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PELLIGRA: “Vi parlo delle mie origini. Sogno il Catania in Serie A e la rigenerazione del territorio”

 

Il Presidente del Catania Ross Pelligra, ai microfoni de La Repubblica parla del progetto di rilancio del calcio nella città dell’Elefante che riguarda anche il territorio e del suo legame molto forte con la Sicilia. Ecco quanto evidenziato da mediagol.it:

“Sarà un lavoro difficile, ma il nostro obiettivo è puntare sulle accademie giovanili, coinvolgere le famiglie e far diventare i bambini catanesi dei talenti. Non puntiamo solo a riportare la squadra in Serie A, ma a rigenerare un territorio”.

“Il mio sogno è quello di non vedere più i giovani siciliani costretti ad emigrare all’estero o al Nord Italia. Da piccolo guardavo le partite del Catania in tv con il nonno in Australia, quando ho letto quello che era successo alla squadra ho pensato che era necessaria una rinascita e una nuova visione del calcio in Europa e nel mondo. Insieme a Vincenzo Grella e Giovanni Caniglia ci siamo impegnati per raggiungere degli obiettivi che riguardano il calcio e l’intera comunità. Il mio sogno è vedere la città rinascere. Permettere ai giovani di rimanere nella propria terra perché offre opportunità”.

 

LA RINASCITA GRAZIE A ROSS PELLIGRA. IL SUO E' UN CALCIO AL RECENTE E FALLIMENTARE PASSATO

 

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“Quali sono le ragioni che spinsero la mia famiglia ad emigrare in Australia? Mio nonno Rosario e mio zio Frank lasciarono la Sicilia per l’Australia negli anni ‘60. Il governo di Victoria cercava emigrati con professionalità nel campo delle costruzioni perché aveva bisogno di manodopera qualificata per edificare le nuove città. Credevano di restarci soltanto due anni, ma poi rimasero tutta la vita. Lo stesso è stato per i miei genitori: mio padre è di Solarino, mia mamma di Floridia, in provincia di Siracusa, paesi vicinissimi a Catania. Da piccolo viaggiavo con loro in Sicilia per conoscere le mie origini. Ho capito così quelle che erano le ragioni per cui siamo stati costretti ad emigrare. Così come mio nonno portò le sue competenze in Australia io oggi voglio fare lo stesso a Catania”.

“Il legame di sangue è importante perché oggi mi sento già un vero siciliano e un vero catanese. Questa ovviamente è una delle ragioni per cui ho deciso di investire nel Calcio Catania, ma sono state anche le potenzialità di questo territorio a spingermi a farlo. Il nostro obiettivo è riportare in tempi brevi la squadra in Serie A, ma al tempo stesso contribuire alla rinascita della città. Penso in particolare ai bambini e ai giovani, creeremo un’accademia per generare nuovi campioni. È più facile acquistare all’estero e portare i giocatori in Italia, noi invece vogliamo che crescano e si affermino qui coinvolgendo e rendendo le famiglie partecipi di questo processo. Solo se dai ai giovani la possibilità di giocare loro possono dimostrare di essere dei potenziali campioni. Non sarà facile e ci vorrà del tempo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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2023-24

Groaz, .........

 

“Sicuramente connetterò l'Australia a Catania, ma connetterò anche il resto del mondo a Catania; in modo che le persone di tutto il mondo possano conoscere questa citta’ e questo club. Così come gli australiani, ormai, conoscono Catania. Connetteremo sempre più persone in Australia per far capire cosa è Catania. In Australia, ci sono persone non di origine catanese, non di origine siciliane e persino non italiana che adesso tifano per il Catania e vengono a guardare le partite la domenica sera nei locali, nei bar e nei ristoranti dove ci incontriamo, e persino nei nostri quartier generali. Insomma, abbiamo persone in tutta l'Australia che tifano per il Catania e inizieremo a creare un seguito a un livello ancora più internazionale per ottenere il riconoscimento che Catania merita”

“Al momento di acquistare il Catania, abbiamo effettuato delle attente valutazione sull’acquisto del club. E abbiamo ritenuto di avere maggiori opportunità qui a Catania di rimodellare il club per soddisfare le esigenze dei tifosi di oggi e del prossimo millennio. Siamo stati in grado di partire da una tela bianca e costruire il club intorno alle esigenze dei tifosi del presente”

“Bresciano all'interno del club? L'esperienza che Vincenzo Grella e Mark Bresciano portano è quella di conoscere il gioco del calcio, ma anche il mondo degli affari. Sanno come funzionano i club, sono stati in giro per il mondo come calciatori, hanno partecipato a competizioni iridate, tra cui i Mondiali. Averli al mio fianco è garanzia di certezza che otterremo i risultati giusti per il nostro staff, la squadra e i tifosi”

“La cosa importante è avere un team unito, con esperienza e che lavori insieme, colmando le lacune l'uno dell'altro per raggiungere un obiettivo comune. Abbiamo veramente una squadra forte. Ogni club è costruito intorno ai propri tifosi. Se dovessi dire quale sarà il futuro del Catania, posso dire che sarà diverso da ogni altro club. Avrà il suo marchio e la sua identità propria. E sarà conosciuto in giro per il mondo come il Catania. E stiamo lavorando sodo per questo”

“Budget per il prossimo anno? Dobbiamo completare questa stagione. Il prossimo anno sara’ diverso. E anche il tipo di budget sara’ differente. Forniremo qualsiasi tipo di budget sia richiesto per centrare i nostri obiettivi. Non risparmieremo energie o risorse. Quest'anno è statao cosi’ e finora sta andando alla grande. Il prossimo anno faremo lo stesso. Quindi, il budget sarà chiaramente superiore. Ma ti ripeto, non ho cifre ancora perché i miei collaboratori stanno lavorando su questo aspetto con l’obiettivo di presentarlo al consiglio di amministrazione”

“Stiamo valutando la possibilità di un ritiro in Australia. Non abbiamo ancora risposte in tal senso. Ovviamente, spetta a Vince e Mark decidere. Ma si’, non escludo ci sia la possibilità di farlo, a un certo punto. Come vedo il Catania tra cinque anni? In Serie A. Stiamo lavorando sodo. I traguardi che stiamo raggiungendo ci stanno portando in quella direzione. Il nostro obiettivo numero uno è arrivarci”

Il Presidente del Catania, Rosario Pelligra, è intervenuto ai microfoni della redazioni di Catanista per parlare dell'attuale stagione e del futuro. Ecco un estratto legato alla programmazione legata alle strutture:

“Lo stadio al momento, sta ricevendo dei piccoli lavori di ristrutturazione e non appena questa ‘messa in piega’ sara’ terminata si prepara per accogliere i nostri tifosi meglio che mai. Al momento stiamo effettuando valutazioni per verificare le possibilità dell'attuale struttura. Ci sono lavori di ristrutturazione in corso per migliorare il livello del Massimino. Personalmente, sono ottimista - ma sto ancora aspettando le relazioni dei miei collaboratori per sapere cosa deve essere fatto con lo stadio per portarlo ad un livello ancora piu’ alti. E vogliamo fare ancora molto di più, con l’ausilio del comune e l’amministrazione locale”https://www.mimmorapisarda.it/2023/265.jpg

“Per quanto riguarda la Pelligra Italia, abbiamo l’intenzione di sviluppare progetti come facciamo in Australia, sul versante dei lavori edili e della progettazione. Al momento stiamo valutando su quali progetti investire. Per quanto riguarda la parte sportiva del gruppo, l'obiettivo è creare infrastrutture che permettano ai giovani di lavorare bene su questi progetti sportivi. Una buona parte degli investimenti andranno in questa direzione. Sono molto contento, anche se so di poter fare di più. Giovanni Caniglia è stato scelto come Amministratore di Pelligra Italia per guidare l’espansione del nostro gruppo imprenditoriale. È un ccaro amica e ha le carte in regola per aiutarci a crescere come Gruppo Pelligra"

 "Il prossimo anno sarà diverso. E anche il tipo di budget sarà differente. Forniremo qualsiasi tipo di budget sia richiesto per centrare i nostri obiettivi. Non risparmieremo energie o risorse. Quest'anno è statao cosi’ e finora sta andando alla grande. Il prossimo anno faremo lo stesso. Quindi, il budget sarà chiaramente superiore. Ma ti ripeto, non ho cifre ancora perché i miei collaboratori stanno lavorando su questo aspetto con l’obiettivo di presentarlo al consiglio di amministrazione"

“L'opinione sulla politica catanese? Ovviamente, non risiedendo a Catania in pianta stabile e non conoscendo i minimi dettagli della politica italiana, sto cercando di capirne di piu’. E guardo agli sviluppi futuri con estremo interesse. Che sindaco si aspetta dalle prossime elezioni? Un sindaco che la gente sceglierà per prendersi cura delle esigenze di cui la città ha bisogno in questo momento storico. Il che ci entusiasma parecchio”

“Come sapete, oltre al calcio, il mio core business e’ nel mondo dell’edilizia. E, come gruppo, stiamo valutando che tipi di investimenti possiamo fare in tal senso, anche in Italia. Calcio ed edilizia sono due settori totalmente diversi. Ma metto lo stesso impegno e la stessa passione in entrambi i settori, perche’ ogni parte del nostro business è altrettanto importante”

“Preoccupato di poter trovare limiti ai propri progetti? No, non sono preoccupato perche’ la mia intenzione è di rispettare le leggi e le normative urbanistiche in vigore, lavorando in collaborazione con le autorità competenti. La nostra priorità è quella di realizzare il progetto mantenendo fede alla visione del comune e degli altri soggetti coinvolti. Non ci serviremo della forza dell'istituzione calcistica per ottenere ciò che vogliamo, ma agiremo in modo trasparente e nel rispetto della legge. Qualunque sia il sindaco e la sua amministrazione, siamo pronti a collaborare con loro” (Catanista.com)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ferraro

 

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1° POSTO -

 

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2022-23

Groaz, Chinnici, Jefferson, Sarno, Scognamiglio, Bollati, Boccia, Russo, Russotto, Giovinco, Litteri, Di Grazia, Buffa, Bani, Pino, Palermo, Forchignone, Baldassar, De Respinis

 

 

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Vincenzo Grella è l’uomo che, sul territorio, fa da tramite con il proprietario Rosario ‘Ross’ Pelligra, che vive in Oceania ed è a capo di un colosso edile internazionale, ma che ha anche origini catanesi. Lo stesso Grella ha concesso un’intervista a Cronache di spogliatoio, commentando la decisione di Pelligra d’investire sul Catania. Un’idea nata insieme con Mark Bresciano.

“Per caso eravamo tutti e tre in Australia a vedere una partita e in quel momento è uscita fuori la notizia che il Palermo era stato acquistato dal City Group. Così Bresciano ha detto a Pelligra: ‘Perché non compri il Catania?’ – racconta Grella –. Sapevamo delle difficoltà del club, allora gli ho promesso che sarei andato in Italia per recuperare qualche informazione in più e che gli avrei fatto sapere. Qualche tempo dopo Rosario aveva in programma un viaggio in Italia legato alla squadra di basket di Varese, così gli ho suggerito di prendersi anche due giorni di tempo per visitare Catania per conto suo. L’ha fatto e quando è rientrato ha presentato tutta la documentazione necessaria per la manifestazione d’interesse”.

 

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“I tifosi ci chiedono di salire in A il più veloce possibile. Io cerco di essere onesto: è importante, se ci arriveremo, avere una base solida per restarci, ed è su questo che lavoriamo. Per questo motivo c’è questa spinta a fare sempre qualcosa in più: qua non si dorme dopo pranzo, non c’è la pennichella. Catania me la ricordavo come una delle grandi del sud Italia. Con un seguito importante, un tifo caloroso e allo stesso tempo impegnativo. Con un potenziale enorme. Non avevo grande conoscenza della città: sono rimasto sorpreso da quanto è bella. Purtroppo viene esaltata pochissimo”.

“Quel che ho detto a Pelligra per convincerlo ad acquistare il club è che se avessimo fatto un calcio sano e onesto avremmo avuto grande successo. Oggi stiamo gettando le basi, creando una nuova cultura del lavoro lasciando ai dipendenti che abbiamo scelto la libertà di esprimersi. Vogliamo arrivare più in alto possibile, ma senza metterci una scadenza. Ogni passo deve essere solido, la velocità non è importante. So bene quanto è difficile venire promossi e tornare protagonisti in Italia”.

 

 

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GRELLA: “Ecco come nacque l’idea di comprare il club. Catania, sorpreso dalla città. Vogliamo arrivare più in alto possibile”

 

 

 

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In questo video https://www.youtube.com/watch?v=Yvivnc7l_kc&t=492s vi sembra una partita di cartello di serie A?

E invece no, è soltanto un match di serie D, tornei quasi dilettantistici dove siamo andati a finire  (storia lunga) assieme a società che possono soltanto sognare la loro piccola Champions League quando vengono a giocare al Massimino.

In video è il momento finale della vittoria. Con un rigore al 96°, Lodi (1) ha spiazzato il portiere Bruno (2) consentendoci così di anticipare la festa della promozione già domenica prossima contro il modesto Canicatti (3) ai danni dell’inseguitrice Locri (3), che oggi è dietro di noi 20 punti. Quindi fra sette giorni prevedo sanguigne  carovane fare rotta allo stadio di Caltanissetta, cittadina dall’indole tranquilla ma che per una domenica si vedrà trasformata in una sorta di Las Vegas dipinta di rossazzurro.

Domenica finirà questa sofferenza durata due anni di vergogna (4) e ricomincerà la rinascita di un Catania proiettato dove merita di stare. Grazie a Zio Saro Pelligra, oggi allo stadio, che ha assicurato la sua presenza alla festa “sì, duminica ci sugnu!” (non conosce l’italiano, ma il siciliano sì).

Credo che oggi mezza Catania tifosa abbia avuto, sia allo stadio che a casa, problemi con la pressione arteriosa. Al 90° mi sono alzato dal divano e stavo per sentirmi male davanti agli assalti dei nostri giocatori.

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(1) un pensiero al quarantenne Ciccio Lodi che a 40 anni ha preso la squadra sulle sue spalle fino alla fine. Un lusso, un godimento vederlo giocare. Oggi gli ho visto fare giocate che non ricordavo dai tempi di Rivera.

2) un pensiero al portiere del Cittanova che ha parato anche l’imparabile. Gli auguro buon riposo perché stanotte non dormirà. Nei suoi pensieri agitati si vedrà come il Ricardo Zamora di tutta la sua carriera. Nel sonno parerà di tutto, anche il cellulare che cadrà dal comodino a causa di tutti gli squillanti complimenti in arrivo. Bravo!

3) un pensiero ai club che fra poco lasceremo. E’ pazzesco informarsi su cosa stia facendo il Locri o il Sant'Agata di Militello, noi che abbiamo abbattuto le grandi di serie A !!!! Da mettersi le mani nei capelli.

4) l’ultimo pensiero a quei morti di fame per averci fatto vivere per due anni in un miserabile limbo. Pezzenti che hanno ritirato uno squadrone lanciato verso i play off e la promozione sicura, perché non c’erano soldi per le trasferte finali (alberghi, aerei, premi, ecc.). Catania non vi dimenticherà!

L'ultimo all'arbitro che, da che mondo è mondo, nel nostro stadio è considerato "cunnutu!". Ma oggi se lo meritava.

Domenica sarà una festa. E quando a fine partita ritorneremo in serie C, in quello stadio si solleverà un coro che non sarà Forza Catania ma “chi non salta rosanero è, chi non salta rosanero è!”. A Catania potremmo vincere anche la Coppa dei Campioni, veder trasformata la città come Miami, far lavorare a casa loro migliaia di giovani catanesi……… ma il grido di guerra o di felicità (scelte private) è stato e sarà sempre rivolto ai cugini ad ovest.

E allora lo grido io: FORZA CATANIA!!!

M.R.