A Catania il sapore autentico dell’estate. Granita, locali notturni, musica e balli. La città etnea è una delle mete più richieste dai giovani, attratti da specialità culinarie, bellezze naturali, passeggiate nel centro storico.

Cielo ben soleggiato e asciutto, temperature in aumento: stando alle previsioni, il fine settimana in arrivo sarà impareggiabile. Caldo ventilato, fresco quanto basta al mattino e alla sera: quello che ci vuole per giornate da trascorrere al mare e in collina. E, come di consueto, per andare di sagra in sagra, alla ricerca delle specialità culinarie più gustose e curiose della provincia, e tanta movida.
Se i divertimenti occupano un posto di rilievo nella scelta della vostra destinazione e non volete rischiare di dover recitare un triste resoconto di viaggio, appuntatevi qual è la "top ten" del divertimento in Europa, ossia quelle città in cui è impossibile annoiarsi.
Al primo posto la capitale della Spagna, Madrid, con i suoi quartieri vivaci e allegri in cui è proibito rincasare prima dell’alba. Al secondo posto la multietnica e frenetica Londra (da non perdere East London), seguita dalla sempre più internazionale  e all’avanguardia Berlino.
Fuori dal podio, la fu regina della movida, Barcellona. Al quinto Budapest e al sesto Amsterdam, non solo coffeeshop. Al settimo la romantica ma attivissima Parigi. All’ottavo la Città Eterna, Roma, che mixa sapientemente cultura e vita notturna, al nono un’altra italiana, Milano, sempre presente nella scena europea. Chiude la top ten Valencia, perfetta per i bambini ma che sta imparando dalle sue sorelle Madrid e Barcellona a vivere la notte.

 

 

Dopo una dolce colazione a base di granita, tutti al mare. Gli amanti della spiaggia trovano alla Plaia la loro meta ideale: su viale Kennedy ecco i lidi, dove si riversa gran parte dei fanatici della spiaggia. Dal primo all’ultimo lido, dal faro della storica ’rotonda della playa’ a San Giuseppe La Rena, è tutto un turbinio di schizzi e olio abbronzante: il sapore più autentico dell’estate a Catania, per giovani e meno giovani.
Per chi, invece, non ama ritrovare granelli di sabbia nel costume, ecco che Catania propone un’alternativa: la scogliera. A partire dal porto di Ognina fino ad Aci Trezza, la spiaggia etnea cambia morfologia e diventa rocciosa e vulcanica.

 

 

Anche la zona della scogliera offre un colorato lungomare dove è possibile veder sfrecciare macchine e vespe dirette verso i tuffi agognati. Senza dimenticare che, a partire da Riposto in direzione Taormina, la costa catanese offre anche diverse spiagge di caratteristici ciottolini, come Fondachello, Fiumefreddo e Marina di Cottone, fino a San Marco.

Proprio le zone più frequentate dagli amanti del mare sono quelle più frequentate da chi vive la notte. Molti lidi alla Plaia e alla scogliera si trasformano in discoteche e locali notturni: qui, tra musica, balli, birra e cocktail i catanesi amano passare le loro serate estive.

Alle prime luci dell’alba scatta il rito del cornetto, un vero e proprio rito tra i giovani catanesi.  Così arriva l’alba di un nuovo giorno: poche ore per riposarsi e poi una nuova giornata.

 

 

 

 

 

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Quando la città si fermava a Cristo Re. Le lunghe passeggiate in via Etnea, tra goliardia e seduzione
di Tony Zermo -
La Sicilia - 5 Giugno 2011 Catania
Ci sono dei luoghi della vecchia Catania che ogni tanto mi tornano alla memoria con nostalgia. Ad esempio le tante fontanelle all'angolo delle stradine o le papere della Villa che non ci sono più. Uno dei luoghi che frequentavo di più per ovvii motivi era il convento di via Santa Maria del Rosario dove una volta stava il nostro giornale e che si trovava proprio di fronte all'Arcivescovado. Se ti affacciavi dalle finestre che davano su via Vittorio Emanuele potevi vedere la cupola del Duomo, il Liotru e il fianco del Municipio. La sera «'o tri», quando sparavano i fuochi per Sant'Agata, quella era una posizione di prima fila.
Quando salivi la scala del giornale trovavi a destra l'Amministrazione guidata dall'austero ragionier Di Mattia, e a sinistra la Redazione su un lungo corridoio con a destra la Cronaca che aveva per «mastro» Salvatore Nicolosi, inteso «Turi Nic», e a sinistra una serie di stanze che partiva da quella dell'editore, Domenico Sanfilippo, proseguiva con quella del segretario di Redazione, Salvatore Lo Presti, poi lo Sport con Luigi Prestinenza e Candido Cannavò, il Notiziario nella mitica stanza «numero 5» guidata da Renzo Di Stefano, la stanza del condirettore Piero Corigliano, e in fondo quella del direttore Antonio Prestinenza. Andando più a destra, dopo il settore stenografi, si apriva un'ampia terrazza dove emigravamo nei giorni di calura. Era così forte il caldo che ci toglievamo le camicie, piazzavamo sui tavolinetti le nostre macchine da scrivere e quando la calura diventava insopportabile andavamo in un gabbiotto dove usciva da una serpentina l'acqua ghiacciata.
Era un giornale agli inizi che doveva fare la concorrenza a numerosi altri fogli locali. Ma mese dopo mese cresceva e andava a occupare piazze lontane come Siracusa, Ragusa, Enna e Caltanissetta. Questo ci inorgogliva e contribuiva ad aumentare la busta paga.

 


 

Quando ero all'Università, prima di entrare al giornale a 20 anni, mi piaceva passeggiare con gli amici per via Etnea, che allora era il salotto della città. Potevano essere 500 metri dalla statua di Garibaldi a piazza Duomo, ma lì c'era tutto. I grandi negozi di abbigliamento di Nello Riccioli e di Pandolfini ai Quattro Canti, il ribollente mercato di via Gambino, ora cancellato dallo sventramento del San Berillo, più sopra la Pasticceria Caviezel da un lato e la rosticceria di Giardini dall'altro, la sede Rai di Catania di cui era caporedattore Mario Giusti, poi il Central Corona, e di fronte all'ingresso del Giardino Bellini le pasticcerie di Savia e Spinella. C'erano anche parecchi cinema, il Lo Pò, il Diana, la Sala Roma, l'Odeon, il Reale, il Moncahini, il Midulla.
In via Etnea passeggiavano le più belle ragazze di Catania con le quali c'era un intreccio di sguardi. E quando qualcuna di loro «rispondeva», scappava un grido soffocato, «talìa, talìa». C'erano anche le signore della buona società, la più bella era Rosa Russo che aveva sempre a fianco la figlia Agatella, e non sapevi chi fosse la più attraente tra loro due. Tra le ragazze più in vista le sorelle Patti nipoti dello scrittore Ercole Patti, Vivina Geraci, Nuccia Vitale, Rosetta Compagnini. I giovani più ammirati erano i pallanotisti della Jonica e del Giglio Bianco, alti, abbronzati, dalla capigliatura fluente, ma anche i rugbisti di Paolone facevano la loro figura.

 

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Negli anni 50 Catania si fermava nella zona del Viale attorno alla vecchia sede del Leonardo da Vinci. Cento metri dopo c'era solo la chiesa di Cristo Re, solitaria in mezzo alle lave. Ma dopo qualche anno cominciarono a sorgere i primi palazzi di via Pola e poi tutti gli altri. Ci fu il boom edilizio degli anni 60 e Catania divenne la «Milano del Sud».
Al mare si andava con il tram 2/7 a Ognina dove c'erano le Grotte d'Ulisse, mentre alla Plaia il lido più frequentato era il Lido Azzurro. Così si formavano le comitive che organizzavano balli in casa con il giradischi. Nascevano i corteggiamenti e primi amori, ma se volevi andare al cinema con una ragazza, di solito nel più discreto Odeon, spesso ti dovevi sorbire la compagnia del fratellino, se non addirittura della madre carabiniere.
Era tutto nuovo, c'era una grande speranza per il futuro dopo le tragedie della guerra. In città c'erano anche delle macchiette, come Pippo de' pirita, che faceva sonore pernacchie a ordinazione e dietro pagamento «così domenica porto mia sorella a Taormina», diceva. Il forzuto Jachino Marletta si esibiv
a alzando le basole di lava prima di andare a Roma «a fare il cinema». Il maestro Tavola dalla lunga barba sciorinava versi per strada, e un altro, il cantastorie Tringale, era andato con la sua chitarra a Milano dove fece fortuna.
Erano tempi divertenti, Catania era la città più teatrale d'Italia non solo perché aveva lo Stabile e tante altre compagnie, soprattutto filodrammatiche, ma anche perché era teatrale la popolazione, bastava andare alla Pescheri
a. Quando le riviste arrivavano al Metropolitan, oppure al Diana e al Giardino Bellini d'estate, e prima ancora c'era l'Arena Gangi, i giovani accorrevano a vedere le ballerine in bikini.
Per fare il colpo di vita, non so perché si dicesse il «colpo da liaccia», si andava a Taormina quando si trovava un amico con la macchina, il che allora era un'impresa. Taormina per frequenza era più catanese che messinese, anche se faceva parte della provincia peloritana. E i locali possibili erano solo due, la «Giara» dei fratelli Scimone con la terrazza sul mare odorosa di gelsomini e le «Palmare» di Fritz Metzger. Quest'ultimo night durò solo qualche decina di anni, la «Giara» c'è ancora, anche se trasformata in ristorante di lusso con l'aria condizionata. Erano serate allegre, ma la caccia alla straniera non aveva molto successo perché era faticoso allacciare un rapporto quando non c'era l'autostrada e mancavano le auto.
C'erano altri spicchi di mondanità. Uno di questi era il villaggio Sant'Anna di Capo Mulini con una ventina di bungalow esclusivi solo per vip. Si ballava sulla spianata di cemento sul mare, c'erano «arrusti e mangia» e l'ingresso agli estranei era sbarrato dal cancello presidiato tra l'altro dal custode. Ne avevo preso uno in affitto con Pippo Fava e l'amico Pappalardo, poi mi sposai e chiusi la parentesi di festicciole e lustrini.
Nel '58 furono chiuse le case di tolleranza e scomparve di colpo il grande quartiere a luci rosse del San Berillo. Chiusero la «Sterlina d'oro», «Nedda Grasso», «Biancaneve», la «Fagionetta», la «Diana Mascali», Così addio a Farida l'egiziana, addio a Valeria, addio ad Aurora. La città divenne più adulta, ma non più saggia.
 

 

C'ERANO QUELLI DEL BANACHER

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Ogni sera, da lunedì a domenica, quelle stradine si riempono. Di ragazzi, di studenti, di famiglie, di turisti. Lungo un percorso che rende questa vita "by night" diversa da tutte le altre. Perché Barcellona è capitale della notte, e vabbene. Perché altre grandi città europee si chiamano Roma, Parigi, Berlino e vivono le loro eccezionali notti. Ovvio. Qui la Catania che si è svegliata da lungo sonno, si è riscoperta nelle sue unicità. Che non vogliono essere né migliori, né peggiori. Diverse.

E allora, qui, ci trovi, magari, una "cantantessa" chiamata Carmen Consoli, che prima d’esser famosa è protagonista (è stata, soprattutto) di questa realtà. Ci trovi un vino rosso, forte il giusto, che nasce nei vigneti riscaldati ad hoc dalla "petra lavica", a pochi chilometri di distanza. Ci trovi il gusto delle cose antiche che diventano futuro, vivendo un presente che dà consistenza ad attività commerciali portate avanti con tipico accanimento divertito e divertente di questo popolo catanese. Inarrestabile, quando vuole. Spesso.

Qui il centro storico è un gioiello, ormai. Passeggi distrattamente, sui marciapiedi battuti per anni dalla cultura di Vitaliano Brancati, dalle fresche bellezze locali che turbavano (turbano) le visioni e i sonni di chi si bea, anche, in forma assolutamente sdrammatizzante ma incantata, di quest’altro spettacolo naturale.

C’è una somma di culture, il polo commerciale ha sfidato la noia e l’ha trasformata in energia vitale. Ha sfidato i "luoghi comuni aberranti", e li ha resi assolutamente frequentabili, in quanto "luoghi comuni socializzanti". Dietro la verve commerciale, insomma, l’inventiva, l’itinerario di crescita che non ha eguali. Il mare a trenta metri, a sud di piazza Duomo con il suo Liotru (l’elefante) che troneggia. L’Etna fatto di neve e di lava lassù, che domina. E il calore di questa gente. E la voglia di essere, insieme. No, non è solo Movida. C’è dell’altro. Da scoprire in una sera d’inverno, perché no, tiepida e quasi calda. Passeggiando, vivendo.

 (Andrea Lodato)

 

 

 

 

 

   

 

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Locali piccoli e anticonformisti; wine bar o pub multietnici. book shop, come il Tertulia, o music club di tendenza come il Nievskij. Anche Carmen Consoli, prima di diventare famosa, si esibiva in uno dei tanti locali della zona. Su tutti, nelle passate stagioni, ha brillato il "17" , in piazza Duca di Genova: minuscolo pub dall’atmosfera intrigante, dove tra una chiacchiera e un drink, si ascolta ottima musica, anche dal vivo.

Tra incontri, musica e bevute, la notte catanese scorre anche all’insegna della tradizione: così non muore mai l’amore per il selz con limone e sale, da sorseggiare in piedi, davanti al chiosco, mentre si fanno due chiacchiere a fine serata. Il più antico è quello in ghisa del signor Giammona, in piazza Vittorio Emanuele III. Per finire, chiunque ami chiudere la notte con una colazione illuminata dall’aurora, può contare sulla pasticceria "Aiello", in viale Vittorio Veneto, dove i nottambuli si ritrovano per gustare cornetti e specialità siciliane a base di ricotta.

 
 
 
   
 
 
 
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La movida catanese (Sara Morello)

Se gli italiani, per divertirsi, vanno in Spagna, accade anche che gli spagnoli ritrovino un pezzo della loro terra, nella Sicilia orientale. Senza la pretesa di estendere il paragone alle infrastrutture cittadine, l’atmosfera che si respira a Catania presenta molte affinità con quella della più famosa e moderna Barcellona.

Piazza Europa, nel punto in cui la città incontra il mare, è la tappa preferita dei catanesi presenzialisti. Qui ci si incontra, a tutte le ore del giorno, per fare due chiacchiere, sorseggiare un aperitivo al mitico Caffè Europa o immergersi in una granita di caffè con panna, o di mandorle macchiata al caffè, accompagnata da brioche. Se il rigore di una domenica invernale lo esige, la colazione è a base di cornetti al miele e cappuccino. Per gustare quelli giusti bisogna raggiungere le pendici dell’Etna, fino al paese di Santa Venerina (che ha dato i natali a Franco Battiato).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         

 

 

 

 

 

 

     
       

 

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La piazza di Aci Castello è gremita di giovani che, dal tramonto in poi, assiepano l’ampia area sottostante al bellissimo castello fuso nella roccia lavica, da cui il paese trae il proprio nome. L’istituzione picurea più rinomata è "Viscuso": ogni ora del giorno è buona per mangiare la migliore granita della zona (da provare, quando la stagione lo consente, quella di gelsi neri, vera specialità catanese).

Il vero crocevia della movida catanese è la scalinata Alessi, a un passo dallo splendido barocco di via Crociferi. Da lì parte l’itinerario del popolo della notte che si consuma, nel bel mezzo della città universitaria, in una staffetta tra pub, pizzerie e locali che illuminano i vicoli del centro storico, vicino a San Berillo, quartiere a luci rosse.

 

 

 

 

 

 

 

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FUORI PORTA

 

 

Sapori d'autunno, boom di sagre in Sicilia: ecco tutti gli appuntamenti

di Cristina Rossetti

Tante feste deidicate ai prodotti tipici, dai funghi al miele, dalle castagne al ficodindia. Tutte occasioni per andare alla scoperta delle bellezze dell'Isola. Sapori d'autunno, boom di sagre in Sicilia: ecco tutti gli appuntamenti

L’autunno è iniziato e i suoi sapori invadono la Sicilia con le tradizionali sagre dedicate ai funghi e al miele, alle mele e al ficodindia, alle castagne o alle nocciole. C’è la sagra storica e quella nuova, ci sono feste nei piccoli borghi e festival del gusto delle grandi città. Tutte occasioni per andare alla scoperta delle bellezze dell’Isola, assaggiare e scoprire i prodotti locali e rispolverare le ricette d’una volta.

 

 

 

ZAFFERANA (ogni domenica di ottobre). L’Ottobrata zafferanese giunta quest’anno alla sua trentottesima edizione è la piu grande Mostra mercato dei prodotti tipici dell’Etna e veicola l’immagine di Zafferana Etnea e della Sicilia che produce . Questa kermesse che ha valicato i confini rappresenta un “unicum” nel panorama siciliano e nazionale per il connubio di sapori , colori, tipicità che offre a turisti e visitatori che potranno vivere 5 domeniche all’insegna della tradizione, della sicilianità e del gusto con le sue sagre dell’uva ( 2 ottobre), del miele (9 ottobre), delle mele dell’Etna (16 ottobre), dei funghi (23 ottobre) e delle castagne (30 ottobre) che saranno i principali ingredienti del piatto a tema che ogni domenica sarà preparato dagli chef dell’associazione provinciale Cuochi etnei e dell’Istituto professionale di Stato Rocco Chinnici di Nicolosi. Ottobrata è sinonimo di vetrina delle eccellenze e delle offerte di qualità e significa anche efficienza dei servizi all’insegna di standard internazionali, pulizia e massima accoglienza a quanti sceglieranno di compiere questa “full immersion” tra arte , artigianato, cultura , folclore, musica , natura, tipicità, una carrellata di scoperte all’interno del circuito dell’ottobrata che vanta 500 espositori, un’area gastronomica all’avanguardia e riserva tante sorprese. Mostre fotografiche, escursioni guidate alla scoperta dell’Etna, sfilate di gruppi musicali, mostre di pittura.

 

 

 

 

LEONFORTE (1 E 2 OTTOBRE). XXXV edizione Sagra delle Pesche. Leonforte è famosa per le sue pesche tardive: sono esternamente gialle con polpa molto aromatica. La caratteristica peculiare che contraddistingue la peschicoltura a Leonforte è la pratica dell'insacchettamento sulla pianta dei singoli frutti, a partire dalla seconda metà di giugno, quando le pesche verdi vengono inglobate in sacchetti di carta (manualmente). Con questa pratica si evita di dover intervenire con prodotti antiparassitari in quanto il frutto è naturalmente protetto dentro il suo sacchetto di carta pergamenata che lo accompagnerà fino alla sua completa maturazione, tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre quando, uscitone dolcissimo, la sua fragranza potrà diffondersi per il piacere dell'olfatto. La manifestazione non è solo dedicata alla pesca, ma è divenuta un'occasione per la promozione di altri prodotti tipici: la “fava larga”, l'olio extravergine di oliva, le mandorle, legumi di ogni tipo, conserve e altri prodotti provenienti da tutte le parti della Sicilia quali il miele biologico e i fichidindia. Per l'occasione, vengono allestiti punti per la degustazione delle pesche e stands con prodotti del luogo e manufatti artigianali. Il tutto allietato da spettacoli teatrali, canti dialettali e gruppi folkloristici.

        

 

NOVARA DI SICILIA (1 e 2 ottobre). Festa della Nocciola a Badiavecchia Novara di Sicilia (Ma). Questa è terra di nocciole e non vi sarà difficile trovare degli ottimi dolci preparati dalle sapienti mani degli abitanti del luogo ma anche e soprattutto la rinomata salsiccia di nocciole dall'impareggiabile profumo.

 

     

 

BRONTE (1 e 2 ottobre). Questo è il weekend clou dell’Expo del pistacchio 2016. Già tanti visitatori hanno affollato piazza Spedalieri dove si trova il “Polo del pistacchio”, ovvero tutto quello che di buono si realizza con il verde pistacchio di Bronte, riconosciuto in tutto il mondo come il più buono. Si attende il gran pienone. Alle 10 aprono gli stand e non mancheranno musica e momenti culturali. Attesissima domani alle 17 la degustazione della torta al Pistacchio in piazza Castiglione. Questo sarà l’Expo ricordato soprattutto per aver dato spazio all’arte. Chi arriva all’ingresso dell’Expo, all’inizio di viale Catania, potrà seguire un percorso che vede in piazza Rosario l’ingresso a “Pistart” a cura degli artisti brontesi, ma avra anche la possibilità di assaggiare prodotti tipici e recarsi in piazza Cappuccini dove si trova una speciale area Gourmet a cura della Pro Loco e dell’Alberghiero di Maniace. A metà strada tante foto delle pasticcerie di tutto il mondo che hanno come prodotto principale il pistacchio di Bronte.

                 

 

 

FLORESTA (ogni domenica di ottobre). Una sagra per ogni domenica di ottobre. Ottobrando a Floresta è una manifestazione dedicata ai prodotti tipici e al folclore nel comune messinese immerso nei Nebrodi. Tutte le domeniche di ottobre stand per la degustazione del piatto del giorno. S’inizia domenica 2 ottobre con la Sagra dei Vasola a Crucchittu; domenica 9 ottobre Sagra del Suino nero dei Nebrodi; domenica 16 Sagra dei Funghi; domenica 23 Festa delle Castagne e delle Mele; domenica 30 Sagra della Provola.

 

     

 

ROSOLINI (2 ottobre). XXII edizione Sagra del Mosto, un appuntamento legato ai riti della vendemmia, questa è la Sagra del mosto che si svolge a Rosolini (SR). Come da consolidata tradizione, l’appuntamento offrirà l’opportunità di degustare una vasta gamma di prodotti tipici della zona. I prodotti alimentari propri della Sagra, sono nella fattispecie: i mucatoli, i mustaccioli, la mostata calda e secca, i purcidduzzi, le crispelle, la cuccia, i biscotti a base di vino cotto e il vino cotto; tutti hanno come base il mosto, il primo derivato della spremitura dell’uva che proprio in questa stagione viene colta.

 

 

 

MILITELLO VAL DI CATANIA (7, 8, 9 - 14, 15, 16 ottobre). XXVI Edizione Sagra della Mostarda e del Ficodindia. Sapori, gastronomia, tradizione, spettacolo, arte, cultura, folklore. La Sagra della Mostarda e del Ficodindia ha avuto inizio nel 1987 ma a partire dal 1993 ha assunto un'identità crescendo negli anni sino a diventare l'appuntamento fisso per migliaia di persone del mese di ottobre. In questo periodo tutta Militello si addobba dei suoi colori autunnali mentre il profumo della caratteristica mostarda si spande per l'aria deliziando gli abitanti e gli innumerevoli visitatori. La Via Porta della Terra e l'Atrio del Castello sono i luoghi dove vengono installati gli stands dei produttori di fichi d'India, che offrono il prodotto fresco e servono la mostarda fumante nelle caratteristiche formelle di terracotta.

 

 

 

BELPASSO (7 e 9 ottobre). Sagra del Ficodindia dell'Etna D.O.P. con degustazioni, musica e spettacoli. All'interno della manifestazione sarà presentata e promozionata l'intera filiera ficodindicola ( frutti, piatti di ristorazione, artigianato ficodindicolo, etc.). Sarà una tre giorni all'insegna delle degustazioni, dell'intrattenimento, dell'arte e della cultura con estemporanee di pittura, mostre artistiche, contest fotografici, musica, esibizioni.

 

  

           

PALAZZOLO ACREIDE (dal 14 al 16 ottobre). XVI edizione della tradizionale Agrimontana - I Sapori degli Iblei. Mostre d’artigianato di qualità, gastronomia e prodotti tipici, potrete partecipare a visite guidate, seguire mostre, convegni e la mostra mico-naturalistica. Agrimontana vuole promuovere i prodotti e i sapori iblei, tra questi la squisita salsiccia di Palazzolo. Fittissimo il programma della festa che storicamente attira migliaia di visitatori, provenienti da varie province della Sicilia per gustare i prodotti della gastronomia locale: dai funghi al tartufo, al miele, alle carni, sapientemente preparati dai ristoratori e dai produttori locali, ma anche i formaggi, le zeppole e, come detto, la salsiccia.

 

 

 

 

 

ORGANIZZAZIONE LOCALITA' PROVINCIA MESE
Festa di San Mauro Abate Viagrande Catania Gennaio
Festa di S. Antonio Abate Aci Sant'Antonio Catania Gennaio
Festa di S. Antonio Abate Camporotondo Etneo Catania Gennaio
Festa di S. Antonio Abate Misterbianco Catania Gennaio
Festa di S. Antonio Abate Pedara Catania Gennaio
Festa di S. Sebastiano Maniace Catania Gennaio
Festa di S. Sebastiano Acireale Catania Gennaio
Festa di S. Mauro Aci Castello Catania Gennaio
Festa di S. Antonio Abate Zafferana Etnea Catania Gennaio
 
Sagra delle arance Adrano Catania Febbraio
Il Carnevale Acireale Catania Febbraio
Festa Patronale di S. Agata Catania Catania Febbraio
Festa di S. Biagio Bronte Catania Febbraio
Festa di S. Biagio Pedara Catania Febbraio
Festa di S. Vincenzo Fiumefreddo Catania Febbraio
 
Sagra del carciofo Ramacca Catania Marzo
 
Sagra della ricotta Vizzini Catania Aprile
Sagra dei formaggi tipici locali Aci Bonaccorsi Catania Aprile
 
Sagra del vino Randazzo Catania Maggio
Sagra della nespola Calatabiano Catania Maggio
       
Sagra delle essenze ritrovate Motta S.Anastasia Catania Maggio
Sagra delle  Ciliegie e delle Rose Macchia di Giarre Catania Maggio
Festa di Sant'Alfio Sant'Alfio Catania Maggio
Festa di San Michele Arcangelo Grammichele Catania Maggio
Festa della Madonna della catena Castiglione di Sicilia Catania Maggio
Festa di SS. Alfio, Cirino e Filadelfio Trecastagni Catania Maggio
Festa di S. Isidoro Giarre Catania Maggio
Festa della Madonna delle Grazie Castel di Judica Catania Maggio
Festa di San Cono San Cono Catania Maggio
Festa di San Filippo Calatabiano Catania Maggio
Festa Infiorata e Cortei della Rusedda Caltagirone Catania Maggio
Festa di S. Sebastiano Maniace Catania Maggio
 
Sagra della fragola Maletto Catania Giugno
Sagra delle ciliegie Ragalna Catania Giugno
Festa dell'Annunziata Randazzo Catania Giugno
Festa di S. Antonio da Padova Gravina di Catania Catania Giugno
Festa di S. Antonio da Padova Nicolosi Catania Giugno
Festa del Solstizio d'Estate Belpasso Catania Giugno
Festa "a spaccata 'u pignu" Palagonia Catania Giugno
Festa di S. Pietro Riposto Catania Giugno
 
Sagra del pesce Aci Castello Catania Luglio
Sagra della melanzana Fiumefreddo Catania Luglio
Festa la scala Illuminata Caltagirone Catania Luglio
Festa Patronale di S.Giacomo Caltagirone Catania Luglio
 
Sagra del limone verdello Aci Catena Catania Agosto
Sagra del pane Ramacca Catania Agosto
Sagra del pane condito Aci Castello Catania Agosto
Sagra del pesce Mascali Catania Agosto
Sagra del polpo Aci Castello Catania Agosto
Sagra dell'acciuga Valverde Catania Agosto
Sagra delle mele Maniace Catania Agosto
Sagra delle pesche Maniace Catania Agosto
Sagra dei fiori S.Gregorio di Catania Catania Agosto
Festa la Castellana Piraino Catania Agosto
Festa dell'Assunta ("a varà") Randazzo Catania Agosto
Festa della Madonna della Provvidenza Zafferana Etnea Catania Agosto
 
Sagra del grano Raddusa Catania Settembre
Sagra del vino Milo Catania Settembre
Sagra dell'uva Licodia Eubea Catania Settembre
Sagra dell'uva Mazzarone Catania Settembre
Sagra dell'uva Acireale Catania Settembre
Sagra della salsiccia Grammichele Catania Settembre
Sagra delle nocciole Mascali Catania Settembre
Sagra dei fiori Giarre Catania Settembre
Festa della Maria SS. Annunziata Pedara Catania Settembre
 
Sagra del ficodindia Militello Val di Catania Catania Ottobre
Sagra del ficodindia San Cono Catania Ottobre
Sagra del ficodincia Vizzini Catania Ottobre
Sagra del fungo Pedara Catania Ottobre
Sagra del pistacchio Bronte Catania Ottobre
Sagra della mostarda Mascali Catania Ottobre
Sagra della mostarda Castel di Judica Catania Ottobre
Sagra della mostarda Militello Val di Catania Catania Ottobre
Sagra delle vendemmia Viagrande Catania Ottobre
Sagra dell'olio d'oliva Motta S.Anastasia Catania Ottobre
Festa "Etna vini" (vino,miele,nocciole,miele) Sant'Alfio Catania Ottobre
Festa Meletnea Pedara Catania Ottobre
Festa della Vendemmia Randazzo Catania Ottobre
Festa Ottobrata Zafferana Zafferana Etnea Catania Ottobre
Festa di S. Placido Biancavilla Catania Ottobre
Festa "a fera di ottobre" Ramacca Catania Ottobre
Festa del Castagno e sapori d'autunno Trecastagni Catania Ottobre
 
Sagra del buongusto Misterbianco Catania Novembre
Sagra del vino S. Michele di Ganzaria Catania Novembre
Sagra della Salsiccia Regalna Catania Novembre
Sagra delle arance S.Maria di Licodia Catania Novembre
Sagra dell'olio S.Michele di Ganzaria Catania Novembre
Sagra dell'olio d'oliva Mineo Catania Novembre
Sagra dell'olio d'oliva S.Maria di Licodia Catania Novembre
Sagra dei funghi Nicolosi Catania Novembre
 
Sagra della pataco Licodia Eubea Catania Dicembre
Sagra della cuccia S.Michele di Ganzaria Catania Dicembre
Sagra dell'olio d'oliva Regalna Catania Dicembre
Festa della ciaramela Maletto Catania Dicembre
Mostra del presepe in Terracotta Caltagirone Catania Dicembre

 

 

 

 

 

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