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		Il
        deserto dell'Arizona. Il Deserto di Sonora, chiamato anche
        Deserto di Gila (in riferimento al fiume Gila) è un deserto situato nel
        Nord America, che attraversa parte del confine tra Stati Uniti e
        Messico, interessando una vasta zona
        che comprende gli stati dell'Arizona, della California e della regione
        messicana del Sonora.  
        È
        uno dei deserti più estesi e più caldi del Nord America, con un'area
        di circa 311.000 km². Il deserto è caratterizzato da una notevole
        varietà di animali, principalmente rettili, gli esemplari più
        conosciuti dei quali sono una lucertola velenosa chiamata il mostro di
        Gila, la Sceloporus malachiticus o lucertola coperta di spine, il rospo
        cornuto (che, nonostante il nome, è appunto un rettile e non un
        anfibio) e diverse specie di crotali. Le piante sono, in genere, capaci
        di notevolissima resistenza al calore ed alla siccità, oltre che alle
        escursioni termiche. Alcune di queste, come il cactus saguaro, sono
        uniche e peculiari di quel territorio. 
        La
        preoccupazione destata dall'espansione urbanistica delle città di
        Phoenix e di Tucson verso il deserto, ha fatto sì che il 17 gennaio
        2001, una porzione di 2.008 km² di deserto venisse dichiarata Monumento
        Nazionale. L'area interessata comprende anche due parchi naturali
        protetti: il Joshua Tree National Park ed il Saguaro National Park 
        
		  
        
		  
        
		Phoenix (IPA:
		
		
		/'fiːniks/, in lingua O'odham: Skikik, in lingua Yavapai: 
		Wasinka, in lingua Western Apache: Fiinigis, in lingua Navajo: Hoozdo, e 
		in lingua Mojave: Hachpa 'Anya Nyava) è la principale e più popolosa 
		città dello Stato dell'Arizona, 
		negli
		
		Stati Uniti. Fino al
		1912 la 
		capitale dell'antico Territorio dell'Arizona era
		
		Prescott, città situata circa 160 km più a Nord, ma con l'annessione 
		dell'Arizona all'Unione il giorno 14 febbraio 1912 Phoenix divenne 
		capitale del nuovo Stato. Situata al centro della Valley of the Sun, 
		la Valle del sole, fu fondata nel
		1868 dal 
		pioniere ed esploratore
		
		Jack Swilling sulle rive del fiume
		
		Salt River, oggi asciutto dopo che le sue acque sono state 
		intercettate con la diga Roosvelt Dam costruita nel
		1912. 
		
		Phoenix è, per estensione, una delle più grandi città 
		degli USA anche se solo negli ultimi decenni ha avuto il suo maggiore 
		sviluppo. Phoenix, che nel
		1970 aveva 
		circa 600.000 abitanti, nel
		2007 superò 
		Philadelphia con una popolazione stimata di 1.512.986 e divenne la 
		quinta città degli Stati Uniti per numero di abitanti. Questo fenomeno è 
		dovuto in particolare alla grande migrazione di persone della terza età 
		che vi si trasferirono negli anni '70 e '80; gli anni più recenti, 
		invece, con la creazione di posti di lavoro grazie ai nuovi stabilimenti 
		della Boeing, Motorola, Honeywell, e tante altre multinazionali 
		americane, si è assistito ad una forte migrazione di famiglie giovani e 
		neo laureati, soprattutto dalla California e dal Midwest, anche grazie 
		al costo della vita particolarmente vantaggioso e per il clima 
		favorevole. L'area 
		metropolitana della città sfiora i 5 milioni di abitanti ed è in 
		forte espansione. 
		
		Phoenix è anche un polo di attenzione per i
		
		nativi americani: è infatti sede di un Museo sull'arte indiana, l'Heard 
		Museum. Una delle numerose cittadine che la circondano e ne fanno 
		ora parte integrale è Tempe. 
		
		  
		
		  
          
		
		Nella zona di Greater
        Phoenix lo shopping è d'obbligo: infatti si possono visitare le
        numerose boutique d'alta moda, i famosi centri commerciali, i negozi di
        antiquariato e gli outlet. 
        Alcuni dei più famosi centri per lo shopping sono:  la sontuosa
        Scottsdale Fashion Square, il Biltmore Fashion Park, l'elegante Borgata
        of Scottsdale ed il Kierland Commons a Phoenix; la zona degli antiquari
        nel centro storico di Glendale e la frizzante Mill Avenue a Tempe. 
		
		  
		
		
		  
		
		  
                
				Scottsdale,
                una  polverosa città di cowboy, ma soprattutto, un centro culturale di
        prim'ordine. Scottsdale rilascia il suo charm intorno al deserto
                Sonoran,
        attirando sette milioni di turisti ogni anno. Gallerie d'arte, negozi e 
        campi da golf  che aggiornano The West's Most  Western Town agli standard
        delle migliori città. 
		
		Una città interamente costruita per appagare, divertire e rilassare,
        dove regnano incontrastati giornate di sole, temperature praticamente
        perfette e meravigliosi paesaggi naturali. Scottsdale è proprio così.
        Infatti, con oltre 200 campi da golf, vaste terme e centri benessere
        oltre ad attrazioni culturali come lo studio invernale del magistrale
        architetto Frank Lloyd Wright e molte gallerie d'arte, questa città è
        l'aneddoto perfetto contro lo stress. Si può fare una partita
        all'esclusivo Troon North Golf Club dove il verde smeraldo dei campi, i
        panorami spettacolari e il design da oscar dell'intero complesso si
        combinano rendendo il gioco indimenticabile. Altrimenti si può
        curiosare tra i negozi e le gallerie della città che espongono e
        vendono  prodotti d'arte e artigianato degli indiani d'America. 
                 
		
		E la sera
        per rilassarsi, perché non richiedere un massaggio direttamente in
        camera, oppure ammirare le stelle comodamente sdraiati in una fumante
        vasca all'aperto? I piaceri di Scottsdale sono all'altezza delle
        aspettative. 
          
        
		  
		
		  
		
		Scottsdale Golf 
		
		  
		
		DUE GRANDI CAMPIONI DEL GOLF 
		
		Eldrick Tont Woods, 
		noto al mondo come Tiger Woods nasce a Cypress (California, USA) il 
		giorno 30 dicembre 1975). Il soprannome "Tiger" viene coniato dal padre 
		Earl Woods, che lo inizia al gioco del golf appena il piccolo è capace 
		di stare in piedi. Ben presto si afferma come bambino prodigio di questo 
		sport. Sotto la guida del padre perfeziona costantemente la propria 
		tecnica, sviluppando un perfetto autocontrollo psicologico, arma 
		"segreta" che gli consente di raggiungere la massima concentrazione al 
		momento dell'esecuzione dei colpi. Nel 1990, a soli quindici anni, è il 
		più giovane golfista a vincere i Campionati nazionali juniores. Il 
		successo viene ribadito anche nei due anni seguenti. 
		  
		
		Dopo aver conquistato consecutivamente tre titoli di 
		campione statunitense del circuito dilettanti (1994, 1995 e 1996), Tiger 
		Woods diviene professionista, aggiudicandosi già al primo anno due 
		tornei del circuito. A soli 21 anni, vince il torneo The Masters (1997) 
		risultando il più giovane vincitore di sempre. Vince poi 
		consecutivamente i 4 grandi tornei Majors, dallo U.S. Open del 2000 al 
		The Masters del 2001, impresa che è stata denominata "Tiger Slam".
		 
		
		Il 27 novembre 2009 il campione rimane ferito in un 
		incidente automobilistico in Florida. Dimesso poche ore dopo, la vicenda 
		assume connotazioni rosa, scuotendo l'opinione pubblica americana e 
		internazionale perchè la ricostruzione dei fatti fa avanzare il sospetto 
		che Woods sia stato aggredito dalla moglie Elin (di origini svedesi) in 
		preda alla gelosia. La vicenda si sviluppa con l'ammissione di 
		tradimento di Tiger Woods e con l'ipotesi di un suo ritiro dallo sport 
		agonistico volto a salvare il proprio matrimonio. 
		
		
		
		http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=2164&biografia=Tiger+Woods 
		
		Jack William Nicklaus 
		(Columbus,
		21 
		gennaio 
		1940) è un 
		ex golfista
		
		statunitense, noto anche con il soprannome di "L'orso d'oro"[1], 
		e da molti considerato il più grande giocatore di golf di tutti i tempi, 
		grazie ai record che ha ottenuto nei quattro maggiori tornei del 
		circuito[2]. 
		
		Nicklaus nel corso della sua carriera 
		venticinquennale nel
		
		circuito PGA ha ottenuto 18 vittorie nei 
		
		Majors tra il
		1962 e il
		1986. In 
		seguito, tra il 
		1990 e il 
		1996 ha vinto 8 edizioni di quegli stessi tornei nella versione 
		seniores. Entrambi i record sono rimasti imbattuti. 
		
		Oltre a giocare Nicklaus si è cimentato anche in 
		altre attività collaterali legate al mondo del golf, come la 
		progettazione di percorsi, la scrittura di manuali di gioco e la 
		creazione di un proprio torneo poi inserito nel circuito PGA, il
		
		Memorial Tournament. A lui,
		
		Arnold Palmer e
		
		Gary Player viene attribuito il merito di aver reso il golf lo sport 
		popolarissimo presso il grande pubblico che è diventato oggi[2]. 
		
		  
		
		  
        
		  
      
          
          
        Il
        saguaro  (Carnegiea gigantea) è un cactus di grandi dimensioni
        che cresce nel deserto di Sonora, nel sud dell'Arizona e nell'area
        adiacente del Messico. Viene indicato anche con i nomi di cactus a
        candelabro e cactus gigante. Il
        genere Carnegiea è monotipico, comprende cioè una sola specie. 
        I 
        saguari hanno tronco verde carnoso e colonnare, con alcune ramificazioni
        e con l'aspetto tipico dei cactus. 
        Il
        tronco ha crescita molto lenta - la prima ramificazione richiede anche
        75 anni - ma può raggiungere altezze imponenti. Il saguaro più alto
        esistente oggi supera i 13 m di altezza e i 3 m di circonferenza.
        Le foglie sono ridotte a piccole spine. 
        I
        fiori sbocciano di notte ad aprile o maggio e vengono impollinati da
        pipistrelli, insetti e uccelli. I
        frutti maturano alla fine di giugno, sono rossi e succosi. 
        Subito
        dopo le rare piogge le radici poco profonde del saguaro raccolgono tutta
        l'acqua possibile. Le pieghe del corpo sono fatte in modo da contenere
        l'acqua, il fusto quindi si gonfia in modo notevole ed arriva a
        contenere anche 5 tonnellate di acqua per sopravvivere fino alla
        prossima pioggia. Così gonfio il saguaro sembra quasi una pianta
        diversa da quella iniziale. 
        I
        saguari possono vivere fino a 200 anni, secondo alcuni anche 300. 
        E' considerato specie minacciata, per la ristrettezza del suo areale e
        anche per la lentezza nella crescita e nella propagazione. Oggi
        è protetto dalla legge. Una parte
        del deserto di Sonora è stata eretta a monumento
        nazionale fin dal 1933 e a parco nazionale dal 1994. Non a caso, il
        parco si chiama Saguaro National Park. 
        Alcune specie di picchi scavano dei buchi nei saguari per nidificare.
        Poiché ogni anno creano nuovi nidi, i buchi abbandonati vengono usati
        da altri animali, soprattutto uccelli notturni. 
        Per
        centinaia di anni gli abitanti del deserto di Sonora hanno fatto uso dei
        prodotti naturali del saguaro. Nell'estate il saguaro produce una messe
        copiosa di frutti succosi simili a fichi. Gli indiani Tohono O'Odham
        utilizzavano grandi pali per raccogliere questi frutti con cui
        preparavano marmellate, sciroppi e vino per le cerimonie religiose. Il
        saguaro dava inoltre ai Tohono O'Odham i semi che venivano mangiati e le
        costole di legno per costruire ripari e recinti.  
        Il
        saguaro contiene alcaloidi psicoattivi, la carnegina e l'arizonina.
        Il fiore del saguaro è il fiore simbolo
        dell'Arizona. 
        In
        Europa è possibile ammirare un saguaro di grandi dimensioni
        all'ingresso del giardino botanico dell'isola di Maiorca. Il suo nome
        deriva da un'errata pronuncia, da parte degli spagnoli, del nome che ha
        questa pianta nella lingua india locale. 
        
		  
         
        
         L'Arizona ha un clima particolarmente arido nel suo complesso
        da qui, come detto, anche una delle ipotesi all'origine del suo nome).
        Da luglio a ottobre si aggira sui 40° ed è quindi consigliabile un
        abbigliamento estivo. La presenza di catene montuose ad ovest e la
        lontananza dall'Oceano Pacifico impediscono alle depressioni provenienti
        dall'oceano e cariche di umidità, che di per sé sono già molto poche
        per la bassa latitudine alla quale l'Arizona si trova, tra 36°N e 31°N
        (infatti anche a Los Angeles e San Diego ricevono poche precipitazioni
        nonostante siano sul mare), di giungere sullo Stato anche nelle sue
        estremità più occidentali. 
        La
        capitale Phoenix, situata nel sud, riceve mediamente ogni anno
        90-100 mm di pioggia (la soglia per indicare il deserto è 250 mm annui)
        distribuiti in modo irregolare (questo perché dipendono dall'entità
        dei fronti perturbati che provengono da ovest) da settembre a luglio
        (talvolta può anche non piovere mai per tutti questi mesi). Da metà
        luglio a fine agosto invece può piovere anche più frequentemente e
        sottoforma di forti temporali anch'essi irregolari in tutta la valle (la
        zona pianeggiante del sud Arizona). 
		  
		
			
				
					
						
							 
							  
							
							Gli 
							Arizona Cardinals, la più longeva 
							squadra di football americano ancora in attività
							
							
							
							  
							
							
							essendo stati fondati 
							nel
							
							1898 ed, unitamente ai
							
							Chicago Bears, sono stati tra i membri fondatori 
							dell'NFL. 
							Inizialmente giocavano a
							
							Chicago. Nel
							
							1960 la franchigia si spostò a
							
							St. Louis, dove rimase fino al 1987. Qui la 
							squadra veniva chiamata "football Cardinals", "Big 
							Red", "Gridbirds" o "Cardiac Cards" (riferito solo 
							alla stagione 1975) per distinguerla dalla squadra 
							di baseball dei
							
							St. Louis Cardinals, membro della
							
							MLB. Prima della stagione 1988 la proprietà 
							decise il trasferimento a Tempe, Arizona, una città 
							universitaria nelle vicinanza di Phoenix, e per 18 
							anni giocò i propri match casalinghi al Sun Devil 
							Stadium dell' Arizona State University's . Nel 2006 
							la nuova casa dei Cardinals divenne il nuovo
							
							University of Phoenix Stadium di
							
							Glendale, altro sobborgo di Phoenix.
							
							La squadra ha vinto due 
							campionati NFL, entrambi mentre giocava a Chicago. 
							La prima vittoria avvenne nel 1925, ma è oggetto di 
							controversie, dal momento che i tifosi dei
							
							Pottsville Maroons sentirono che quel titolo 
							spettasse a Pottsville. Il loro secondo titolo, il 
							primo vinto arrivando in finale del campionato NFL, 
							giunse nel 1947, due decenni prima che venisse 
							disputato il primo
							
							Super Bowl. I Cardinals batterono in finale i
							
							Philadelphia Eagles per 28-21 in un Comiskey 
							Park di Chicago congelato, in cui il futuro membro 
							della
							
							Pro Football Hall of Fame
							
							Charley Trippi guadagnò un totale di 206 yard e 
							segnò due
							
							touchdown. 
							
							In più di 60 anni senza vittorie 
							del campionato dal 1947, la squadra soffrì diverse 
							stagioni con record negativa ed attualmente è la 
							squadra della lega ad aver vinto il titolo più 
							lontano nel tempo. Si sono qualificati per i playoff 
							sei volte e hanno vinto un totale di sei partite 
							nella post-season, tre delle quali nei 
							playoff 2008-2009. Quella stagione, guidati dal
							
							quarterback
							
							Kurt Warner e dal
							
							wide receiver
							
							Larry Fitzgerald, i Cardinals vinsero il loro 
							primo e unico titolo della conference
							
							NFC, raggiungendo il
							
							Super Bowl XLIII in cui furono piegati solo nel 
							finale di partita dai
							
							Pittsburgh Steelers. Dopo la vittoria in 
							campionato del 1947, la squadra ha vinto quattro 
							titoli di divsion (1974, 1975, 2008 e 2009). 
							
								
								
								 
								
								Che 
								cos'è il Super Bowl?
							 
							
								
								E’ la finale del campionato 
								professionistico di football americano, che ogni 
								anno fra fine gennaio e inizio febbraio assegna 
								il titolo di campione della Nfl, la National 
								Fooball League. Quest’anno è stata vinta dai New 
								York Giants sui New England Patriots, la squadra 
								di Boston, per 21 a17. 
								Il 
								campionato è sempre stato deciso in questa 
								maniera? 
								No, il primo Super Bowl risale al 1967. 
								Nacque dall’unione della Nfl e della Afl, una 
								lega concorrente nata nel 1960 che ne insidiava 
								la popolarità. Fu così deciso di creare una 
								partita che mettesse di fronte i campioni delle 
								due leghe, e ribattezzata «Campionato del 
								mondo». Dal 1970 la fusione fu definitiva e da 
								allora a contendersi il titolo, dopo regular 
								season e play off, sono i vincitori delle due «conference» 
								della Nfl, la American e la National, che in 
								totale contano 32 squadre. 
								Da dove 
								deriva il suo nome? 
								Pare che a coniarlo sia stato Lamar Hunt, 
								il miliardario texano famoso anche per aver 
								creato il circuito tennistico pro Wct, che 
								all’epoca era proprietario della squadra di 
								football dei Kansas City Chiefs. Lo fece 
								ricalcando il nome dei «bowl game», i match fra 
								squadre universitarie fra i quali il più famoso 
								era il Rose Bowl di Pasadena. 
								Dove 
								viene giocato? 
								Non c’è una sede fissa. Quest’anno si è 
								giocato al Lucas Oil Stadium di Indianapolis, ma 
								è stato ospitato da 15 diverse aree 
								metropolitane degli Usa. La zona di Miami, dove 
								è stato giocato in dieci occasioni, è quella più 
								frequentata, seguita da New Orleans e Los 
								Angeles. 
								Quanto 
								costa un biglietto per il Super Bowl? 
								Dipende dal posto: quest’anno variava dai 
								2 ai 704 dollari. Ovviamente sono andati tutti 
								esauriti.  
							  
							
							  
							
							 
							Chi è stata 
							la prima squadra a vincere il Super Bowl? 
							I Green Bay Packers, che si aggiudicarono le 
							prime due edizioni battendo prima i «Chiefs» e poi 
							gli Oakland Raiders. Erano allenati dal leggendario 
							Vince Lombardi, a cui è intitolato il trofeo – in 
							argento, realizzato da Tiffany e del valore di 25 
							mila dollari - che spetta al vincitore. 
							Sono i 
							Packers la squadra che ha vinto più edizioni del 
							Super Bowl? 
							No, i Pittsburgh Steeelers, che hanno 
							partecipato a otto finali vincendone sei. Dietro di 
							loro vengono i Dallas Cowboys e i San Francisco 
							49ers con cinque, quindi i Packers che domenica sono 
							stati raggiunti a quota quattro dai Giants. Il 
							record della sfortuna tocca invece ai Buffalo Bills: 
							quattro finali e zero vittorie. 
							Chi è stato 
							il protagonista di quest’anno? 
							Il quarteback dei Giants, Elisha «Eli» 
							Manning, che aveva già vinto il Super Bowl nel 2008 
							e che ha messo a segno il touchdown decisivo a tre 
							minuti dal termine, guadagnandosi anche il titolo di 
							Mvp, ovvero di miglior giocatore della partita.. 
							Il Super 
							Bowl è un evento molto popolare? 
							Moltissimo. E’ una festa nazionale ufficiosa, 
							che unisce gli americani e che porta davanti alla tv 
							oltre 100 milioni di telespettatori, negli States e 
							anche all’estero: l’edizione del 2001 ha raggiunto i 
							110 milioni di audience diventando lo spettacolo più 
							visto nella storia della televisione americana. E’ 
							inoltre il secondo evento sportivo annuale più visto 
							nel mondo dopo la finale della Champions League di 
							calcio. Tanto che uno spot pubblicitario di trenta 
							secondi trasmesso durante il Super Bowl può arrivare 
							a costare 3,5 milioni di dollari a passaggio. 
							Un evento 
							sociale, insomma, oltre che sportivo… 
							Decisamente. Solo durante il Giorno del 
							Ringraziamento gli americani consumano più cibo che 
							nel Super Bowl Sunday, che quest’anno ha bruciato 
							12,7 milioni di kg di patatine, 1,3 miliardi di 
							litri di birra e 4,4 milioni di pizze. Fra l’altro 
							nell’intervallo fra primo e secondo tempo c’è stato 
							lo show di 13 minuti di Madonna, l’ultima di una 
							serie di famosi artisti esibitisi al Super Bowl: 
							Prince, Michael Jackson, Tony Bennett, Gloria 
							Estefan, The Who, Bruce Springsteen. 
							Come è 
							stato seguito il Super Bowl dai social network? 
							In maniera imponente: negli ultimi tre minuti 
							della partita sono stati scambiati 10 mila tweet al 
							secondo, un record che ha superato l’annuncio della 
							seconda maternità di Beyoncé. 
							Il football 
							è lo sport più popolare d’America? 
							Sì, lo è diventato negli ultimi decenni ai 
							danni di baseball e basket. La Nfl è il campionato 
							professionistico che nel mondo vanta la più alta 
							media di spettatori (66.960) allo stadio, davanti 
							alla Bundesliga tedesca (calcio) e alla Afl (australian 
							rules football). 
							    
  
  
  
  
							
							   
					 
				 
			 
		 
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