneo 1929-‘30. La storia del pallone all’ombra di un vulcano borbottante inizia in quel preciso istante ed è attualmente racchiusa proprio tra le due più grosse crisi economiche del pianeta, quella del ’29 e questa dei giorni nostri. Corsi e ricorsi di una compagine che tanti processi subisce, vive sull’orlo del fallimento ma cade sempre in piedi e sa rialzarsi dopo ogni capitombolo. Contestazioni, ingiustizie arbitrali, cali di tensione, ricorsi ai tribunali ordinari: mille travagliate vicende ruotano attorno a un complesso mai domo e in grado di risorgere più forte di prima. Dalle pagine nere del pasticciaccio societario del ’55 a quelle tragiche del 2 febbraio. Dal tentativo di radiazione del’93 ai successi dei giorni nostri di capitan Pulvirenti. Dal gran catino dello stadio di legno di piazza Verga, il cosiddetto Campo dei Cent’anni, culla del pallone etneo per passare alle incerte gradinate del Cibali. Mai in periferia al contrario perennemente in pieno centro per far fibrillare il cuore di ogni tifoso anzi di un’intera città.
C'è in questo vostro lavoro un significato che va oltre il dato sportivo?

Decisamente si. È la nostra essenzialmente un’operazione di appartenenza all’insegna della catanesità, basata su un’intensa attività archivistica. Di fronte a un calcio che sta morendo, soffocato dal suo stesso business e comandato da scommesse e pay-tv, TUTTO IL CATANIA MINUTO PER MINUTO punta a diffondere la cultura dello sport sano e il recupero della memoria storica della città con simbolo l’Elefante. Sta per concludersi, ad esempio, l’iter che porterà all’intitolazione di una via cittadina a Géza Kertész. Questi, nazionale ungherese nella seconda metà degli anni Venti e primo allenatore vincente della storia del Catania, muore da eroe nel ’45 a Budapest, dopo aver strappato centinaia di vite umane alla follia dei campi di sterminio. Non è mai stata tramandata in nessun libro, prima della pubblicazione del nostro volume, questa storia. Né d’altronde nessuno, prima di noi, scrive che il barone Gaetano Ventimiglia, uno dei pioniere del calcio rossazzurro e capitano della nostra rappresentativa pallonara cittadina nel 1908, lavora negli anni a seguire al fianco di Alfred Hitchcock come direttore della fotografia. Altre chicche? Una su tutte è datata 1958, quando si rischia il ritiro per le quattro giornate di squalifica. È con far divinatorio che il giornalista Vladimiro Greak butta giù: “Fin quando tra i fanatici rossazzurri militerà gente priva di personalità, intelligenza e buon senso il Catania non avrà pace”
Ripensando all'amore di tuo nonno Angelo verso i colori rossazzurri, con quale spirito hai intrapreso questo monumentale libro?

Il cavaliere fa uscire indenne il Club Calcio Catania da disavventure sportive, finanziarie e giudiziarie di ogni tipo. Per questi colori è capace di tutto fuorchè arrendersi. Motore ruspante del drappello rossazzurro per quasi un trentennio, lotta ogni giorno il presidentissimo. Sbaglia i verbi, batte i pugni, scrive ricorsi, sbraita e infine dona la sua vita per questa società. Ma non è solo Angelo Massimino a meritare il tributo della nostra città. Mi torna in mente Lorenzo Fazio, un altro presidente che difficilmente si dà per vinto. Un imprenditore marca liotru che ama follemente la sua città; dopo un’interminabile catena di giudizi, nel ’49 consegue la promozione in B dedicandola alla nostra Sant’Agata. Un grande.
Darete un seguito a questo interessantissimo progetto editoriale?
Chissà…Magari nel 2029, per festeggiare insieme alla città il primo centenario in groppa all’Elefante rossazzurro.


http://www.ilprismatico.it/index.php?option=com_content&view=article&id=206:qtutto-il-catania-minuto-per-minutoq-intervista-al-medico-scrittore-alessandro-russo&catid=5:interviste&Itemid=2

Udinese (3-5-1-1): Handanovic 7, Ferronetti 6, Danilo 6.5, Domizzi 6.5, Basta 6, Isla 6 (44' st Battocchio sv), Pinzi 6 (1' st Pasquale 6), Fernandes 6, Armero 7, Abdi 6, Di Natale 7 (33' st Floro Flores sv). (21 Padelli, 24 Ekstrand, 22 Sissoko, 31 Fabbrini). All.: Guidolin 6.5
Catania (4-3-3): Campagnolo 6, Potenza 5, Legrottaglie 5, Spolli 6, Marchese 5 (24' st Llama sv), Izco 6, Biagianti 5 (12' st Lodi 6), Almiron 6, Barrientos 6, Bergessio 5, Gomez 5 (35' st Catellani sv) (1 Kosicky, 14 Bellusci, 24 Delvecchio, 19 Ricchiuti). All.: Montella 5
Arbitro: Ostinelli di Como 5.5 Reti: 20' pt Armero, 8' st Di Natale, 49' Lodi (rig.)
Note: recupero: 1' e 4'. Angoli: 1-5. Ammoniti: Legrottaglie, Fernandes, Basta, Al
miron per gioco scorretto. Spettatori: 13 mila circa.

 

 

al giro di boa era così

MAXI LOPEZ, DA IDOLO DELLA CURVA A RUOTA DI SCORTA...RINCHIUSO IN HOTEL
24.01.2012 - di Marco Platania 

Maxi Lopez ritira il premio di miglior calciatore del Catania dell'anno 2010 messo in palio dalla redazione di Itasportpress Clicchi su “trasferimenti” poi sulla squadra prescelta e infine selezioni il calciatore e il gioco è fatto: Maxi Lopez dal Catania passa al Milan. Immaginiamo l'attaccante argentino nella hall di un lussuoso albergo meneghino, trattato come un re ci mancherebbe, ma assorto fra i suoi pensieri di fronte a un 52 pollici e a una Play Station, compagna fedele ma soprattutto spudoratamente schierata dalla sua parte. Con tre “clic” è riuscito a coronare il suo sogno: è un giocatore del Milan! Peccato che la realtà virtuale regala solo qualche attimo di felicità prontamente smontato dall'irruzione della pelata di Galliani. Passi dalla “modalità gioco” a quella tv, e ti ritrovi l'ad rossonero che conferma le anticipazioni di Itasportpress: “Lopez arriva solo se non viene Tevez”. Beata Play Station!

E PENSARE CHE...

Il curriculum catanese di Maxi Lopez recita numeri ragguardevoli: 66 presenze e 22 reti sotto l'Etna, che ne fanno uno dei goleador più prolifici della storia del club. Già prima di accovacciarsi sotto l'elefante, la 'Galina de Oro', ha spopolato in giro per il mondo, illuminando con i suoi gol le spiagge dorate di Porto Alegre, sponda Gremio, sciogliendo i ghiacci di Mosca e vincendo una Champions League nel 2006 nel Barcellona di Ronaldinho ed Eto'o. Già, perché in tanti dimenticano che Maxi Lopez ha avuto l'onore di alzare al cielo la “Coppa dalle grandi orecchie”. Chi vince questo trofeo non deve ringraziare la dea bendata perché lo ha baciato dritto in fronte ma perché, per innegabile meritocrazia, l'elite del calcio europeo si è accorta di lui ai tempi del River Plate, catapultandolo verso il trionfo. Primo attore o comparsa, poco importa: Maxi Lopez aveva ed ha tutte le carte in regola per giocare in un grande club. Dopo l'infelice parentesi di Maiorca e il volo transoceanico da “ghiaccio-bollente”, Russia-Brasile, Maxi ha preferito emulare il blaugrana indossando il rossoazzurro, scelta scaramanticamente ineccepibile e confortata dallo score impressionante della sua prima stagione a Catania. Chi non credette in lui fino in fondo, leggasi il presidente della Lazio Claudio Lotito, si ritrovò la vendicativa 'Galina' con le mani alle orecchie, e stavolta non c'entra nulla la Champions...Il suo primo gol in Italia assunse un duplice significato: da una parte mise in cattedra le qualità di un goleador universale, capace di fare la differenza ad ogni latitudine; dall'altra costrinse Lotito alla malsana pratica del cannibalismo masochista, da praticare in tribuna mordendosi i polpastrelli.

LA 'GALINA DE FERRO'

Non occorre, però, realizzare un excursus dettagliato dell'esperienza italiana di Maxi Lopez per comprenderne le immense possibilità calcistiche. Un centravanti così forte, probabilmente, Catania non lo ammirava dai tempi di Memo Prenna e, con tutto il rispetto per gli ottimi Cantarutti e Spinesi, il taglio internazionale della 'Galina', lo si respirava ad ogni tocco di palla. Poco male se pensiamo che oggi Lopez vivacchia tra la hall e la sua stanza d'albergo e, irrequieto, spinge con gli occhi i tasti del suo telefonino nella speranza che fra pressione oculare e forza del pensiero, Galliani si decida a chiamarlo per dargli la “buona notizia”. Eppure stiamo parlando di un campione vero, uno che la Champions League l'ha vinta sul campo, come Tevez ai tempi del Manchester United. Il derby River-Boca adesso si gioca sul terreno del calciomercato: Lopez ex River, Tevez ex Boca, ma si tratta di un 'Super Clasico' senza storia: “l'Apache” lo stravince per 3-0 grazie a una sontuosa tripletta firmata dignità, proprio quella che l'attaccante del Catania si sta calpestando senza amor proprio. Diciamo che se Galliani fosse un gommista, Lopez sarebbe solo la ruota di scorta...Non proprio un epilogo felice per chi ha alzato al cielo la Champions League ed è stato protagonista in serie A negli ultimi anni fino a diventare idolo incontrastato del popolo catanese. A chi lo ha celebrato come un semi-dio del pallone, fa specie vederlo ridotto così ma ormai però vede solo rossonero e non ha pace neanche quando si abbandona fra le braccia di Morfeo, sperando di trovare attestati di stima almeno nella dimensione onirica. Inizialmente una rassicurante casacca rossonera si staglia al suo orizzonte; poi, all'improvviso, piomba “l'Apache” sul suo cammino. E' lui il campione tanto bramato dalla dirigenza rossonera, è lui la prima scelta. Il sogno si chiama Milan, l'incubo si chiama Tevez. 

Buona fortuna 'Galina', a qualcuno le uova d'oro che per ben 22 volte hai deposto nelle reti avversarie sembrano di ferro...

http://www.itasportpress.it/?action=read&idnotizia=77674

 

CATANIA (4-3-1-2): Campagnolo; Potenza, Bellusci, Spolli, Alvarez; Izco, Lodi, Biagianti (65' Delvecchio); Barrientos; Gomez (73' Catellani), Bergessio (80' Suazo). A disp.: 1 Kosicky; 12 Marchese, 19 Ricchiuti, 16 Llama. All: Montella.

PARMA (3-4-3): Pavarini; Paletta, Lucarelli, Brandao (46' Jonathan); Valiani, Galloppa, Morrone, Modesto; Biabiany (66' Okaka), Giovinco, Floccari. A disp.: 92 Gallinetta, 24 Musacci, 18 Gobbi, 17 Valdes, 22 Palladino. All: Donadoni.

ARBITRO: Doveri di Roma 1; Comito-Segna; IV Mariani. INDISPONIBILI: Capuano e Lanzafame; Pellè e Santacroce. 

SQUALIFICATI: Almiron e Legrottaglie; Ferrario e Zaccardo. DIFFIDATI: Bellusci. RETI: 33' Bergessio, 44' Modesto. AMMONITI: Morrone, Potenza.

 

 

 

 

CATANIA (4-3-3): Kosicki; Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Almiron, (72' Ricchiuti) Lodi, Izco (63' Biagianti; Gomez, Bergessio, Barrientos (68' Llama). A disp.: 20 Carrizo, 8 Seymour, 32 Catellani, 22 Ebagua. All. Montella.

GENOA (4-4-2): Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Rossi; Jankovic (65' Veloso), Biondini, Belluschi, Birsa (50' Jorquera); Palacio (80' Ze Eduardo), Sculli. A disp.: 22 Lupatelli, 3 Carvalho, 31 Sampirisi 36 Meucci. All, Marino.

ARBITRO: Giacomelli di Trieste (Manganelli-Padovan); IV Massa. SQUALIFICATI: Bellusci (1). RETI: 6' Lodi (rig.); 49', 52' Barrientos, 63' Bergessio. AMMONITI: Birsa, Belluschi, Biondini, Jankovic, Kaladze, Mesto

 

Juventus (3-5-2): Buffon 7, Barzagli 6.5, Bonucci 6, Chiellini 7, Padoin 5.5 (15' st Pepe 5.5), Giaccherini 6, Pirlo 7, Marchisio 6, De Ceglie 6.5 (22' st Vucinic 5.5), Borriello 6 (31' st Lichtsteiner 6), Quagliarella 7. (30 Storari, 4 Caceres, 10 Del Piero, 32 Matri). All. Conte 6.5
Catania (4-3-3): Kosicky 4, Motta 4.5, Bellusci 6, Legrottaglie 6, Marchese 6, Izco 6.5, Lodi 5.5 (14' st Spolli 6), Almiron 6.5, Barrientos 7 (5' st Biagianti 6), Bergessio 6, Gomez 6.5 (25' st Seymour 6). ( 20 Carrizo, 22 Ebaglia, 19 Ricchiuti, 32 Catellani). All. Montella 6.5.
Arbitro: Brighi 6. Reti: 3' Barrientos, 22' Pirlo, 28' st Chiellini, 36' st Quagliarella.
Note: angoli 8-1 per la Juventus. Recupero: 0 e 5'. Espulsi: Motta al 16' st per doppia ammonizione. Ammoniti: Vucinic per simulazione, Motta, Marchisio, Almiron, Legrottaglie per gioco scorretto. Spettatori 36270, incasso 1.071.378.

http://galleria.lasiciliaweb.it/180212juve/

Marcatore: 23’ rig. Lodi (C),
SIENA (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Rossettini, Terzi, Rossi; Giorgi, D’Agostino (60’ Vergassola), Gazzi (64’ Gonzalez), Brienza; Destro, Calaiò (74’ Bogdani). A disp.: Farelli, Pesoli, Belmonte, Mannini. All.: Sannino
CATANIA (3-5-2): Carrizo; Bellusci, Spolli, Legrottaglie; Izco (53’ Llama), Lodi, Almiron, Ricchiuti (60’ Seymour), Marchese; Bergessio, Catellani (75’ Biagianti). A disp.: Kosicky, Lanzafame, Ebagua, Gomez. All.: Montella
Arbitro: Sig. Carmine Russo della Sezione A.I.A di Nola.
Ammoniti: Calaiò, Gazzi (S), Legrottaglie, Carrizo (C).

 

CATANIA(4-3-3) - Carrizo; Motta(69'Bellusci), Legrottaglie, Spolli, Marchese; Almiron, Lodi, Seymour; Barrientos(77'Ricchiuti), Bergessio(59'Ebagua), Gomez. A disposizione: Kosicky, Izco, Llama, Catellani. Allenatore: Vincenzo Montella

NOVARA(5-3-2) - Ujkani; Dellafiore, Lisuzzo, Centurioni, Garcia, Gemiti; Porcari, Rigoni, Radovanovic(49'Morganella); Mascara(49'Mazzarani), Caracciolo(66'Rubino). A disposizione: Fontana, Paci, Rinaudo, Jeda. Allenatore: Emiliano Mondonico  

Arbitro: Calvarese di Teramo  - Marcatori: 29'Bergessio(C), 47'Marchese(C), 55'Gomez(C), 84'Rubino(N)

 

 

Inter (4-4-2): Julio Cesar 5.5; Nagatomo 5, Lucio 5, Samuel 6, Zanetti 5.5; Faraoni 4.5 (1' st Sneijder 6), Palombo 4.5 (16' st Obi 6), Cambiasso 5 (16' st Poli 6), Forlan 6.5; Milito 6.5, Pazzini 4.5. (12 Castellazzi, 2 Cordoba, 40 Juan Jesus, 28 Zarate). All.: Ranieri 5.5
Catania (4-3-3): Carrizo 5; Motta 5.5, Legrottaglie 6.5, Spolli 6.5, Marchese 6; Izco 7, Lodi 6.5, Almiron 6.5; Gomez 7 (42' st Llama sv), Bergessio 6 (24' st Ebagua 5.5), Barrientos 7 (31' st Seymour 5). (1 Kosicky, 14 Bellusci, 19 Ricchiuti, 33 Capuano). All.: Montella 7.
Arbitro: Celi di Bari 5. Reti: nel pt 20' Gomez, 38' Izco; nel st 26' Forlan, 35' Milito. Note: recupero 0' e 3'. Angoli: 7-3 per l'Inter. Ammoniti: Izco per gioco falloso; Sneijder per comportamento non regolamentare. Spettatori: 28.970 per un incasso di 1.310.273 euro.

CESENA(4-3-1-2) - Antonioli; Comotto, Rodriguez, Moras, Pudil; Colucci(26'Rossi), Parolo, Guana; Santana(63'Martinho); Iaquinta, Mutu(46'Arrigoni). A disposizione: Ravaglia, Ceccarelli, Martinez, Rennella. Allenatore: Mario Beretta.

CATANIA(4-3-3) - Carrizo; Motta, Bellusci, Spolli, Marchese(54'Llama); Almiron, Lodi, Izco; Barrientos(75'Ricchiuti), Bergessio, Gomez(65'Catellani). A disposizione: Kosicky, Legrottaglie, Capuano, Seymour. Allenatore: Vincenzo Montella

Arbitro: Rocchi di Firenze Marcatori: Nessuno

Espulsi: 20'Pudil(Ce), 24'Beretta(all.Cesena), 91'Almiron

CATANIA (4-3-3): Carrizo; Motta (64' Spolli), Legrottaglie, Bellusci, Marchese, Seymour, Lodi, Izco; Gomez (75' Catellani), Bergessio, Barrientos (79' Ricchiuti). A disp.: 1 Kosicky, 33 Capuano, 16 Llama, 22 Ebagua. All: Montella.

FIORENTINA (4-3-2-1): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Lazzari (82' Marchionni), Montolivo, Olivera (73' Acosty); Cerci (73' Kharja), Vargas; Amauri. A disp.: 89 Neto, 19 Felipe, 29 De Silvestri, 17 Salifu. All.: Rossi.

RETI: 58' Lodi (rig.)

ARBITRO: Doveri di Roma 1; Carrer-Meli; IV Velotto. INDISPONIBILI: Potenza, Campagnolo e Biagianti; Kroldrup e Jovetic.

SQUALIFICATI: Almiron; Nastasic e Berhami. DIFFIDATI: Lodi, Potenza ed Izco; Montolivo.

 

"Europa? Dobbiamo provarci"
Lo Monaco: "Stiamo facendo qualcosa di enorme. Montella in una big? E' povertà di idee, lui ha bisogno di stare qui. Io via da Catania? Nella vita tutto ha un inizio e una fine, sto cercando di chiudere bene"
ROMA - Il Catania ha il dovere di sognare da grande. Pietro Lo Monaco amministratore delegato del club etneo si gode il momento super della squadra allenata da Vincenzo Montella, all'indomani dell'ennesimo successo stavolta ai danni della Lazio, e non nasconde obiettivi importanti.

Quanto al tecnico già corteggiato dalle grandi squadre, il dirigente sceglie il low profile: "Ha le potenzialità per allenare una grande squadra - dice lo Monaco ai microfoni di Radio anch'io lo sport - ma enfatizzare subito le capacità è tipico del nostro sistema, indice di povertà di idee".

"Stiamo facendo qualcosa di enorme - continua -. Montella ha bisogno di stare a Catania, sta bene qui, deve fare le esperienze giuste: sicuramente ha le potenzialità per allenare una grande squadra. Ha un altro anno di contratto, è chiaro che il vento non si può trattenere e se qualcuno mostra chiari segnali di volere andare via è libero di fare la propria scelta. Ma un allenatore di qualità come lui ha bisogno di crescere, enfatizzare subito fa parte del nostro modo di vedere: povertà di idee". Quanto al Catania in Europa "è un obiettivo possibile, perchè il distacco dalla zona utile non è incolmabile. Il Catania ha il dovere di provarci".

"Legrottaglie? È un giocatore recuperato, aveva problemi fisici quando è arrivato, adesso ha risolto tutto e dà maturità alla nostra retroguardia. Speriamo che continui così perchè è un elemento ancora integro. Squadra firmata Lo Monaco? Ho sempre scelto i giocatori, ho le mie convinzioni, io penso che l'allenatore deve fare l'allenatore e i giocatori devono essere scelti dalla società".

 

 

 

 

"Perchè tanti argentini? È un territorio fertile per qualità-prezzo, sono i più vicini al nostro dna, la matrice è quella, faticano poco ad adattarsi alla nostra realtà e hanno la fame giusta per poter progredire. Noi dobbiamo prendere giocatori sconosciuti, valorizzarli e cercare di piazzarli, non avremmo potuto realizzare il centro sportivo senza questo progetto".

"Io via da Catania? Nella vita tutto ha un inizio e una fine, dopo tanti anni ci può anche stare che le strade si dividano. La vita propone anche queste situazioni. Il Catania è una struttura solida che andrà avanti a prescindere da chi la guida. Il mio futuro alla Fiorentina? Al momento non ho nè voglia e nè testa per pensare a queste cose, sto cercando di chiudere bene al Catania, dopo vedremo".

Lo Monaco ha parlato anche del no delle società agli stage della nazionale in proiezione degli Europei: "Dobbiamo guardare ai tanti impegni che abbiamo. Sono state rinviate diverse partite, il calendario ha subito stravolgimenti e il no viene più da quelle società impegnate su più fronti piuttosto che dal Catania. A noi farebbe piacere un Lodi convocato per uno stage, ma il problema sono sempre i tanti impegni. Non c'è stato un rifiuto netto, ma l'impossibilità di mettere a disposizione i giocatori".

"Lodi giocava a Frosinone, da trequartista o seconda punta, era un giocatore quasi finito: io sono andato da lui, gli ho detto ti prendo e ti trasformo in centrale davanti alla difesa, ci abbiamo lavorato, anche contro il parere dei tecnici e sta dando risultati, oggi organizza gioco, sta migliorando la fase di non possesso e fa 6-7 gol all'anno, un po' come Pirlo. Chi è il mio maestro? La strada, ho cominciato dai dilettanti e ho fatto tutta la trafila, non sono nato in serie A, ci sono arrivato".

19/03/2012 - Lasicilia.it

 

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Fernandez (66? Cannavaro), Aronica; Zuniga, Dzemaili, Gargano, Dossena; Hamsik (57? Pandev), Lavezzi (76? Inler); Cavani. A disposizione: Rosati, Cannavaro, Fideleff, Inler, Dezi, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri.
CATANIA (4-3-3): Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese (71? Llama); Izco, Lodi, Almiron; Gomez (83? Lanzafame), Bergessio, Barrientos (78? Ricchiuti). A disposizione: Kosicky, Llama, Seymour, Capuano, Ricchiuti, Ebagua, Catellani. Allenatore: Montella.
Note: Ammoniti: Dzemaili (N); Barrientos, Legrottaglie, Ricchiuti (C)

 

Catania (4-3-3): Carrizo 7.5, Motta 6, Legrottaglie 6.5, Spolli 6.5, Marchese 6, Izco 6, Lodi 6, Almiron 6.5 (47' st Seymour sv), Barrientos 6 (26' st Llama 6.5), Bergessio 6, Gomez 6.5 (40' st Lanzafame sv). (1 Kosicky, 14 Bellusci, 19 Ricchiuti, 32 Catellani). All. Montella 6.5.
Milan (4-3-1-2): Abbiati 6, Abate 6.5, Bonera 6.5, Mexes 6, Antonini 6.5, Aquilani 5.5 (40' st Maxi Lopez sv), Ambrosini 6.5, Nocerino 5.5, Emanuelson 5 (8' st Boateng 6.5), Ibrahimovic 6.5, Robinho 6.5 (28' st El Shaarawy 6). (1 Amelia, 76 Yepes, 19 Zambrotta, 8 Gattuso). All. Allegri 6.
Arbitro: Bergonzi di Genova 6. Reti: nel pt 34' Robinho, nel st 12' Spolli. Note: angoli 8-4 per il Milan. Recuperi: 2' e 3'. Ammoniti: Ambrosini e Mexes per gioco scorretto. Spettatori: paganti 11.047, abbonati 9.206, incasso 428.377 euro.

CHIEVO(4-3-1-2) - Sorrentino; Frey, Cesar, Andreolli, Dramè(60'Sardo); Luciano, Rigoni, Bradley; Cruzado(64'Hetemaj); Paloschi(72'Thereau), Pellissier. A disposizione: Puggioni, Vacek, Sammarco, Grandolfo. Allenatore: Domenico Di Carlo

CATANIA(4-3-3) - Carrizo; Motta(76'Lanzafame), Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Ricchiuti(55'Almiron); Llama(46'Capuano), Bergessio, Gomez. A disposizione: Kosicky, Seymour, Barrientos, Catellani. Allenatore: Vincenzo Montella

Arbitro: Massa di Imperia

Marcatori: 6'Bradley(Ch), 19'rig.Pellissier(Ch), 32'aut.Andreolli(Ca), 50'Paloschi(Ch), 85'Almiron(Ca)

Espulsi: 18'Spolli(Ca) per fallo da ultimo uomo

LA CLASSIFICA

CATANIA (4-3-3): Carrizo; Motta, Legrottaglie, Bellusci (84' Llama), Marchese; Izco, Lodi, Almiron (27' Seymour); Barrientos, Bergessio, Gomez (77' Catellani). A disp.: 1 Kosicky, 33 Capuano, 19 Ricchiuti, 7 Lanzafame. All: Montella.

LECCE (3-5-2): Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Cuadrado (86' Bertolacci), Blasi (79' Corvia), Giacomazzi, Delvecchio, Brivio (60' Di Matteo); Muriel, Di Michele. A disp.: 25 Petrachi, 80 Carrozzieri, 6 Di Donato, 11 Seferovic. All: Cosmi.

RETI: 51' Bergessio, 88' Corvia, 90' Di Michele. ARBITRO: De Marco di Chiavari; Galloni-Giallatini; IV Guida.

INDISPONIBILI: Biagianti, Potenza, Campagnolo, Paglialunga e Suazo; Julio Sergio, Ofere, Esposito e Bojinov.

SQUALIFICATI: Spolli.  DIFFIDATI: Lodi, Potenza, Izco, Barrientos, Legrottaglie e Ricchiuti; Corvia, Muriel, Brivio, Carrozzieri, Giacomazzi e Blasi. AMMONITI: Bellusci, Blasi, Oddo, Marchese. ESPULSI: Garrizo.

CATANIA(4-3-3) - Terracciano; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Biagianti(88'Ricchiuti), Lodi, Seymour; Lanzafame(67'Catellani), Bergessio, Gomez(84'Llama). A disposizione: Kosicky, Capuano, Motta, Suazo. Allenatore: Vincenzo Montella

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ATALANTA(4-4-1-1) - Consigli; Bellini, Lucchini, Stendardo, Peluso; Schelotto(59'Tiribocchi), Cazzola, Carmona, Bonaventura(80'Ferreira Pinto); Moralez; Gabbiadini(74'Carrozza). A disposizione: Frezzolini, Manfredini, Raimondi, Cigarini. Allenatore: Stefano Colantuono.

Arbitro: Romeo di Verona

Marcatori: 31'Gomez(C), 85'Seymour(C)

Espulsi: Nessuno

Ammoniti: Lanzafame(C), Legrottaglie(C), Carmona(A), Peluso(A), Bellusci(C)

 

Lo Monaco: "Me ne vado"
L'amministratore delegato rossazzurro ha annunciato le sue dimissioni (foto Galtieri): "Decisione già presa tre mesi fa, il mio percorso qui è finito. Resterò sino a fine giugno, ma devo fermare il gioco al massacro di Pulvirenti. Nessun contatto con altre società".

MASCALUCIA (CATANIA) - E' divorzio tra Pietro Lo Monaco e il Catania. In una conferenza stampa tenuta questa mattina a Torre del Grifo, l'amministratore delegato rossazzurro ha annunciato la sua volontà di lasciare il club etneo.

''Mi ero virtualmente dimesso tre mesi fa, per gravi motivi che non voglio rivelare - ha affermato Lo Monaco - dando la mia disponibilità a lavorare per la società fino al 30 giugno prossimo. Ma per porre fine alla telenovela che si è creata attorno a questa vicenda sono pronto a rassegnare le mie dimissioni subito, fermo restando che continuerò ad adoperarmi per il club fino a giugno perché non posso lasciare di punto in bianco''.

L'amministratore delegato parla del suo rapporto con il patron del Catania, Nino Pulvirenti: ''Ho assistito - ha detto - a un autentico show del presidente. Ha detto di avermi preso lui ad Acireale e non che ero venuto io per mia libera scelta lasciando la serie A. Poi ha continuato a dire che aveva le idee chiarissime quando invece in privato mi ho confessato che non sapeva da dove cominciare, infine ha aggiunto che era pronto a prenderne uno più bravo di me. Questo è un gioco al massacro al quale non voglio più sottostare''.

''Il mio percorso al Catania si è concluso - ha chiosato Lo Monaco -, provo un oceano di amarezza, ma non posso più restare a queste condizioni. Domani presenterò la lettera delle mie dimissioni da ad del Catania. Certe dichiarazioni da parte del presidente mi hanno profondamente ferito. Il paragone con la ballerina di Siviglia è scandaloso per il sottoscritto come uomo e come professionista".

Sulle voci di contatti con altri club, Lo Monaco è categorico: "Vi assicuro che non ho mai parlato con altre squadre e società, al di là delle chiacchiere che circolano sui media non ho avuto alcun contatto e ho sempre e solo lavorato per il Catania. Dopo le dimissioni comincerò a guardarmi intorno. Lascio la società in piena salute, sicuro che solo un demente potrebbe farla fallire. Sono convinto che il Catania sarà in buonissime mani. Pulvirenti è un fenomeno, è l'unico presidente che riesce a guadagnare soldi senza far niente".

Giovanni Finocchiaro

Torre del Grifo. Un oceano di amarezze. 

Pietro Lo Monaco prova a spiegare il suo stato d'animo nel giorno delle dimissioni virtuali. Sì, virtuali, perché fino al 30 giugno, l'amministratore delegato del Catania lavorerà con e per la società. Però, il distacco, adesso, è mediaticamente noto, ufficializzato dal diretto interessato in un'ora e dieci minuti di dichiarazioni pacate, ma dai toni forti, fortissimi, specie quando allude al rapporto con il presidente. Una preghiera finale: «Adesso dimenticatemi, non parlate più di me».
LO SHOW DI PULVIRENTI. 

«Però - l'ad ammette con toni pacati, nel corso della conferenza stampa più affollata degli ultimi anni - mentre io continuo a gestire l'azienda come e più di prima, accadono cose strane». Lo puntualizza due volte, Lo Monaco, e poi attacca Pulvirenti: «Nel frattempo, assisto a uno show del presidente del Catania. Sinceramente è sconfortante assistere a scenette da tarallucciaro. Abbiamo cominciato col dire che mi aveva preso lui. Io sono andato all'Acireale in C2, proveniente dalla Serie A. Ha detto che avrebbe preso uno migliore di me, in caso di abbandono, diceva che le idee chiarissime. Tre giorni fa abbiamo parlato e mi è stato detto che lui non sa da dove cominciare. Ancora: la vittoria con l'Atalanta era la più importante della sua gestione... Assolutamente demenziale. Ma il Catania ha conquistato vittorie speciali, incredibili, il Catania ha fatto progressi mostruosi e ci si riduce alla vittoria più bella contro l'Atalanta. Non vedo coerenza in tutto questo. E a questo gioco al massacro proprio non ci sto»
LE ORIGINI. 

Lo Monaco parte da lontano: «Il Catania, quando l'ho preso io, era pieno di debiti e in Serie B. I giocatori di proprietà erano Eddy Baggio, Fusco, Kanyengele, Gennaro Monaco. In quasi otto anni di gestione è andato in A, per il settimo anno è rimasto nella massima serie, ha superato la fase debitoria. Il Catania oggi ha una patrimonialità di 350 milioni di euro; soltanto la struttura di Torre del Grifo vale 150 milioni. Numeri che fanno rabbrividire le più grandi aziende che possano esistere. Il Catania ha 65 milioni di utili, di cui 45 derivati da plusvalenze. Sono fatti, non chiacchiere».
UEFA E PREMI. 

Il Catania e l'Europa, Lo Monaco conferma: «Il Catania punta all'Uefa da tempo, sta acquisendo un notevole spessore societario e tecnico. Alla luce dell'ultimo risultato, ha cinque finali. Ho già discusso con la squadra il premio Europa e il premio per l'ottavo posto da mantenere. La mia squadra».
DEVO CHIARIRE.

 «Eccomi alla telenovela degli ultimi tempi. Sono state fatte illazioni, deduzioni. Mi sono dimesso da amministatore unico della Segea, che gestisce il centro sportivo, perché non ritenevo ci fossero le condizioni per cui è nata la società. In questa società, la Segea, ho rimesso il mio mandato nelle mani del presidente. Mi sono virtualmente dimesso da amministratore del Catania tre mesi fa, per un motivo che non dirò mai nell'interesse del Catania. Domani (oggi, ndr) presenterò le dimissioni, ma fino al 30 giugno lavorerò, come e più di prima. Sono stato in Argentina, ho bloccato uno e più giocatori per il Catania. Sono tornato, sto organizzando il prossimo campionato».
UN FENOMENO.

«Ho sempre detto che quando sarei andato via, avrei lasciato il Catania a un livello tale che solo un demente potrà farlo fallire. Oggi siamo così radicati, che solo un pazzo potrebbe fallire. Sono convinto che questa società sarà in buonissime mani. Il presidente è un fenomeno, ve lo dico con tutto il cuore e convinzione: è il solo presidente che, senza fare niente, riesce a guadagnare. Sono convinto che farà le cose giuste e a modo. Adesso vi pregherei di mettere un punto. Sapete come stanno le cose. Lo faccio per il Catania».
IL MERCATO.

Ancora Lo Monaco sul proprio futuro: «In questi anni non sono mancate occasioni per andare via. Non l'ho fatto, rifiutando anche situazioni professionalmente vantaggiose. Sono un uomo di princìpi e il principio non lo tradisco. Se fossi convinto di fare il bene del Catania, da domani chiuderei, ma è giusto e corretto far sì che avvenga un traghettamento più sereno possibile. Io mi sono caricato sulle spalle questa società. Da solo, da solo. L'esperienza più forte resta lo «spareggio» con il Chievo che, alla fine del primo anno di Serie A valse la salvezza, in un momento in cui non volevano il Catania in Serie A».
QUESTIONE STADIO.

Il direttore rossazzurro smentisce: «Le mie dimissioni causate dal progetto per il nuovo stadio? No, forse ha influito il caso Salernitana della scorsa estate, tutto quel che di negativo si è detto. A proposito del nuovo stadio, non prendiamo in giro la gente. Questa sarà una manovra politica, il Catania non può fare lo stadio, deve aspettare due o tre anni, mettere da parte utilità e lavorare con i propri mezzi, com'è accaduto con il centro sportivo. Oggi non ci sono le condizioni per affidarsi a tizio e caio».

 

Antonino Pulvirenti, presidente del Catania, sceglie di non polemizzare contro Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del club etneo, che quest'oggi ha annunciato la propria volonta' di lasciare il sodalizio a fine stagione: 'Prendo atto delle dichiarazioni di volonta' espresse da Pietro Lo Monaco di dimettersi da amministratore delegato e dalla carica di direttore generale del Calcio Catania al 30 giugno - dice Pulvirenti - Ritengo superfluo intervenire e commentare ulteriormente questa vicenda".

 

CAGLIARI(4-3-1-2) - Avramov; Pisano, Astori, Canini, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu(93'Ariaudo); Pinilla(87'Larrivey), Thiago Ribeiro(73'Ibarbo). A disposizione: Ruzittu, Bovi, Perico, Nenè. Allenatore: Massimo Ficcadenti.

CATANIA(4-3-3) - Terracciano; Motta, Bellusci, Spolli, Marchese; Biagianti(70'Suazo), Lodi, Seymour; Gomez(54'Lanzafame), Bergessio, Llama(76'Catellani). A disposizione: Kosicky, Calapai, Capuano, Ricchiuti. Allenatore: Vincenzo Montella.

Arbitro: Celi di Bari Marcatori: 21'Thiago Ribeiro(Cag), 80'Pinilla(Cag), 94'Ibarbo(Cag)

Espulsi: Nessuno

 

PALERMO Viviano, Munoz, Silvestre, Mantovani; Bertolo (43' st Acquah), Migliaccio, Donati, Barreto; Ilicic (40' st Zahavi); Hernandez (37' st Budan), Miccoli. A disposizione: Tzorvas, Milanovic, Pisano, Vazquez. Allenatore: Bortolo Mutti.
CATANIA Carrizo, Motta, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Almiron (21' st Seymour), Lodi, Izco; Gomez, Bergessio, Barrientos (30' st Llama, 33' st Catellani). A disposizione: Terracciano, Bellusci, Ricchiuti, Lanzafame. Allenatore: Vincenzo Montella.
ARBITRO Rocchi di Firenze
AMMONITI Legrottaglie, Miccoli, Ilicic. Barrientos

 

CATANIA (4-3-3): Carrizo; Bellusci (66' Motta), Spolli, Legrottaglie, Marchese; Izco, Lodi, Almiron (86' Seymour); Gomez, Bergessio, Ricchiuti (66' Ebagua). A disp.: 29 Terracciano, 34 Calapai, 32 Catellani, 7 Lanzafame. All: Montella.

BOLOGNA (4-3-2-1): Agliardi; Garics, Portanova, Antonsson; Rubin; Mudingayi, Taider, Kone (75' Morleo); Belfodil (75' Loria); Ramirez; Acquafresca (85' Di Vaio). A disp.: 32 Stojanovic, 43 Sorensen, 14 Casini, 23 Diamanti. All: Pioli.

RETI: 79' Ramirez.

ARBITRO: Palazzino di Ciampino; De Pinto-Citro; IV Ostinelli. INDISPONIBILI: Suazo, Potenza e Llama; Gillet, Pulzetti, Gimenez, Perez, Casarini e Krhin. SQUALIFICATI: Barrientos. DIFFIDATI: Lodi, Bellusci, Spolli, Ricchiuti, Seymour, Izco e Potenza; Kone, Perez, Portanova, Ramirez, Taider, Mudingayi. AMMONITI: Kone, Ramirez, Portanova, Spolli.

 

ROMA (4-3-1-2): Lobont; Taddei, Kjaer, Heinze, Marquinho; Pjanic (85' Simplicio), De Rossi, Gago; Totti; Borini (80' Lamela), Osvaldo (65' Bojan). A disp.: 18 Curci, 23 Greco, 20 Perrotta, 26 Tallo. All: Luis Enrique.

CATANIA (4-3-3): Carrizo; Motta, Bellusci, Legrottaglie, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Bergessio (79' Catellani), Barrientos (81' Seymour). A disp.: 29 Terracciano, 34 Calapai, 33 Capuano, 19 Ricchiuti, 7 Lanzafame. All: Montella.

RETI: 51' Totti, 57' Lodi (rig.), 66' Marchese, 77' Totti.

ARBITRO: Peruzzo di Schio; Di Fiore-Iannello; IV Giancola.

INDISPONIBILI: Rosi, Stekelenburg, Juan, Josè Angel, Burdisso e Cassetti; Campagnolo, Potenza, Biagianti, Paglialunga, Llama e Suazo.

SQUALIFICATI: Spolli. DIFFIDATI: Cassetti, Totti, José Angel, Osvaldo, Borini, Taddei, Simplicio, Marquinho e Juan; Ricchiuti, Izco, Lodi, Potenza e Seymour. AMMONITI: De Rossi, Barrientos, Taddei, Lodi.

 

 

 

 

CATANIA (4-3-3): Carrizo; Bellusci (78' Calapai), Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Almiron, Seymour; Ricchiuti (58' Suazo), Catellani (84' Wellington), Gomez. A disp.: 29 Terracciano, 11 Motta, 33 Capuano, 5 Paglialunga. All: Montella.

UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra (68' Fernandes), Pinzi (68' Pazienza), Asamoah, Pasquale; Fabbrini (81' Torje); Di Natale. A disp.: 21 Padelli, 16 Coda, 27 Armero, 83 Floro Flores. All: Guidolin.

RETI: 18' Di Natale; 58' Fabbrini. ARBITRO: De Marco di Chiavari; Niccolai-Di Liberatore; IV Romeo. INDISPONIBILI: Biagianti, Potenza, Llama, Bergessio; Isla, Ferronetti e Barreto. SQUALIFICATI: Lodi. AMMONITI: Domizzi, Danilo, Benatia, Handanovic, Pinzi.

«Roma, è Montella il dopo Luis» Sabatini in pressing sul Catania
Il Messaggero - Mimmo Ferretti
Archiviato il deludente campionato, e salutato Luis Enrique, la Roma adesso anche ufficialmente è al lavoro per trovare un allenatore. Tutto a Trigoria, in realtà, è stato già deciso:
l’uomo per il dopo Luis (che ieri non ha voluto incontrare i cronisti, ma solo le voci amiche di Roma Channel) è stato scelto, cioè Vincenzo Montella, e il ds Walter Sabatini, ieri alla fine della partita contro il Cesena, è uscito alla scoperto. «Montella? È un nome al quale pensiamo: ha fatto bene alla Roma e al Catania. Ma ha ancora un contratto, staremo a vedere cosa succede. Chiederemo la disponibilità al Catania per poterci parlare. Ma Vincenzo è solo uno dei candidati», le sue parole. Già ieri notte sono cominciati i contatti con Antonino Pulvirenti, il presidente del club etneo, per avere la possibilità di parlare con Montella, che ha ancora un anno di contratto il Catania. «Se Baldini o Sabatini mi chiamano al telefono, neppure gli rispondo. La Roma può scordarsi Montella, che è sotto contratto con noi. La Roma, se mai, potrà pensare a Montella l’anno prossimo», le parole del presidente siciliano prima dell’inizio della partita contro l’Udinese. E la replica di Sabatini? «Pulvirenti è un uomo di calcio, sono sicuro che se lo chiamo lui risponderà. E vi posso assicurare che noi una telefonata gliela faremo. Perchè Montella è un tecnico che ci interessa, ma questo non significa che sarà sicuramente l’allenatore della Roma».

 

 

 

 

Ed anche questo 6° campionato consecutivo di Serie A volge al termine. Purtroppo, il Catania di Vincenzo Montella lo chiude con una sconfitta, quella interna contro l’Udinese di Francesco Guidolin per 2-0, vittoria che serve ai bianconeri per accedere al preliminare di Champions League. Poco male, comunque, dato che gli obiettivi primari erano stati raggiunti, su tutti la salvezza (per la verità, mai stata in discussione) ed il bel gioco sciorinato per ampi tratti di questa lunga cavalcata.

Certo, c’è forse un obiettivo che non è stato raggiunto, sul quale il presidente Antonino Pulvirenti ne aveva fatto motivo di orgoglio: l’ottenimento dei 50 punti in una sola stagione di Serie A. Il Catania, infatti, si ferma “solamente” a 48 punti raccolti in 38 gare, cifra comunque mai eguagliata nella storia recente e passata di questa società. Resta un po’ di amaro in bocca a quei tifosi che avevano, forse prematuramente, sognato e creduto prima a quella qualificazione in Europa apparentemente a portata di mano, per via della moria di squadre disposte a lottare con le unghie e con i denti ad un piazzamento europeo considerato da sempre meno nobile di una più prestigiosa e altisonante Champions League, poi quantomeno al raggiungimento di quello che col tempo è diventato un vero e proprio tormentone, la cosiddetta e famigerata “quota 50”.

Come è solita fare questa squadra quando gioca senza particolari pressioni o assili di classifica, sul finale di campionato inevitabilmente cala alla distanza, forse non tanto fisicamente quanto mentalmente, con la testa rivolta probabilmente alle immediate vacanze e, guardando oltre, alla stagione ventura. La sconfitta interna contro il Lecce di Serse Cosmi, tanto incredibile quando poco preventivabile, ha fatto calare il sipario su una stagione esaltante e spettacolare, mai emulata in più di 60 anni di storia rossoazzurra.

In fin dei conti, poco importa, poiché il passo verso un primo approccio a quel definitivo salto di qualità di cui si è sempre e tanto parlato, ne si è avuta ampia dimostrazione, il tutto grazie alla presenza all’interno dello spogliatoio di gente come Legrottaglie e Almiròn, che ha giocato per molti anni ad alti livelli e lottato sempre per obiettivi più ambiziosi. Forse, finalmente, a Catania si potrà parlare dal prossima anno di “seconda Repubblica”, dopo una prima fase conclusasi proprio domenica sera contro l’Udinese. Questi sei anni disputati nella massima serie hanno evidenziato prima la nascita e poi la crescita di un progetto sempre più grande e ambizioso, suggellata dalla costruzione di una squadra attrezzata per sopperire alle difficoltà della categoria e dalla costruzione di un maestoso Centro Sportivo, quello di Torre del Grifo Village, all’avanguardia in Italia e in Europa.

La “seconda Repubblica”, inevitabilmente, nascerà con le dimissioni di Pietro Lo Monaco dalla carica di Amministratore Delegato in seno alla società Calcio Catania, per lasciare il posto al già navigato Sergio Gasparin, coadiuvato presto da un nuovo Direttore Sportivo, la cui carica sarà presto lasciata libera dall’attuale D.S. Giuseppe Bonanno, in procinto a sua volta di ricoprire il ruolo di Direttore dell’area tecnica. Con la stagione 2012/2013 si aprirà, pertanto, una seconda fase dell’esperienza etnea catanese in Serie A, da costellare con un progetto tecnico sicuramente più avanzato, con la prefissazione di traguardi sempre più pretenziosi e, a suggello di ciò, con la costruzione del nuovo stadio di proprietà, da attuare nell’arco di due/tre anni circa.

Infine, l’ultima rivoluzione prima di passare alla seconda fase “repubblicana” etnea sarà compiuta in panchina, dove Vincenzo Montella lascerà spazio ad un nuovo successore, dal momento che il tecnico nativo di Castello di Cisterna andrà ad accasarsi a giorni alla sua cara, vecchia Roma, mettendo da parte la delusione della sua mancata riconferma dopo la mezza stagione positiva condotta lo scorso anno dopo l’avvicendamento in panca con Claudio Ranieri.

Insomma, prepariamoci ad un’estate calda e ad un calciomercato coi botti, dato che le sorprese sono sempre dietro l’angolo. L’importante è programmare per bene la nuova stagione che tra qualche mese ci aprirà le porte, sperando che tutte queste nuove sorprese non colgano di sorpresa (a questo punto è proprio il caso di dirlo) l’attenta, oculata e lungimirante società di Via Magenta, con il presidente Pulvirenti in testa.

 

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Giornata speciale per il mondo del Catania e per tutto l’ambiente rossazzurro. Nell’ambito della rassegna culturale “Catania Pensa” promossa dall’Associazione Meridiana, si è tenuta presso il Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania, l’incontro-dibattito sul libro “Tutto il Catania minuto per minuto”, dedicato alla storia del Calcio Catania dalle sue origini fino al 2011. Il libro, giunto alla sua seconda edizione, tramite le foto e i racconti, fa rivivere le gioie e le amarezze del Calcio Catania. All’incontro aperto al pubblico, hanno partecipato molti tifosi della squadra rossazzurra, che hanno potuto approfittare dell’incontro per vedere proiettati dei video sui periodi più significativi della storia del Calcio Catania, nonché assistere ad una mostra fotografica sulle vecchie glorie della squadra e sulle più belle coreografie della tifoseria.

Il moderatore dell’evento il giornalista de “La Sicilia”, Andrea Lodato, esordisce immediatamente parlando dello strepitoso successo della prima edizione del libro che ha registrato nel Natale 2010 un vero successo in termini di vendite, tanto da registrare il “sold out” dopo poche settimane. Il deputato all’ARS, Salvo Pogliese, si dice felice della folta presenza di pubblico, nonostante l’orario poco consono. L’importanza della squadra di calcio e gli ultimi risultati del blasone etneo, riescono a promuovere tutto il territorio catanese nonostante le difficoltà in cui vive negli ultimi anni la nostra città. Il deputato passa a rassegna gli ospiti, dal presidente Pulvirenti, che ha portato il Catania in serie A dopo 23 anni di assenza, l’attaccante Cantarutti, che ha trascinato il club etneo in serie A nella stagione 1983 con i suoi gol, nonché il giornalista Cucci, unico a difendere la società etnea nei momenti più bui degli anni novanta.

Standing ovation in sala per il difensore del Catania, Giovanni Marchese, vero protagonista siciliano di questa stagione strepitosa: “Di Catania impressiona tutto – ammette l’esterno di Delia -. La sento molto casa mia. La storia è tutta particolare e meravigliosa. Quest’anno ho avuto continuità e fiducia del mister”.

Momenti di commozione quando sul maxi schermo scorrono le prime immagini in bianconero nel polveroso campo dell’Esposizione e poi dello stadio Cibali. “Una testa di elefante fra il rosso del fuoco dell’Etna e l’azzurro del cielo”: Attilio Scuderi fa da voce fuori campo, ricordando l’atto costitutivo del Calcio Catania fra le sbiadite riprese dei video vecchi più di cinquant’anni. Scrosciante l’applauso della sala mentre scorrono le immagini del Cavaliere Angelo Massimino, l’uomo della rinascita dopo la fine del Catania d’oro di Di Bella e Marcoccio.

Tocca poi a Paolo Di Caro, Presidente Associazione Meridiana, parlare delle prossimi eventi previsti durante la rassegna “Catania Pensa”, ricca di grandi avvenimenti, senza tralasciare di ricordare il suo amore per la squadra etnea, così come lo scippo subìto dalla città dopo la clamorosa radiazione del 1993. Un evento che i cittadini non hanno mai digerito e che hanno potuto vendicare nell’ottobre del ‘93 grazie sempre al lavoro del “Presidentissimo”.

Ma il vero protagonista della giornata è il libro scritto dai quattro autori, Antonio Buemi, Roberto Quartarone, Alessandro Russo e Filippo Solarino. “Tutto il Catania Minuto per Minuto” è costato tanto lavoro e sudore da parte dei quattro, che hanno raccolto oltre ai dati statistici, tanti aneddoti avvalendosi dei diretti protagonisti del passato. Un lavoro immane che non si limita ad essere un mero Almanacco Sportivo del Calcio Catania ma, dietro i racconti e le curiosità, si tramuta in un vero e proprio resoconto storico dei cent’anni della nostra città. Speciale l’intervento di Alessandro Russo: “Presidente Pulvirenti, portaci nelle scuole e riportiamo il valore e la storia della nostra squadra nei giovani. Sono stufo di andare a Bronte e vedere i ragazzi tifare per la Juventus o il Milan”.

Ida Nicotra, componente del Comitato di gestione del Master in “Management Sportivo” promosso dall’Università di Catania, parla dell’importanza del calcio nel nostro territorio: “Ringrazio il presidente Pulvirenti di aver dato ai nostri laureati un aiuto importante per mettere a frutto le loro capacità nello sport con questo Master. Un grazie a Pulvirenti per la sforzo compiuto e per i risultati conseguiti in questi anni”.

Fra i relatori dell’evento, c’è anche Aldo Cantarutti, indimenticabile gloria del Calcio Catania, nonché autore del gol annullato contro il Milan: “Un giorno che mi ricorderò finchè campo, perché dopo la mia rovesciata, quando mi rialzai, c’era uno che menava l’arbitro. Ai miei tempi la passione era tanta per la squadra, ma adesso vedo che l’entusiasmo è alle stelle. Se mi chiamate ancora dopo 30 anni un motivo ci sarà. Le cose sono cambiate ma bisogna superare il vittimismo. Ai miei tempi bisognava giocare con gli occhiali perché il sole ci dava fastidio sul campo senza erba. Adesso guardate che Centro Sportivo avete!”.

Unico difensore del Catania nei momenti della radiazione fu Italo Cucci, giornalista Rai: “Io vengo qua in sale così piene per ricordare sempre storie brutte. Mi piacerebbe essere invitato per momenti positivi del Catania (ride). Avete una storia che mi avvina a voi. Una storia che già annovera questa dirigenza. Una dirigenza che è già entrata nella storia. Una società che sta raggiungendo un miglioramento con tutte le carte in regola, a dispetto delle grandi squadre che invece sono indebitate. In un momento così difficile per la nostra Italia, il calcio è l’argomento che ci accomuna e ci libera dalle problematiche. Ogni volta che abbiamo avuto attimi bui e si avvicinava un grande evento, puntualmente si diceva di non partecipare al Mondiale o all’Europeo, e altrettanto puntualmente lo si vinceva. Faccio i complimenti a questa squadra e al suo tecnico Montella, al di là di dove andrà la prossima stagione. Mi chiedo poi come Prandelli non abbia deciso di convocare Lodi, un giocatore eccezionale”.

Dopo le immagini relative agli ultimi anni della storia del Catania, a parlare è l’artefice di questa grande cavalcata, il Presidente Antonino Pulvirenti: “Io preferisco che sia chiamato “Presidentissimo” solo il grande Massimino. Faccio i complimenti agli autori. Vedendo quelle immagini storiche, ho pensato che noi dirigenti siamo solo a servizio di questa grande squadra. Questa società è figlia di questa città. Poteva capitare a me come chiunque altro. E’ per me grande soddisfazione poter parlare di un Centro Sportivo fra i più belli d’Europa. Per noi è un anno di cambiamenti aperto a tanti scenari. Il Presidente deve fare delle scelte, sia legate ai giocatori che ai tecnici. Mi ricordo che quando incontrai Marcoccio mi disse di fare attenzione sempre ai bilanci e di far sempre di testa mia. Questo finale di stagione poteva essere migliore e potevamo puntare a ben altro dell’11° posto. Speriamo di rifarci la prossima stagione”.

 

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ARRIVEDERCI ALLA SETTIMA  AVVENTURA IN SERIE A!

 

(spero con meno mercenari)

 

 

 

Guida alla sottoscrizione

 

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fotocopia dello stesso documento d’identità. Non sono ammessi in sostituzione del documento d’identità: fotocopie, codice fiscale e autocertificazioni.

Rateizzazione
E’ possibile rateizzare la somma per l’acquisto dell’abbonamento presso i quattro sportelli AGOS DUCATO, ubicati nel botteghino centrale di piazza Spedini, nei seguenti orari: dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle 17.30.
Per informazioni è possibile rivolgersi anche presso le altre filiali Agos Ducato di Catania.

 

LE TARIFFE

Abbonamenti interi

 

Abbonamenti 2011/2012  Vendita libera

..Tribuna Elite ...................................... 1.600 Euro
..Tribuna A .............................................. 950 Euro
..Tribuna B .............................................. 455 Euro
..Curve .....................................................240 Euro

Abbonamenti 2011/2012  Vecchi abbonati

..Tribuna Elite ...................................... 1.500 Euro
..Tribuna A .............................................. 880 Euro
..Tribuna B .............................................. 380 Euro
..Curve .....................................................180 Euro

 

Abbonamenti ridotti
Gli abbonamenti ridotti sono riservati a: Donne, Ragazzi fino a 16 anni compiuti (nati dal 27 giugno 1985 in poi), Uomini over 65 (nati fino al 25 settembre 1946).

 

Abbonamenti ridotti 2011/2012  - Vendita libera

..Tribuna A .............................................. 850 Euro
..Tribuna B ..............................................370 Euro
..Curve .....................................................200 Euro

Abbonamenti ridotti 2011/2012  - Vecchi abbonati

..Tribuna A .............................................. 780 Euro
..Tribuna B ..............................................330 Euro
..Curve .....................................................150 Euro

 

Giornata rossazzurra per abbonamenti omaggio.
L’abbonamento per la stagione 2011/2012 è valido per l’intero campionato e cioè per le 19 partite casalinghe del Catania. La società si riserva, a suo insindacabile giudizio, la possibilità di stabilire nel corso del campionato una giornata “Rossazzurra” in cui non saranno rilasciati biglietti omaggio e di favore e nella quale non avranno validità gli abbonamenti omaggio ma soltanto gli abbonamenti a pagamento.

 

SCARICA IL MODULO DI ADESIONE ALL'ABBONAMENTO

scarica la richiesta di adesione al Programma CUORE ROSSAZZURO

 

La vendita degli abbonamenti si terrà presso i botteghini di Piazza Spedini dello stadio Angelo Massimino di Catania dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, orario continuato. I botteghini non saranno invece in funzione nelle giornate di sabato e domenica, né in quelle festive.

 

 

I prezzi dei biglietti delle gare interne

 

Di seguito il listino prezzi predisposto dalla società Calcio Catania S.p.A. per i biglietti relativi alle 19 partite del Campionato Serie A Tim 2011/12 che si disputeranno allo stadio “Angelo Massimino”.

 

..Biglietti - gare di fascia A
..Tribuna Elite ...................................... 180 Euro
..Tribuna A ........................................... 100 Euro
..Tribuna B ............................................. 50 Euro
..Curve .................................................... 30 Euro

Biglietti - gare di fascia B

..Tribuna Elite ...................................... 140 Euro
..Tribuna A ............................................. 75 Euro
..Tribuna B ............................................. 40 Euro
..Curve .................................................... 24 Euro

 

Le lettere A e B contraddistinguono due diverse categorie di partite casalinghe: con la lettera A si indicano le partite “di cartello”, con la lettera B tutte le altre.

L’accesso alla Tribuna Elite, con biglietto o abbonamento, prevede comunque:
- Accesso riservato alla sala “Executive” con servizio catering
- Assistenza ed accoglienza Hostess
- Rivista Stadio “Il Catania”

 

PREVENDITE BIGLIETTI CIRCUITO LOTTOMATICA

A CATANIA E PROVINCIA

CORSO INDIPENDENZA 103 - 95122 CATANIA  CORSO DELLE PROVINCE,10/D - 95129 CATANIA VIA RE MARTINO 185 95021 - ACI CASTELLO (CT) CORSO ITALIA 224 - 95014 GIARRE (CT) VIA GARIBALDI 414 95045 MISTERBIANCO (CT) VIA PRINCIPE NICOLA 54 - 95126 CATANIA (solo ospiti) VILL. S. AGATA ZONA B, 133/134/135 - 95121 CATANIA  V.LE MARIO RAPISARDI,711 - 95123 CATANIA VIA PRINCIPE NICOLA,12 - 95126 CATANIA CORSO ITALIA N.58 - 95047 PATERNO’  VIA ENNA, N. 5 - 95040 RAMACCA (CT) VIA GALLIANO, 24 - 95018 RIPOSTO (CT) VIA CARONDA 432/A - 95128 CATANIA VIA G.FAVA 69 - 95123 CATANIA VIA OBERDAN 90 - 95129 CATANIA VIALE S. PANAGIA 174 - 96100 SIRACUSA CONTRADA FALLIRA - 97100 RAGUSA P.ZZA LUCIA MANGANO - 95037 SAN GIOVANNI LA PUNTA (CT)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL TIFO ETNEO