https://www.mimmorapisarda.it/2024/ulisse100.jpg

https://www.mimmorapisarda.it/2024/ulisse91.jpg

 

 

    "Scunchiurutu, chi mala cumpassa mi facisti fari?". Questo è quello che mi ha detto quando gli ho fatto vedere il "faticoso" aggiornamento delle pagine a lui dedicate e create vent'anni fa.

    Lo raccontarono Omero, Plinio, Virgilio, Filisto, Tolomeo, ......... alla fine ci ho creduto. C'è qualcosa che lega Ulisse alla Sicilia e in particolare a quella orientale. Saranno stati il sole che luccica sui macigni di Polifemo ad Acitrezza, l'officina di Efesto dentro Aetna, il mare di Taormina, il vento dello Stretto o il profumo della Malvasia delle Lipari, fatto sta che qualcosa del Re di Itaca è rimasta da queste parti. Infatti molte cose qui presenti, da Ognina a Messina, portano il suo nome. Se ne vedono quasi le orme, si potrebbe addirittura avvertire l'odore del sudore mischiato alla salsedine che ha accumulato sulla sua nave per tornare a casa.

    Ovviamente non è vero niente di tutto ciò e la localizzazione dei luoghi (ancor oggi si discute sulla loro origine) sono frutto della fantasia di chi scrisse i poemi epici. Leggende tramandate dalla tradizione orale aventi ad oggetto le gloriose imprese compiute da eroi e semidei erano diffuse nella civiltà greca già alle sue prime origini. Omero, della cui storicità si dubita (questione omerica), si ispirò a queste leggende per creare la sua epopea che conosciamo tutti: Iliade e Odissea. Diciamo invece che durante le guerre degli Achei contro Troia, unica cosa che accadde nella realtà, fra gli ellenici si diffusero favolose leggende per pura propaganda - strategia utilizzata anche dopo millenni - piena di supereroi come Achille, Aiace, Agamennone, che da brave figurine Panini costruivano ingegnosi cavalli e punivano adultere spartane mai esistite come Elena che, poveretta, si accollò il vero motivo della guerra a Troia, quale città situata sulle sponde del Dardanelli e che faceva gola ad Atene per ovvie mire commerciali e militari.

    Nel successivo poema "Odissea", sequel del precedente e scritto nell'ottavo secolo a.C., Ulisse diventa un po' il leggendario Marco Polo di quella civiltà che, attraverso le sue mitiche avventure raccolte in una sorta di fumetto, cominciava a incuriosirsi su cosa ci fosse oltre il mar Egeo e ad immaginare, attraverso le gesta della loro Star, il misterioso territorio nel Mare Nostrum, a quel tempo sconosciuto e che si diceva si spingesse fino alle Colonne d'Ercole. Quindi con quei racconti, i greci viaggiavano con la fantasia in quell'ignoto Ovest di cui tanto si parlava e che i loro conterranei, da lì a poco, avrebbero cominciato a colonizzare dopo essere stati messi alla porta dalla Madre Patria. Infatti gli itinerari descritti da Omero (o chi per lui), quasi incoraggianti per gli esuli, non a caso alludevano alla Campania, alla Calabria e alla Sicilia, ovvero metà di quella Magna Grecia che stava cominciando a crescere nel Mediterraneo.

    Con queste pagine, a volte in modo ironico, canzonandolo con battute sicule, demitizzandolo e auspicando che il nobile condottiero Itacese non sa la prenda, ho voluto rendergli omaggio creando un viaggio immaginario di musica, storia, favole e immagini, limitandolo alle tappe della terra siciliana e alla seconda parte dei 24 libri, cioè i viaggi raccontati dallo stesso Ulisse. Di personale c'è solo qualche riga ad Ognina e la grafica, per il resto si tratta di una ben incastrata raccolta di relazioni e pareri (discordanti e non), inseriti nell'architettura sulla quale poggia questo viaggio, ovviamente e come sempre costruita ...... a modo mio.

     Con la nave dell'Odìsseo e sulle ali della mitologia greca, circumnavigherò la costa nord-orientale della Sicilia per illustrare le bellezze joniche, utilizzando come timone il mito che lo ha accompagnato per secoli: dall'ipotetico approdo al porto di Ognina alla dimora del Ciclope; dalla maga Circe alle Sirene, dalla bella Calipso al passo di Scilla e Cariddi, sempre sospinto dal soffio di Eolo signore delle Eolie. E' anche un modo per conoscere meglio la propria terra e apprendere certe cose che forse si ignoravano.

    Sperando che ormeggiando in questi porti possa farvi sentire la brezza del mare di casa mia, sorridere con l'ironia catanese (cosiddetta Liscìa) e percepire l'odore di una frittura di paranza, vi auguro buona navigazione!

 

(Mimmo Rapisarda)     

 

 

 

 

Turpe est in patria vivere et patriam non cognoscere

(Plinio)

 

FONTI DI ISPIRAZIONE 

 

- "Ognina", di Padre Mariano Foti

- "Dal Simeto all'Alcantara - Le coste catanesi" - Tringale Editore

- "Vecchie foto di Catania" - vol. I e II - Salvatore Nicolosi - Greco Editore e Tringale editore

- "Miti e Leggende di Sicilia" di Salvino Greco e Dario Flaccovio Editore  

- "De Veterebus rebus" Federico Cuprio stamperia di Francesco Valenza, Palermo 1743.

- "Istorie sicule", Ettore Solanus t 1682

- "l'Etna" scuola Salesiana del libro Catania Domenico Andronico - Barriera, 1967.

- "De Rebus Siculis", Tommaso Fazzello Palermo 1558.

- Società romana e produzione schiavistica - M. Mazza

- L'età delle Guerre puniche, Firenze 1967 G. De Sensi Sestito, Gerone LL.

- Un monarca ellenistico in Sicilia, Palermo 1977, G. Tagliamonte,

- I figli di Marte. Mobilità, mercenari e mercenariato italici in Magna Grecia e Sicilia, Roma 1994

- Aci e Galatea divinità sicule ellenizzate N. Rapisarda, Polifemo,. in "Archivio Storico della Sicilia Orientale"

- Dionigi il Vecchio e i Galli, in Grecità di frontiera. I percorsi occidentali della leggenda,L. Braccesi, Diomede, Padova 1994

- "Fornirò 200 triremi" A. Corretti (Hdt., 158, 4), Pisa 2006,;

- Viaggio per tutte le antichità - Ignazio Paternò Castello; Archivio Storico Siciliano" C. Sciuto-PattiLa topografia di Catania antica e le scoperte dell'ultimo cinquantennio, , G. Libertini,

- Epigrafi frammentarie di Catania, in "Kokalos" G. Manganaro

- “L'antico porto di Catania (Sicilia, Italia meridionale) fu sepolto dalle colate laviche medievali?” Ottobre 2018 Scienze Archeologiche e Antropologiche - Dott.ssa Carla Bottari, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania - Prof.ssa Maria Serafina Barbano, docente dell’Università di Catania

- Viaggiando in Sicilia con Ulisse, il più arguto degli eroi - Giusi Patti Holmes

- F. Sessi, Il racconto dell’Odissea © 2013 RCS Libri S.p.A. – Milano

- “La sicilia degli Dei” di G. Guidorizzi e S. Romani – Raffaello Cortina Editore.

- Tutte le foto comprendenti il nome del fotografo.

- Ringrazio Nino Gemmellaro, Franco Raciti, Antonio Treccarichi e Massimo Vittorio per le loro belle immagini.

  

sitografia

https://win.lasiciliainrete.it

https://ilsicilia.it

https://www.historicaljourney.it

http://www.iccd.beniculturali.it

https://ilfattodicatania.it/

https://www.go-etna.it

https://www.lavocedellisola.it/

 

Il viaggio sarà in continua evoluzione, secondo quello che per mare troverò. Informo che detto materiale, pubblico sul web e integrato da ogni riferimento all'autore, è stato riportato solo a scopo di divulgazione culturale e di promozione della Sicilia. Qualora questo provochi ugualmente dei risentimenti, prego cortesemente di volermi scrivere per provvedere immediatamente a rettificare eventuali imprecisioni, dimenticanze ed omissioni, ovvero a rimuovere il file testo, grafico o sonoro "offeso". 

 

 

CLICCA SEMPRE IN DIREZIONE DI ITACA, ATTIVA GLI ALTOPARLANTI E OGNI TANTO CLICCA F5

 

 

in sottofondo DOLCE LUNA - Fabrizio De Andrè - Volume 8 - 1975.