Bellissima immagine lo scappellotto dato sulla  spalla ad Obama per la medaglia d'onore o la stretta di mano a Woytyla col cappello texano in testa. E' fatto così.

Alla sua età avrebbe potuto fare una vita agiatissima e invece vive da vent'anni a bordo di un Tir a rompersi la schiena a suonare in giro per il mondo, ogni sera, per godersi  la cosa che più gli piace fare: suonare la sua musica davanti a un pubblico che lo adora. Dei riconoscimenti, premi, classifiche, onoreficienze, non gliene frega niente.

Sa di essere una delle ultime leggende viventi e se in questa occasione avesse fatto diversamente, non sarebbe stato più Bob Dylan, cioè l'anticonformismo fatto persona.

In questi giorni gliene stanno dicendo di tutti i colori perchè non si è presentato alla consegna del Nobel, alcuni pensano che voglia autodistruggere la sua grande storia. Io dico invece il contrario. Con quel rifiuto idiota ma memorabile, indimenticabile, ha rinsaldato ancora di più il suo mito.
Fra vent'anni nessuno si ricorderà più dell'attribuzione del Nobel ai grandi scienziati e letterati, ma semisconosciuti al grande pubblico. Quello a Dylan sarà ricordato per sempre.

Però nessuno sa il motivo per cui nona ha potuto presenziare alla cerimonia. In questo pagina è tutto spiegato, aveva un impegno improrogabile con il sottoscritto.

LO SPECIALE CHE GLI HO DEDICATO

 

 

 

 
Bob