Ci siamo quasi, rieccoci all’appuntamento annuale con la nostra "Aitina".

 

Tempo permettendo, ai piedi dell’Etna già fervono i preparativi, le candelore iniziano ad "annacarsi" per i quartieri e la devozione alla Patrona comincia a farsi sentire in ogni rione.

Fa un po’ cominceranno delle pazze giornate che coinvolgeranno un’intera città che si vedrà raddoppiare la popolazione grazie ai turisti e ai suoi figli (ahimè!) che lavorano lontano per vivere ma che non rinunceranno a tornare per rivedere Sant'Aituzza, chiedendo ogni momento ai passanti "unni è ghiunta a santa? come se fossero in ritardo a un appuntamento immancabile.

Tre giorni di culto, di devozione, di folclore, di tradizioni che non hanno riscontro nel mondo. Soltanto la Settimana Santa di Siviglia in Spagna e la festa del Corpus Domini a Guzco in Perù possono paragonarsi, quanto a popolarità, ai festeggiamenti agatini. Da cinque secoli sempre uguale, durante la festa la gente sciama per tre giorni nelle vie e nelle piazze. Si contano fino a un milione e mezzo di persone tutte stipate come sardine nel Centro di Catania.

Sono tre giorni di solennità, ma due in particolare: quando Sant'Agata il 4 e il 5 febbraio nel suo argenteo fercolo (a "vara") incontra la sua gente e attraversa i quartieri popolari e quelli nuovi. I percorsi delle tre giornate sono puntellati da soste particolari che fanno ormai parte della storia della festa: i fuochi del Tre, del Borgo e del Fortino, la messa dell'aurora, la carrozza del Senato, e poi le annaccate, calate e acchianate delle famose candelore.

 

Tanto tempo fa scrissi che ai catanesi non bisogna mai toccare i masculini, u Catania … e Sant’Aituzza, frase poi utilizzata da tanti. E' vero, ne sono così innamorati che la sentono viva, come se quel viso di legno scolpito rispondesse alle loro implorazioni. Per i catanesi, Agata rappresenta l’ultima spiaggia nelle loro disgrazie; vederle negli occhi un effimero lampo di felicità significa quasi una risposta ad una loro supplica, e quindi una grazia ricevuta. Conoscono ogni centimetro della pelle (n.d.r.: in legno e antica vernice) presente sul busto reliquario. Un esempio? Da ragazzo lavoravo presso la marineria catanese e un giorno chiesi a un pescatore “c’è andato ieri sera alla festa?” E lui “Sì, ma a st’annu sant’Aituzza non mi piaciu n’ta facci. L’annu passatu era cchiu bedda” (translate: “Sì’, ma quest’anno Sant’Agatuzza non mi è piaciuta in faccia. L’anno scorso era più bella!”.

In quell’effigie riescono a vederci espressioni e stati d’animo dovuti a collere per avvenimenti storici o risentimenti del devoto stesso. Un'altra volta, mentre aspettavo il rientro del 6 mattina, vicino a me c'erano due donne che discutevano sulle fattezze di Santa Rosalia e Sant'Agata e dicevano "Rosalia è niurinciola, cu sapi di unni veni? Agata, inveci, è liscia e bianca. Si viri ca jè noddica!".

Per questo i Catanesi la trattano da sempre come una loro sorella, al punto di arrivare addirittura a sparlarla durante la festa, utilizzando un linguaggio tutto particolare: "A stamatina s'arricugghìu tardu, a Santa sta addivintannu stradaria!" se il rientro al Duomo ritarda; oppure "Oggi a Santa mangia, s'arriposa, si pitta e poi nesci!". Ecco perchè qui a Catania la devozione è immensa.

Non sono un gran religioso, nè un osservante ma come ogni catanese, che sia laico o cattolico, ogni anno c'è qualcosa che mi spinge a rompere le scatole a quella ragazza, aggrappato alla grata di fronte alla sua “cammaredda”.

A lei è dedicato questo speciale di ben 13 pagine, che aggiorno ogni volta che Catania ricorda il suo martirio.

(M.R.)

 

Condividere la devozione con chi da sempre rende unica la festa della nostra Sant’Aituzza è un'emozione indimenticabile. Le nostre Candelore rappresentano la nostra storia, le nostre radici, il senso di appartenenza alla nostra città, in una parola: il nostro essere catanesi.

Manca poco, ormai.  Cittadini, viva Sant’Agata!

 

 

Concerto nel salone BelliniFesta Sant'Agata, apertura straordinaria di Palazzo degli Elefanti

Nel Salone Bellini di Palazzo degli Elefanti, hanno avuto inizio i matinée musicali in onore di Sant Agata, con l’apertura al pubblico del palazzo municipale e dei “tesori” artistici esposti.

Tanti cittadini catanesi e turisti hanno preso d' assalto le sale del Municipio per visitare le opere d'arte esposte nelle sale e nei corridoi e al contempo assistere al tradizionale Concerto diretto dal maestro Fabio Raciti, violinista e direttore d' orchestra.

L' Orchestra da Camera Catanese guidata da Fabio Raciti ha eseguito brani di Vivaldi, Mozart, Delibes, Offemback.

Tra gli ospiti i Soprani Angela Curiale che ha interpretato Casta diva di Bellini e Carmen Salamone che ha eseguito l' Aria "O mio babbino caro" di Giacomo Puccini.

Numerosi applausi per concludere con il tradizionale Inno Popolare a Sant' Agata composto da Licciardello e Corsaro.

Domenica mattina, 21 e 28 gennaio, i prossimi appuntamenti con l’apertura al pubblico delle sale di palazzo degli elefanti e gli eventi musicali dell’orchestra da Camera Catanese diretta dal maestro Fabio Raciti.

 

 

 

 

CATANIA – L’edizione 2024 della festa di Sant’Agata è stata presentata al municipio di Catania dal sindaco Enrico Trantino, dal comitato dei festeggiamenti e da monsignor Barbaro Scionti, parroco della cattedrale. “Ora più che mai – ha detto il sindaco – la festa deve essere un momento di riconciliazione e comunione d’intenti nel rispetto delle persone e della città e delle sue regole di convivenza”. Il primo cittadino ha ribadito che non salirà sulla carrozza del Senato, spiegandone il motivo: “Voglio dare un segnale simbolico, che ci sia sempre maggiore vicinanza delle istituzioni verso la città e i cittadini. E per questo lascerò che al mio posto siedano tre ragazzi delle scuole medie di Catania, premiati per gli elaborati scritti in favore della città”. La scelta degli studenti (Alessandro Pagliotta, Chiara Costantino e Salvatore Ferlito, alunni rispettivamente delle scuole Malerba, Maiorana e San Giovanni Bosco) è stata operata da una commissione di docenti; i tre sono stati premiati con una targa ricordo e i loro temi sono stati pubblicati sul sito santagatacatania.it.

Nella giornata del 3 febbraio “protagonista in piazza Duomo – ha detto il presidente del comitato dei festeggiamenti Carmelo Grasso – sarà l’orchestra giovanile del Conservatorio composta da 85 elementi diretta dal maestro Giuseppe Romeo, accompagnata dal coro lirico siciliano guidato da Francesco Costa. Sono stati recuperati inni sacri risalenti al XIX e al XX secolo scritti da insigni autori del tempo”. Ci sarà poi una seconda parte musicale con artisti siciliani (Rita Botto, Giuseppe Castiglia, Mario Incudine, I Lautari, Maria Francesca Mazzara, Etta Scollo, Vincenzo Spampinato, il soprano Desirée Roncatore e la conduzione di Salvo La Rosa). Tra i due momenti, alle 20.45 circa, è stata annunciata una sorpresa hi-tech per la sera del tre febbraio, una novità che Trantino non ha voluto svelare; per concludere, alle 21,45, i fuochi d’artificio accesi nella Villa Pacini. Sia il 3 sera sia nei giorni successivi gli ingressi del pubblico in piazza Duomo saranno contingentati per ragioni di sicurezza. “La festa di Sant’Agata – ha sottolineato padre Scionti – è tutt’altro che blindata, bensì aperta e inclusiva come è sempre stata. Ma tutti siamo chiamati a rispettare le regole”.

 

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Martedì 30 gennaio

Ore 7,30: Santa Messa nella cappella di Sant'Agata.

Ore 10,00: Santa Messa presieduta da S. E. R. Mons. Arcivescovo; parteciperanno le Forze Armate, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, la Polizia Penitenziaria, i Vigilantes e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Ore 18,00: Santa Messa presieduta da S.E.R. Mons Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone con la partecipazione di ANDOS - Catania, dell’associazione “Ricominciare” e “Il filo della vita”; al termine atto di affidamento a S. Agata delle donne operate al seno.

 

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Mercoledì 31 gennaio

Ore 7,30; 10,00: Sante Messe nella cappella di Sant'Agata.

Ore 18,00: Santa Messa “per e con le donne vittime di violenza” presieduta da S.E.R. Mons. Arcivescovo.

Giovedì 01 febbraio

Ore 7,30; 10,00: Sante Messe nella cappella di Sant'Agata.

Ore 18,00: Santa Messa presieduta da S.E.R. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo metropolita di Palermo, con la presenza di S. E. l’Arcivescovo, animata dai volontari della “Fondazione Banco Alimentare” e la partecipazione della Caritas diocesana, i gruppi di Volontariato e le Confraternite.

Venerdì 02 febbraio – festa della Presentazione del Signore Giornata mondiale degli Istituti di Vita Consacrata

Ore 7,30; 10,00: Sante Messe nella cappella di Sant'Agata.

Ore 17,30: Nella Chiesa della Badia di Sant'Agata S. E. Mons. Arcivescovo presiederà il rito della benedizione delle candele. Seguirà la processione fino alla Basilica Cattedrale per la celebrazione della Santa Messa durante la quale i religiosi e le religiose, i consacrati e le consacrate secolari, rinnoveranno gli impegni di vita consacrata ed alcuni ricorderanno la ricorrenza giubilare.

 

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Per quanto riguarda le manifestazioni del Comitato per la Festa di Sant'Agata, il 2024 sarà dedicato ai giovani “presente della città”, alla legalità e al senso di appartenenza a Catania. Verranno organizzati un concorso pianistico ed uno artistico, aperto a tutte le scuole, intitolato “chi ama S.Agata ama Catania”.

Dal 9 al 26 gennaio grazie alla Comunità di S.Egidio saranno attivati dei laboratori per bambini per educare alla pace, alla cura dell’ambiente e all’integrazione. Il programma prevede inoltre convegni, mostre fotografiche, rappresentazioni teatrali e concerti lungo tutto il periodo dei festeggiamenti.

 

 Il 2 febbraio sarà consegnato il prestigioso premio “Candelora d’oro” e, novità del 2024, il 2 sarà anche il giorno in cui si svolgerà nota gara podistica internazionale Trofeo Sant’Agata (solitamente organizzata il 3 febbraio), ciò per permettere alla manifestazione di avere maggiore spazio e visibilità.

 

 

C'ERA UNA VOLTA LA GARA PODISTICA "SANT'AGATA

 

Coppa Sant’Agata, appuntamento 2 febbraio 2024: sport, cultura e tradizione

 

Sport, cultura e tradizione: c’è tutto questo e tanto altro ancora nella seconda edizione della Coppa Sant’Agata – Trofeo Runcard, che andrà in scena venerdì 3 febbraio. Un fil-rouge che, dallo scorso anno, è tornato ad unire la manifestazione che si svolge nell’ambito delle festività della patrona di Catania e lo storico Trofeo Sant’Agata, la cui ultima edizione era andata in scena nel 2011.

Il secondo appuntamento con la ritrovata corsa agatina, è organizzata dall’Atletica Fortitudo Catania, con il patrocinio del Comune di Catania - Assessorato allo Sport, del Comitato per la Festa di Sant’Agata, del CONI Sicilia, la collaborazione tecnica della FIDAL - Comitato Provinciale di Catania e del G.G.G. Catania "Alfio Vittorio Pistritto".

Suggestivo il percorso: Via Sant'Agata, Via Pulvirenti, Via Leonardi, Via Birreria, passaggio su piazza teatro Massimo, Via teatro Massimo, Via Monsignor Ventimiglia; partenza e arrivo da Via Vittorio Emanuele (altezza civico 113 - Palazzo della Cultura). Dieci giri, ognuno da un chilometro, in una sorta di “torcida” che non mancherà di coinvolgere anche il pubblico presente. Grazie anche al servizio della Timing Data Service (web e app) sarà possibile inoltre, seguire i passaggi degli atleti, vivendo così la gara falcata dopo falcata.

“ Siamo felici, come ASD Atletica Fortitudo Catania – afferma il presidente dell’Atletica Fortitudo Catania, Salvatore Milotta - di organizzare e riportare sulle strade cittadine anche quest’anno, l’evento podistico della Coppa Sant’Agata. Una corsa oltre la corsa. Un gesto d’amore dei catanesi verso la santa patrona della nostra città”.

Fortitudo Catania che venerdì, tra l’altro, si presenterà in forze con in testa i suoi portacolori Carmelo Rapisarda, Patrizia Strazzeri e Lucia Signorello. Una manifestazione, che è storia e tradizione al tempo stesso come afferma Giuseppe Sciuto neo presidente del comitato provinciale della Fidal Catania: “ Il Trofeo Sant'Agata - sottolinea Sciuto - rappresenta per i catanesi la devozione alla Santuzza con protagonisti gli atleti che negli anni le hanno dedicato fatica e sudore; atleti star del mezzofondo mondiale”.

I protagonisti: saranno 211 gli atleti che prenderanno parte alla gara. La categoria più rappresentata è la SM45 con 33 atleti al via, seguita dalla SM40 (29) e dalla SM e SM 50 (24). Al femminile spicca la SF40 con 11 atlete. Poco più di 40 le società presenti: la più numerosa è l’Atletica Fortitudo Catania con 60 atleti iscritti, seguita dall’Atletica Sicilia (25), dalla Virtus Acireale e Sport Etna Outdoor con 13. Quattro gli atleti con Runcard. E’ naturalmente la provincia di Catania la più rappresentata con 175 atleti al via, a seguire la provincia di Siracusa con 15. Gli atleti meno giovani ai nastri di partenza sono Salvatore Irrera (75 anni) e Maria Rosaria Provenzano (61). I più giovani, Claudio Andrea Bucca (16 anni) e Clara Tasca (19).

Proprio la giovane atleta gelese, in forza alla Catania 2000, è tra le favorite per la vittoria finale, insidiata dalla giapponese Mika Iwaguchi, da Patrizia Strazzeri e Liliana Scibetta. Al maschile prenota il “bis di Coppa” Luigi Spinali (fresco di vittoria nella Straragusa); per l’atleta originario di Augusta il pettorale numero 1. In gara anche Cosimo Azzolini, trionfatore alla Maratona di Ragusa di domenica scorsa, Antonino Recupero secondo alla Maratona di Messina e in tema di recenti vittorie Luca Stagno della Etna San Pietro Clarenza e Alessandro Vizzini della Monti Rossi Nicolosi, che hanno timbrato il cartellino alla Mezza e alla Shakespeare Run, che si sono disputate nella città dello Stretto. Il ritrovo concorrenti è a partire dalle ore 14 in via Vittorio Emanuele, accanto al Palazzo della Cultura. A dare il via alla gara, alle 15 in punto, sarà una coppia inedita formata dal presidente dell’Atletica Fortitudo Catania Salvatore Milotta e dall’ex attaccante del Catania calcio, il calatino Giuseppe Mascara.

http://www.cataniatoday.it/sport/coppa-sant-agata-appuntamento-3-febbraio-sport-cultura-e-tradizione.html

 

C'ERA UNA VOLTA IL TROFEO S. AGATA DI PODISMO. UNA GARA CHE INFIAMMAVA I CATANESI

 

Il comitato festeggiamenti di Sant’Agata, in collaborazione con il Coni e con il comune di Catania, sta organizzando, in vista dei giorni di celebrazione, gare sportive di undici discipline diverse. Tra il 29 gennaio e il 3 febbraio si svolgeranno sfide di calcio, ciclismo, nuoto e tanti altri sport. La competizione che infiamma di più i cuori dei catanesi è però sicuramente la gara di podismo. La sua storia non lascia dubbi, la corsa della coppa Sant’Agata ha una tradizione pluridecennale che si è interrotta bruscamente nel 2011 dopo ben 48 edizioni. Qualche anno di assenza non ha però scalfito il mito del trofeo, ritornato finalmente nel 2016 e che anche quest’anno si inserirà all’interno del contesto delle festività agatine.

Abbiamo contattato il vice presidente del comitato siciliano Fidal, Davide Bandieramonte, il quale si è dimostrato molto disponibile. L’ex presidente del consiglio provinciale ci ha illustrato le modalità e le tempistiche dell’edizione 2017 del torneo Sant’Agata. «La gara di podismo si svolgerà venerdì 3 febbraio e avrà inizio alle ore 15.00. Si correrà, così come l’anno scorso, sulla distanza certificata di 10 km, cercando di ridare continuità alla tradizione di questa competizione. La partenza e l’arrivo saranno in via Vittorio Emanuele davanti al palazzo della cultura e al termine della corsa, all’interno del cortile del palazzo stesso, si terrà la premiazione di tutte le competizioni sportive. L’Atletica Fortitudo Catania, il cui presidente è Salvo Milotta, si sta occupando dell’organizzazione della gara».

 «Lo scorso anno – prosegue il dirigente siciliano – siamo riusciti a far tornare la coppa e speriamo che l’edizione di quest’anno sia una prosecuzione di quello che è iniziato l’anno scorso. Il nostro obiettivo adesso è cercare dei partner, anche privati, che ci permettano di far crescere l’evento. Tramite queste operazioni speriamo di tornare ad ospitare atleti di un certo calibro, così come è stato fino al 2011».

 In merito alle motivazioni che non hanno permesso lo svolgimento della competizione negli anni precedenti Bandieramonte non ha voluto puntare il dito su nessuno, ma ha ribadito che era sua volontà riportare l’evento in auge.

«La gara di corsa è stata fermata per mancanze economiche, l’anno scorso siamo però riusciti, grazie al lavoro di tutto il comitato, a dimostrare che anche senza fondi, con la buona volontà e con l’impegno tutto è possibile, anche la realizzazione di un evento di tale importanza».

 Nelle recenti elezioni del comitato siciliano Fidal, Davide Bandieramonte è stato eletto vice presidente; proprio per questo motivo abbiamo chiesto al neo dirigente regionale gli obiettivi del quadriennio appena iniziato. «Ci siamo insediati con buoni propositi, come quello di far cambiare rotta all’atletica siciliana. Stiamo lavorando ad una rivoluzione all’interno del movimento perché sono cambiate tante cose nel tempo e non si può pensare di avere la stessa impostazione di 10 anni fa. Proprio in virtù di questi cambiamenti c’è bisogno di trovare nuove idee e nuove tendenze. L’obiettivo è tornare a promuovere l’atletica a 360 gradi su tutto il territorio e ricreare basi solide per la ricerca di  nuovi talenti che siano in grado di primeggiare in campo sia nazionale che internazionale».

 di Luca Leonardi

http://www.ultimatv.it/2017/01/19/catania-il-trofeo-s-agata-di-podismo-una-gara-che-infiamma-i-catanesi/

19 gennaio 2017

Per il 2013 e 2014 non è stato ufficializzato lo svolgimento della gara. Si riporta, quindi, la storia della manifestazione fino al 2011.

Il Trofeo Sant'Agata è un trofeo podistico internazionale che si svolge a Catania ogni 3 febbraio, in occasione dei festeggiamenti per Sant'Agata.

LA STORIA DEL “SANT’AGATA” a cura di Michelangelo Granata

Una storia lunga quarantasette anni e appassionante quella del “Sant’Agata” e che ha toccato il mezzo secolo di vita.

L’idea del Trofeo “S. Agata” venne a Marco Mannisi, subito affiancato da Ignazio Marcoccio e Giuseppe Iuppa, presidente della Libertas Catania. La podistica, affacciatasi timidamente alla ribalta nel 1960, si è sempre disputata il 3 febbraio, il primo giorno dei festeggiamenti in onore della Santa Patrona di Catania, tranne nel 1975, quando si gareggiò il 5 nel pieno della festa e nel 2010, anticipata alla domenica precedente la festa, il 31 gennaio. Mannisi s’ispirò al vecchio “Giro di Catania” che nel 1908 avviò a Catania l’attività podistica, intrapresa a Palermo un anno prima. Il pioniere fu il palermitano Giovanni Blanchet che vinse nel 1908 e nel 1909. La partenza e l’arrivo erano fissati in piazza Giovanni Verga, allora piazza dell’Esposizione. Il terzo giro podistico si corse nel 1925 con partenza dal piazzale della Villa Bellini. Un altro salto di 26 anni e si riparlò di una corsa solo nel 1951, in occasione del 17º centenario del martirio di Agata. La Santa catanese prima torturata - le furono lacerate le mammelle con lamine di ferro arroventate - poi, guarita miracolosamente da S. Pietro, condannata a morte appena quindicenne dal proconsole Quinziano mercoledì 5 febbraio del 251, stesa sopra la brace, rotolata su cocci di vetro e pezzi di ferro infuocati.

Il successo registrato nel 1951 - in piazza Duomo si affermò Egilberto Martufi, che vincerà il titolo italiano di maratona nel 1952 - diede il pungolo per far risorgere questa podistica quale “Coppa di S. Agata”. Così, in una breve cronaca dello sport, si leggeva sul quotidiano “La Sicilia” di Catania il 4 febbraio 1960: “Il giro podistico di Catania per l’assegnazione della 1a Coppa S. Agata, disputatosi ieri sera, è stato vinto con netto distacco da Tommaso Assi dell’Assicurazioni Generali Palermo”. Dal 1960 al 1965 la gara venne disputata in notturna, partendo da piazza Duomo e salendo per via Plebiscito attraverso i quartieri popolari, poi il percorso si allungava verso la Catania bene per ritornare in piazza Duomo, lasciando alle spalle la “Civita”, un altro quartiere caratteristico, decantato da poeti e attori. Il vincitore del 1960 Tommaso Assi di Trani fece il bis con le Fiamme Oro di Bari nel 1961, quando la corsa si trasformò da regionale in nazionale. Una vita breve quella di “Tom” Assi, si spegnerà improvvisamente nel 1983 a soli 48 anni, da valente allenatore federale di mezzofondo e fondo. Dopo la vittoria nel 1962 del messinese Stefano Bucolo che correva con la Falconi Novara, ecco nel 1963 il primo atleta di Catania trionfatore, l’azzurro Elio Sicari, un campioncino di razza con sei presenze in nazionale. Solo un altro catanese riuscirà in questi 46 anni nell’ardua impresa di vincere sulle strade di casa, Giuseppe Ardizzone nel 1972. Il piccolo maratoneta sardo Antonio Ambu, alfiere del fondo azzurro, dominò per un triennio (1964, 1965, 1967) e con sei partecipazioni, l’ultima nel 1970, divenne il beniamino dei catanesi.

Nel 1966 la settima edizione del Trofeo cambiò completamente fisionomia. Sbarcarono gli stranieri e si gareggiò nel centro storico il pomeriggio, su un circuito da ripetere cinque volte con partenza e arrivo in Corso Sicilia, passando per piazza Duomo. Lo scozzese Fergus Murray ebbe la meglio sul connazionale Bruce Tulloh e il caparbio Ambu che si prenderà la rivincita su Murray l’anno dopo in una competizione palpitante vissuta attimo per attimo dalla folla ormai protagonista. Nel 1967 il percorso venne fissato con partenza da Corso Sicilia, poi via Ventimiglia, via Antonino di Sangiuliano, la fascinosa via Etnea, chiamata “a strada ritta” e ritorno in Corso Sicilia, prima su sei giri e dal 1969 su sette per un totale di km 11,450. Il circuito si è dipanato con quest’ultimo cambiamento per ben 33 edizioni.

Nel 1968 la podistica non si disputò per il terremoto nel Belice, le altre tre interruzioni furono nel 1991 per la guerra nel Golfo Persico, nel 1993 per la mancata concessione dei contributi e nel 2007 in segno di lutto per l’uccisione dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, avvenuta il 2 febbraio, la vigilia della gara, negli scontri scoppiati nella piazza Spedini tra le forze dell'ordine e gli ultras catanesi dopo la partita di calcio Catania-Palermo allo Stadio Massimino (Cibali).

Nel 1969 vinse il corridore croato Nedeljko “Nedo” Farcic e Alfredo Berra così scriveva in prima pagina sulla “Gazzetta dello Sport” il 4 febbraio di quell’anno: “Più corrida che mai la corsa della Patrona di Catania. Tutta la gara si è svolta sfidando la legge dell’impenetrabilità dei corpi, tanta era la calca in corso Sicilia, rigorosamente privo di transenne. I vigili urbani motociclisti sfrecciavano davanti agli atleti, così la gente si scansava. Neil Allen, inviato del “Times”, il quotidiano di Londra, si sbellicava dalle risate. «Fantastico - esclamava ogni momento - miracolo di Sant’Agata. Meraviglioso!». Nel 1970 s’impose l’inglese Mike Baxter con Ardizzone terzo sull’avellinese “Pippo” Cindolo e Franco Arese, l’attuale presidente della Fidal. Nel 1971 Arese stroncò un altro inglese, Mike Freary, tra due ali di folla che stringevano il tracciato sino quasi a chiuderlo come un budello per poi aprirsi d’incanto al passaggio dei corridori. Terzo Cindolo davanti al siepista Umberto Risi e al tunisino Mohamed Gammoudi, l’olimpionico di Città del Messico 1968 nei 5000 metri. Il 1971 sarà la stagione d’oro di Arese, il più eclettico dei nostri corridori, primatista italiano degli 800, 1000, 1500, miglio, 2000, 3000, 5000, 10.000 negli anni 1966-71 e campione europeo sui 1500 a Helsinki in agosto. Una vera apoteosi nel 1972 per Giuseppe Ardizzone, uno dei più grandi talenti che la Sicilia abbia avuto. Il catanese, 22 presenze in nazionale, è entrato nella “Hall of Fame” dei migliori atleti italiani di tutti i tempi. Ardizzone, proiettato in aria da mille mani, riuscì a sottrarsi al linciaggio affettuoso degli spettatori esultanti, rifugiandosi in un garage. Finito l’assedio, il C.T. Bruno Cacchi stanò la gazzella etnea e la portò via in una Cinquecento. Il tunisino Abdelkader Zaddem spadroneggiò per tre edizioni di seguito (1973, 1974, 1975) e colpì il cuore dei tifosi con il suo sorriso dai bianchi dentoni. Nel 1975 l’indimenticabile Luigi Zarcone - il campione di Villabate scomparso il 9 giugno 2001 prima di compiere 51 anni - tentò un disperato aggancio a Zaddem nel rettilineo finale e giunse secondo, battendo l’altro big Cindolo.

 

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Nell’albo d’oro un altro personaggio caro ai catanesi, Franco Fava. L’atleta di Roccasecca nel 1976, reduce dalla “Corrida” di San Paolo in Brasile, dove si piazzò terzo, vinse la...corrida agatina a tempo di record (32’57”3) e da nuovo idolo ammaliò il pubblico con il suo spirito indomito. Stracciati dietro di lui il russo Nikolay Puklakov, Zaddem e Zarcone. Nel 1977 Fava, avviato verso la sua seconda affermazione, si fermò per un attacco di tachicardia e Ivan Parlui ebbe via libera, instaurando una nuova dittatura, quella sovietica, che sarebbe durata per otto edizioni di fila. Zarcone finì secondo, eterno piazzato sarà ancora terzo nel 1979, precedendo il “cuore matto” Fava e Zaddem. Le “furie rosse” impazzarano per le strade della città con Aleksandr Antipov (1978, 1979, 1980), Valeri Abramov (1981, 1982, 1983) e Viktor Chumakov (1984). Il primo, Aleksandras Antipovas il suo nome da lituano, fu una sorpresa nel 1978 ai danni del favorito, l’estone Enn Sellik e fissò al suo fantastico tris nel 1980 il primato della corsa (32’40”5). Purtroppo si apprenderà parecchi anni dopo che Antipovas, bronzo agli Europei di Praga 1978 nei 10.000, nella sua carriera aveva usato sostanze dopanti. Nel 1978 per la prima volta entrano in scena le donne al “Sant’Agata”, Margherita Gargano di Bagheria vinse in una gara indimenticabile sui tre giri (km 4,907) in 15’43”, contro i 15’48” della finlandese Tijnela Silika. Esaltante anche la tripletta del russo Abramov, nato a Ertsevo nell’Arkhangelsk, che giustiziò nel 1981 Antonio Erotavo, con Fava settimo, nel 1982 Venanzio Ortis e nel 1983 l’astro nascente Salvatore Antibo.

Nel 1984 la folla strabocchevole era tutta per Totò, ma l’allievo di Gaspare Polizzi venne beffato negli ultimi metri dal bielorusso Chumakov, anche se la spuntò su Abramov per il secondo posto. Nel 1985 il riscatto di Antibo che in coppia con il catanese Salvatore Nicosia infiammò un pubblico eccezionale, rompendo il lungo digiuno degli azzurri. L’atleta di Altofonte tagliò per primo il traguardo a braccia alzate, seguito a sette secondi da Nicosia, terzo Alex Hagelsteens. Al forte belga non sfuggì la vittoria nel 1986, ai posti d’onore l'inglese Tim Hutchings e Nicosia. Il britannico della contea di Somerset Jack Buckner, campione europeo a Stoccarda 1986 sui 5000, prevalse nel 1987 su Antonio Rapisarda di Belpasso, da due anni in Francia, un altro atleta della provincia etnea emigrato come Sicari, Amante, Ardizzone, Nicosia. Antibo nel suo triennio d’oro vinse alla grande (1988 e 1989), con la folla in delirio come ai tempi di Ambu, Arese, Ardizzone, Fava e fu secondo (1990), battuto dall’argentino Antonio Silio, fallendo il poker mai raggiunto da alcuno. Il palermitano più amato dai catanesi, medaglia d’argento ai Giochi di Seul 1988 sui 10.000, nel 1990 conquisterà due ori agli Europei di Spalato con la storica doppietta 5000/10.000 e sarà il n. 1 al mondo nell’autorevole “World Ranking” della rivista americana “Track & Field News” sulle due distanze. In questa classifica mondiale Antibo figura ancora tre volte tra i primi tre: secondo sui 10.000 nel 1988 e nel 1989, terzo sui 5000 nel 1991. Il ruandese Mathias Ntawulikura, di stanza a Siena, si affermò in due edizioni: nel 1992 con il nuovo record della corsa (32’29”5), terzo il mistrettese Vincenzo Modica, quarto Rapisarda; nel 1994 staccando Silio, ancora Modica e Francesco Bennici di Mazzarino.

 

ALBO d'ORO 

1960 Tommaso Assi 1961 Tommaso Assi 1962 Stefano Bucolo
1963 Elio Sicari 1964 Antonio Ambu 1965 Antonio Ambu
1966 Fergus Murray (Gran Bretagna) 1967 Antonio Ambu

1968 non disputato 1969 Nedeljko "Nedo" Farcic (Jugoslavia)
1970 Mike Baxter (Gran Bretagna) 1971 Franco Arese
1972 Giuseppe Ardizzone 1973 Abdelkader Zaddem (Tunisia)
1974 Abdelkader Zaddem 1975 Abdelkader Zaddem
1976 Franco Fava 1977 Ivan Parlui (Russia)
1978 Aleksandras Antipovas (Lituania) 1979 Aleksandras Antipovas
1980 Aleksandras Antipovas 1981 Valeriy Abramov (Russia)
1982 Valeriy Abramov 1983 Valeriy Abramov
1984 Viktor Chumakov (Bielorussia) 1985 Salvatore Antibo
1986 Alex Hagelsteens (Belgio) 1987 Jack Buckner (Gran Bretagna)
1988 Salvatore Antibo 1989 Salvatore Antibo
1990 Antonio Fabián Silio (Argentina) 1991 non disputato
1992 Mathias Ntawulikura (Ruanda) 1993 non disputato
1994 Mathias Ntawulikura 1995 Antonio Fabián Silio
1996 Worku Bikila (Etiopia) 1997 Hillary Korir (Kenya)
1998 Hillary Korir 1999 Paul Tergat (Kenya)
2000 David Chelule (Kenya) 2001 Paul Tergat
2002 Benson Barus (Kenya) 2003 Sergiy Lebid (Ucraina)
2004 Martin Lel (Kenya) 2005 Benson Barus (Kenya)
2006 Mubarak Hassan Shami (Qatar) 2007 non disputato
2008 Stefano Baldini 2009 Wilson Kiprop (Kenya)

2009 Wilson Kiprop (Kenya)

2010 Daniele Meucci

 

Trofeo Sant'Agata 2024, corsa su strada, 1 classificato uomini Riva Pietro (piemontese) con un tempo di 28,32 su 9,800 Km, 1 classificata donne Cheroben Emily Chepkenmoi (keniana) con un tempo di 19,55 su 5,6 Km.

 

 

“Agata Ticket Più” non è nominativo, costa € 5,00 ed è valido nei giorni 1-2-3-4-5-6 fhttps://www.mimmorapisarda.it/2024/agata7.jpgebbraio 2024, per usare sempre la Metro con chi vuoi, durante tutti i giorni delle festività agatine.

 

È possibile acquistare “Agata Ticket Più” tramite l’app FCE Catania (sezione TITOLI URBANI) o in alternativa in versione cartacea presso le emettitrici automatiche presenti in tutte le stazioni della Metro, la biglietteria della stazione CATANIA BORGO o i punti vendita convenzionati.

Durante i giorni delle festività agatine la METROPOLITANA osserverà i seguenti orari di esercizio:

 

Giovedì 1 febbraio – dalle 6:40 alle 22:30

Venerdì 2 febbraio – dalle 6:40 alle 22:30

Sabato 3 febbraio – dalle 6:40 alle 2:00

Domenica 4 febbraio – dalle 8:30 alle 2:00

Lunedì 5 febbraio – dalle 6:40 alle 2:00

Martedì 6 febbraio – dalle 6:40 alle 22:30

INFO viaggiatori 095 54 12 50

 

Anche quest'anno le iniziative in occasione della Festa di Sant'Agata - AMTS  Catania

 

 

 

 

 

Che febbraio è senza la nostra Patrona S. Agata...senza la nostra Picciridda? Neanche 6 corde di chitarra possono bastare per la dolce tristezza di questa canzone, "Frivaru senza Tia...Febbraio senza Te.  Non l'ho scritta solo per me, ma per tutta la mia Città! Su non si "Catanisi" non puoi capire il vuoto di questi primi giorni di febbraio, non puoi capire cosa vuol dire "essiri 'n cocciu di ddu mari di fazzuletti ianchi!

Vincenzo Spampinato

 Frivaru senza tia

E ‘sta Città s’arrusbigghiau scura

senza li sacchi ianchi e li cappeddi,

Santaituzza arristau sula

arreri o ferru di li so canceddi.

La Terra è tutta para ammilinata

a Picciridda non si po’ tirari

non sai quantu mi manca la Nisciuta

comu lu suli quannu spunna u mari.

Frivaru senza tia…frivaru senza tia

avannu senza tia!

E rimmi comu fazzu senza tia

senza ‘na cannalora ca furria

non ci su cchiu monichi a cantari

e mancu cira unni sciddicari.

Ma iù t’aspettu u stissu a stamatina

davanti alla Calata da Marina,

 

chiamannuti cu li me pugni stritti

picchì semu devoti, semu devoti tutti!

E sutta lu Liotru assittatu

taliu l’acqua o linzolu ca non canta

mi sentu ‘nterra sugnu dispiratu

e s’astutau macari la Muntagna!

Frivaru senza tia…frivaru senza tia

avannu senza tia!

E rimmi comu fazzu senza tia

senza acchiggiati né muschitteria

senza lu tò curduni nta li manu

senza acchianata di Sangiulianu.

Ma iù stanotti u stissu acchianu o Buggu

picchì senza la Santa semu nuddu

non po’ sapiri quantu tu mi manchi

iù sugnu ‘n cocciu di to mari

di fazzuletti ianchi!

 

 

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Concerto di Sant’Agata su Telecolor 2 Febbraio

CONCERTO PER S.AGATA

 

 

 

 

 

CATANIA - Presentato il programma dell’edizione 2019 della festa di Sant'Agata, patrona di Catania. L’arcivescovo Gristina ha annunciato che il pontificale sarà officiato dal Cardinale Francesco Montenegro ed ha invitato a vivere la Festa con serietà e devozione, sottolineando i concetti di conversione e santità. Il sindaco Pogliese, evidenziando le difficoltà legate al dissesto, ha annunciato che le risorse per la Festa saranno prese dalla Tassa di soggiorno, utilizzabile solo a fini turistici, e che comunque ci sarà una diminuzione del contributo del Comune di almeno il 10%. Il presidente del Comitato organizzatore Francesco Marano ha spiegato che la giusta sobrietà sarà compatibile con il mantenimento degli appuntamenti della Festa, anche grazie a finanziamenti di enti e privati. Illustrati i tanti appuntamenti religiosi e gli eventi culturali, sportivi, sociali. Torna l'apertura straordinaria del Sacello. L’articolato e lungo programma della Festa di Sant'Agata, che nel 2019 partirà subito dopo Capodanno, il 2 gennaio, e si protrarrà per quaranta giorni fino al 12 febbraio, è stato presentato alla città in Arcivescovado, alla presenza dell’arcivescovo metropolita Salvatore Gristina, del sindaco Salvo Pogliese, del presidente del Comitato organizzatore Francesco Marano, con il presidente onorario Luigi Maina e il parroco della Cattedrale Barbaro Scionti. Presenti numerose autorità cittadine e militari, assessori e consiglieri comunali con il Presidente Castiglione, rappresentanti delle associazioni agatine, delle candelore, delle associazioni di legalità, degli ordini cavallereschi.

 Gristina, che ha rivolto un pensiero in particolare alle persone colpite dal recente terremoto etneo, ha poi ha invitato i catanesi a vivere la Festa della nostra Patrona con sobrietà e devozione, sottolineando i concetti di Conversione e Santità a cui tutti noi dobbiamo ispirarci. «Sono parole piene di significato - ha detto l’arcivescovo - che vogliamo mettere al centro della Festa. Una scelta che ha un filo conduttore anche in due importanti documenti pubblicati da Papa Francesco e dai Vescovi di Sicilia». «La città - ha aggiunto il sindaco Pogliese, sottolineando la propria emozione per i suoi primi Festeggiamenti Agatini da primo cittadino, dopo l’esperienza di agosto - vivrà come sempre una Festa unica, apprezzata in tutto il Mondo. Lo faremo, però, con un’attenzione doverosa al contesto attuale e alle difficoltà legate al dissesto. Le risorse utilizzate dal Comune vengono prese dalla Tassa di soggiorno, una tassa di scopo pagata non dai catanesi ma dai turisti, che può essere utilizzata esclusivamente per fini turistici.

 

Ciò nonostante vogliamo dare comunque un segnale e diminuiremo il contributo di almeno il 10%, sapendo che possono essere reperite risorse anche esterne, come abbiamo già fatto positivamente per il Natale ed il Capodanno». «Organizzeremo una Festa come sempre piena di importanti eventi ma con una necessaria attenzione alle spese - ha affermato il presidente Marano. Incrementeremo la ricerca di finanziamenti da parte di altri enti, come accaduto già lo scorso anno con l’aeroporto di Catania, Amt e Sostare, e da privati e sponsorizzazioni. Avremo inoltre l’attenzione da parte della Regione, con il presidente Musumeci che ha dato la disponibilità a valorizzare questo grande evento. L’aspetto principale è la voglia dei catanesi di esserci e partecipare, in tutte le forme possibili. Ecco spiegato perché riusciremo addirittura ad incrementare gli appuntamenti, come le sette mostre dedicate a Sant'Agata o le 31 discipline sportive, di cui 8 paralimpiche, organizzate da Coni e Cip». Il presidente ha inoltre toccato due temi: il Comitato ha completato la redazione degli ultimi tre regolamenti (Processioni, Rapporti con le associazioni, Peregrinatio delle reliquie, assai importanti per tutelare sempre più ordine, sicurezza e legalità nella Festa) che saranno presentati dopo l'Epifania e saranno in vigore per i festeggiamenti di febbraio; si sta continuando a lavorare all’iter per l’ambizioso progetto di riconoscimento della Festa come Bene Immateriale da parte dell’Unesco.

https://www.lasicilia.it/news/catania/212063/sant-agata-da-2-gennaio-e-festa-a-catania-calendario-sobrio-ma-rispettato.html

 

 

 

 

 

N.O.P.A.Q.U.I.E.

Una leggenda narra come attraverso un miracolo, Agata salvò dalla morte i catanesi ribelli a Federico II di Svevia. Una parola comparve all'improvviso sul breviario dell'incredulo Federico durante la Santa Messa, cambiando ineluttabilmente il suo crudele intento.

L’acronimo in questione è  N.O.P.A.Q.U.I.E. ‘Noli Offendere Patriam Agathae, Quia Ultrix Iniuriam Est‘ che campeggia in uno dei portoni della facciata del Duomo di Catania, parole che tradotte hanno un forte significato: ‘Non offendere la Patria di Agata, perché ella ne vendica le ingiustizie’.

 

Il video di Daniele Musso

 

 

 

 

 

 

 

VISITA LA CATTEDRALE

 

 

 

 

 

 

- Vogliamo ricordare che al "semu tutti devoti tutti" non si risponde cettu cettu ma CITTADINI CITTADINI!

- Ricordiamo che non è una sfilata ma una PROCESSIONE. (anche quella di giorno 3)

- Piacerai a SANT'AGATA anche (e soprattutto) se non sei truccata o coi capelli super gellati.

- Evitiamo gli schiamazzi nel cordone piuttosto aggreghiamoci a gruppi di preghiera. (È una PROCESSIONE!)

- Evitiamo sciarpe del Catania Calcio dentro il cordone.

- Capisco che oggi tutti vogliamo fotografare, ma non dimentichiamoci della tradizione dei fazzoletti come saluto alla nostra PATRONA... NON PADRONA!!

- Punto più importante: rispettiamoci tutti , al fine di una festa migliore. Che senso ha camminare ammassati nel cordone e

rischiare incidenti anche senza le corse ?

 

Pagina Sant’Agata facebook

 

  Le Candelore d'oro degli anni precedenti:

 

1998 - Enzo Bianco - Sindaco di Catania

1999 - Turi Ferro - Attore

2000 - Angelo Majorana- Decano di Medicina

2001 - Luigi Bommarito- Ex Arcivescovo Metropolita di Catania

2002 - Roberto Triozzi- Comandante dei VV.FF. dell'Onu a New York

2003 - Attilio Basile- Decano di Medicina

2004 - Associazione Andos - Donne operate al seno

2005 - Igor Man- Giornalista e inviato di guerra

2006 - Salvatore Pappalardo- Ex Cardinale di Palermo

2007 - Ignazio Marcoccio- Ex sindaco e presidente Calcio Catania

2008 - Cosimo D'arrigo - Comandante Gen.Guardia di Finanza

2009 - Pietrangelo Buttafuoco - Giornalista e scrittore

2010 - Lucia Ragusa - Suora Salesiana

2011 - Anna Maria Cancellieri - Ex Prefetto di Catania

2012 - Pietro Barcellona - Professore Universitario

2013 - Luigi Maina - Presidente del Comitato per i Festeggiamenti

2014 - Luca Parmitano - Astronauta

2015 - Fabrizio Pulvirenti - Medico Emergency

2016 - Rossella Fiamingo - Campionessa di Spada

2017 - Salvo Consoli - In rappresentanza dei Volontari di Catania

2018 - Rosario Fiorello - Attore

2019 - Salvatore Aranzulla - Informatico

2020 - Vigili del Fuoco di Catania - i pumperi, va

2021 - Mons. Salvatore Gristina - arcivescovo di Catania

2022 -  Agata Rosalba Zappalà - presidente Foncanesa

2023 -  Carmelo Zuccaro - magistrato

 

 

 

LA CANDELORA D'ORO 2020 AI POMPIERI DI CATANIA

 

Il sindaco Salvo Pogliese ha reso noto che consegnerà la Candelora d'oro 2019, la più alta onorificenza della città, ai vigili del fuoco di Catania, insostituibile punto di riferimento per i cittadini nelle emergenze con l’impegno e il sacrificio di chi ogni giorno si dona agli altri, mettendo a rischio la propria vita per custodire quella degli altri.L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi e spazio all'aperto

“L’intera città come tutta l’Italia li porta nel cuore - ha detto il sindaco Salvo Pogliese - per il coraggio e la determinazione ad aiutare il prossimo in difficoltà che dimostrano in ogni occasione e ne vogliamo dare pubblica riconoscenza. Nella mente e nei cuori dei catanesi sono fissati il sacrificio, come fosse un martirio, di Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico, due giovani pompieri in servizio nel comando provinciale etneo, rimasti vittime il 20 marzo del 2018 di una tragica esplosione dopo essere intervenuti in un appartamento di via Garibaldi nel tentativo di salvare vite umane in pericolo. Proprio a Catania - ha aggiunto il primo cittadino - lo scorso 21 novembre si sono svolte le celebrazioni per ricordare l’ottantesimo anniversario della fondazione del corpo di questi eroi del nostro tempo, i valorosi vigili del fuoco, che richiamano tutti noi ai doveri, alle responsabilità. In quell’occasione, il presidente della Repubblica Mattarella, per la straordinaria vocazione all’altruismo e la naturale esemplare prossimità alle giovani generazioni, consegnò il giusto riconoscimento della medaglia d’oro al valore civile. Ogni giorno -ha concluso Pogliese – questi coraggiosi servitori dello Stato li vediamo operare nel nostro territorio con dedizione impareggiabile. Solo per ricordare due momenti recenti, nei soccorsi e l’assistenza alle popolazioni per gli eventi sismici della fine del 2018 e l’estate scorsa nel vasto incendio che si è sviluppato alla Plaia, miracolosamente senza danni alle persone, dimostrando anche in quelle tragiche circostanze altissimo senso del dovere e grande capacità professionale”.

La XXII cerimonia di conferimento della Candelora d'oro si svolgerà come di consueto nella corte del Municipio di Catania, alla presenza di autorità civili, religiose e militari, domenica 2 febbraio alle ore 20, nella serata che dà il via ai momenti più intensi dei festeggiamenti di Sant'Agata.

Un appuntamento che si concluderà, come ogni anno, con l'omaggio floreale alla patrona Agata sulla Cattedrale, proprio da parte dei Vigili del Fuoco di Catania.

Prima della consegna dell’ambita onorificenza, il Sindaco Salvo Pogliese e l'arcivescovo di Catania monsignor Salvatore Gristina, procederanno alla rituale accensione della lampada votiva in onore della Santa Patrona.

 

 

Tutti in piedi per i nostri pompieri.

E’ la notte dei vigili del fuoco di Catania che ricevono dalla città il più ambito riconoscimento, la Candelora d’oro 2020, che per il comandante Giuseppe Verme vale “quasi quanto la medaglia d’oro al valor civile consegnata pochi mesi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.

Un’intuizione vincente del sindaco Salvo Pogliese perché per la prima volta in assoluto da quando è stato istituito nel 1998 il premio mette tutti d’accordo, nessuno escluso.

In uniforme, visibilmente emozionati, le donne e gli uomini del comando di Catania tradiscono qualche sorriso nelle fasi preparatorie della cerimonia ufficiale. Tantissime foto di rito, strette di mano sincere prima di un video-emozionale che racchiude l’essenza del soccorso prestato in tutta Italia: terra, acqua, fuoco, aria. Gli elementi della vita, ma allo stesso tempo tutti gli ambiti in cui operano da sempre con dedizione e passione i nostri pompieri. E non è un caso che sia il corpo di pubblica sicurezza più amato d’Italia.

“Siamo onorati e orgogliosi – commenta il comandante Verme – questo premio rappresenta un grazie collettivo da parte dell’intera città che il sindaco ha voluto riconoscerci nei giorni più importanti per Catania”.

Il pensiero vola inevitabilmente ai vigili Dario Ambiamonte, Giorgio Grammatico e Vincenzo Lima che, in occasioni diverse, hanno perso la vita in servizio. Negli occhi scorono ancora le immagini dell’alluvione dell’autunno del 2018 nel Calatino, del soccorso alle palazzine crollate o quelle del terremoto di Santo Stefano, dove i vigili catanesi sono stati sempre in prima linea per aiutare i cittadini in difficoltà.

“In un contesto in cui i giovani hanno oggettiva difficoltà a distinguere il bene dal male, questo premio ai vigili del fuoco ha una grande valenza pedagogica – spiega sul palco il sindaco – Il bene nella nostra società è rappresentato anche dagli uomini in divisa. Grazie per tutto quello che fate ogni giorno per noi”.

Dopo la cerimonia, alla quale erano presenti tutte le autorità civili ed ecclesiastiche della città, il vescovo di Catania, monsignor Salvatore Gristina, ha presieduto la cerimonia dell’accensione della lampada votiva a Sant’Agata e successivamente in piazza Duomo il rituale omaggio floreale dei vigili del fuoco alla patrona di Catania.

Domani i pompieri sfileranno come ogni anno con le istituzioni durante la cerimonia dell’offerta della cera e, come ormai accade da qualche tempo, Catania sarà ancora una volta pronta a tributare loro gli applausi più caldi e sinceri.

Luca Ciliberti

https://www.lasiciliaweb.it/2020/02/02/tutti-in-piedi-per-i-pompieri/

 

 

IL SACELLO

VAI AL SERVIZIO DE LASICILIA  e alla CAMMAREDDA

 

 

    

 

 

 

Come ogni anno L'associazione Sant'Agata Basilica Cattedrale promuove l'arte popolare affiancata al culto di Sant'Agata.

La mostra sarà visitabile ma non più nella chiesa di San Placido per un imprevisto cambio di programma. A presto la pagina vi aggiornera' sugli orari e sul luogo scelto dagli organizzatori

 

   

 

 

L'OFFERTA DELL'ANELLO

31 gennaio Come ormai da tradizione anche quest’anno si è svolto il classico rito di offerta dell’anello. Per chi non conoscesse l’usanza, il rito precede le festività agatine e consiste nella consegna da parte del sindaco di Catania di un anello con il cameo di Sant’Agata all’arcivescovo etneo. Questa celebrazione rappresenta il sodalizio fra il Comune e la diocesi che lavorano in sinergia per un regolare svolgimento della festa. Il rito si è svolto all’interno della chiesa Sant’Agata al carcere alla presenza di tutte le maggiori istituzioni e autorità locali oltre al comitato per la festa di Sant’Agata.

 

Tantissima la gente accorsa per seguire la messa celebrata da monsignor Salvatore Gristina che, come potete vedere dalle immagini, ha sfilato il proprio anello vescovile per mettere quello offertogli dal sindaco Bianco, simbolo che porterà per tutta la durata delle festività.

Lo stesso Bianco ha poi ringraziato sua eccellenza per il lavoro svolto nella diocesi e per la disponibilità mostrata nei confronti dell’amministrazione e ha auspicato che la festa si svolga con spirito cristiano. Il vescovo Gristina, dopo aver ringraziato Bianco e le autorità, ha raccomandato ai fedeli di vivere la festa con massima devozione ma con ordine e sicurezza.

 Da ieri inoltre è cominciato il così detto triduo di Sant’Agata che si concluderà l’1 febbraio quando tutte le reliquie, attualmente in giro per la città, saranno riportate in cattedrale e riposte sull’altare.

 

 

 

parte l’operazione “ S. Agata sicura” in vista dei festeggiamenti agatini

di Ornella Fichera

 

Anche quest’anno parte la cosiddetta operazione “S. Agata sicura”, che avvia la complessa organizzazione della festa della Santa Patrona della città.

L’ufficio di  Protezione Civile ha già pronto il Piano di intervento operativo, adottato con un’ordinanza dal sindaco Enzo Bianco, massima autorità di protezione civile in città.

Il programma operativo, redatto anche sulla base di esperienze pregresse, assicura l’assistenza alla popolazione con apposite misure di salvaguardia, e traccia le linee guida di come sia possibile fronteggiare eventuali scenari in cui siano coinvolti i partecipanti alla festa.

Il piano è predisposto dalla Protezione Civile di concerto con il Coordinamento Comunale del Volontariato, in sintonia con le direttive del Dipartimento della Protezione Civile e dall’accordo Stato-Regioni.

«Il piano – ha detto il sindaco Enzo Bianco  – ipotizza, affronta e valuta tutte le sfaccettature dell’emergenza che si possano verificare nel corso della festa di S. Agata, tra le più importanti nel mondo, per assicurare a tutti una partecipazione tranquilla. Ringrazio sin d’ora quanti lavorano per la riuscita della festa, forze del volontariato in testa».

Ed è proprio per garantire che tutto si svolga al meglio che viene messa in campo una macchina complessa di cui fanno parte, h24, il personale della protezione civile che coordina le operazioni della Sala Operativa Comunale COC.

 

Le associazioni del Coordinamento comunale del Volontariato, per assicurare al massimo il sistema di informazione preventiva, sorveglianza e controllo delle manifestazioni, opereranno con apposite squadre appiedate, logistiche e sanitarie, e con l’ausilio di ambulanze della Cri e delle Misericordie. Un’apposita squadra sarà riservata alle persone diversamente abili, in collaborazione con l’associazione ‘Come Ginestre’.

La Centrale Operativa SUES 118 Catania curerà l’attivazione di un Posto Medico Avanzato (PMA) di 1° livello in piazza Spirito Santo e inoltre di mezzi di soccorso base (MSB) itineranti.

Per salvaguardare la sicurezza e l’incolumità pubblica, inoltre, l’Amministrazione Comunale chiede la collaborazione dei cittadini in alcune circostanze. In particolare si  raccomanda di non sovraccaricare i balconi degli edifici prospicienti il percorso del fercolo, di preferire l’utilizzo per gli spostamenti dei mezzi pubblici, di attenersi scrupolosamente al rispetto delle ordinanze emesse, di collaborare con gli operatori del soccorso presenti sui luoghi della manifestazione e di utilizzare le risorse sanitarie predisposte.

«Si tratta di piccole cautele – ha concluso il Sindaco – che assicureranno a ai catanesi e ai turisti una festa tranquilla e godibile».

Il Piano operativo ‘Sant’Agata sicura 2016’ si avvale anche della collaborazione delle associazioni di volontariato:  Admi, Airone Sporting Club, Aquile dell’Etna, Aquile di Catania, Ari, Catania Sub, Cives, Cngei, Croce Rossa Italiana, Ekos, Esaf/Gve, Fir-Cb Club 27 Ct, G.V.I. Gruppo Volontari Italia, Guardie ambientali Trinacria, GVS Gruppo Volontari Sicilia, Misericordia Catania Porto, Misericordia S. Leone, Misericordia S. M. di Ognina, Misericordia Trappeto Nord, Nuova Acropoli, O.E.V.F E Difesa, Pantere Verdi Ct, Psicologi per i popoli.

Saranno coinvolti nelle operazioni di protezione civile anche Questura, Prefettura, Circumetnea, Amt, Multiservizi, Autorità portuale, Dipartimento regionale della Protezione civile tramite sala operativa regionale, Corpo dei Vigili del Fuoco e altri enti istituzionali presenti sul territorio.

http://www.lagazzettacatanese.it/catania-parte-loperazione-s-agata-sicura-in-vista-dei-festeggiamenti-agatini/

 

 

 

 

IL SITO UFFICIALE

 

L’idea di unire la devozione alla Martire Agata con la curiosità di creare un’app ha permesso lo sviluppo di un’applicazione android che intende risaltare il significato più vero e profondo della festa dedicata alla Santa. 

L’app presenta 4 sezioni:

Nella sezione Agenda è possibile consultare il programma annuale dei festeggiamenti in onore di S. Agata, ma vi è pure la possibilità di poter leggere descrizioni accurate di alcuni eventi che in qualche modo sono legati alla Martire.

 La sezione Media presenta tre sottocategorie: Audio, Video e Foto.

In Audio sono presenti tutte le musiche agatine con relativi testi in modo tale che tutti noi devoti possiamo conoscerle e cantarle.

Nella categoria Video verranno inseriti contenuti che permetteranno di conoscere aspetti particolari della Santa che non tutti conoscono, oltre che video che aiuteranno i devoti ad accrescere la propria fede.

Nella categoria Foto sarà possibile trovare sia foto storiche ricercate e inedite che immagini delle celebrazioni moderne.

 Nella sezione Agat@ sarà possibile trovare tutto ciò che riguarda S. Agata e la sua storia: i luoghi in cui, secondo la tradizione, la Santa subì il martirio; la descrizione di cosa è il martirio e la possibilità di leggere la passio Agathae ovvero il racconto in lingua latina della passione di Agata e relativa traduzione in lingua italiana; la descrizione delle reliquie e del fercolo, delle candelore (col loro vero significato) e le preghiere dedicate a S. Agata.

 Nella sezione Info vi è la possibilità di contattare gli sviluppatori nel caso vogliate suggerirci qualche idea interessante per gli sviluppi futuri di Sant'Agata - App Ufficiale. Sono presenti inoltre tutti i contatti disponibili relativi alle chiese dedicate alla Santa della città di Catania.  Cittadini, Viva Sant’Agata!

 

L'immagine può contenere: 1 persona, testo

 

 

Inno a Sant'Agata

 

Inneggiamo alla martire invitta

Rifulgente di luce divina

Inneggiamo alla grande eroina

Presso l’ara cosparsa di fior

Anelante di palpiti sacri

Si diffonde la gioia nel cielo

Ed all’ombra del mistico velo

Sorga l’inno festoso dei cuor.

Tu che splendi in Paradiso

Coronata di vittoria

O Sant’Agata la gloria

Per noi prega, prega di lassù (x2)

Esultante nei duri tormenti

Luminosa nel carcere oscuro

Ella affronta con animo puro

Le minacce d’un uomo crudel

Non ascolta le vane lusinghe

Le promesse d’un sogno radioso

Vince il fuoco e del ciel armonioso

L’innamora l’eterno splendor.

Tu che splendi in Paradiso

Coronata di vittoria

O Sant’Agata la gloria

Per noi prega, prega di lassù (x2)

Per i secoli vola il suo nome

E risuona pei monti e sul mare

Circonfuso di sole l’altare

Il Suo corpo conserva fedel.

Su! Leviam cittadini l’evviva

Al valor centenario possente

Di colei che pregava morente

Il Signor della vita immortal.

Tu che splendi in Paradiso

Coronata di vittoria

O Sant’Agata la gloria

Per noi prega, prega di lassù (x2)

 

 

 

 

 

Al centro di Catania, all'interno del duomo, una celletta chiusa per tutto l'anno, protetta da impenetrabili cancelli e nascosta alla vista, custodisce il bene più prezioso e più caro ai catanesi e ai devoti agatini: il Busto e i ricchissimi ex voto che lo ricoprono interamente, comunemente detti «il Tesoro».

La cappella è il vero «cuore» della cattedrale, non soltanto per l'importanza che riveste, ma anche per la collocazione fisica. Il piccolo vano, infatti, è ricavato all'interno di una parete, tra l'altare maggiore e la navata laterale destra. Un robusto cancello di bronzo e oro del 1485 la protegge da eventuali tentativi di furto.

 

per saperne di più

 

La cattedrale fu costruita in epoca normanna e fu completata nel 1094, durante l'esilio delle reliquie a Costantinopoli. Dal 1125, ossia da quando Gisliberto e Goselmo le riportarono in patria, le reliquie della patrona sono sempre state custodite in cattedrale, con un'unica ec­cezione durante l'ultimo conflitto mondiale, quando per prudenza furono affidate al parroco di Fleri, un centro abitato della provincia etnea, e nascoste in una cisterna vuota dietro la chiesa.

La cattedrale fu distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita in pochissimo tempo da record, solo due anni, in stile tardo-barocco su un progetto del Vaccarini. L'architetto palermitano decise di mantenere le dimensioni della basilica normanna, la vecchia struttura a tre navate, le due cappelle del transetto e le tre absidi normanne, rimaste in piedi dopo il terremoto.

 

              

 

 

 

 

 

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https://www.mimmorapisarda.it/2023/prov/agata5.jpg

 

 

 

Norme per i “cittadini” che tirano il Fercolo di S. Agata

 

1- Ricordati che stai partecipando ad un’azione sacra: sull’argenteo fercolo che tu tiri insieme a migliaia di altri Catanesi, sta realmente l’autentico Venerato Corpo di S. Agata Vergine e Martire, chiuso parte dentro il Busto Reliquiario e parte dentro lo ‘Scrigno’. Infatti, quel Busto Reliquiario che tu ammiri tempestato di perle e preziosi, racchiude la Sacra Testa e il Torace della Santa; mentre lo ‘Scrigno’ preziosissimo racchiude le due Mani e le Braccia, i due Piedi, i due Femori, una Mammella ed il Velo, quello stesso che portava S. Agata come segno della sua Verginità.

Renditi degno del sommo onore che ti si dà nel portare in trionfo per le vie della Città un Corpo si santo e Verginale!

 

2- Sei vestito di bianco perché S. Agata è Vergine e si fece martirizzare per mantenersi pura e bianca. Il tuo camice bianco indica la purezza che deve avere la tua anima. Il cordone bianco che ti cinge ai fianchi indica la penitenza necessaria per mantenere la purezza. Il berretto nero indica morte completa al peccato per vivere nella purezza e nella dignità cristiana. Il candido tradizionale fazzoletto pieghettato che tieni in mano e che spesso agiti in alto, ti dice che per essere puri bisogna tendere verso l’alto fuggendo le bassezze del vizio. Che vale essere vestito di bianco se il cuore è macchiato? Vuoi fare cosa gradita a S. Agata? In questi giorni purificati con una buona Confessione, e accostati alla Bianca Ostia nella Comunione Eucaristica.

 

3- Mentre sei nella bianca fila dei “Cittadini”, non scherzare, non ridere, non fumare, ricordati di spegnere il telefonino: le cose sacre si trattano con serietà! Piuttosto prega, recita il S. Rosario, invoca S. Agata, prometti di vivere da perfetto cristiano, chiedi delle grazie! Ripeti spesso lungo il percorso il grido tradizionale “Cittadini Viva Sant’Agata”, con entusiasmo e soprattutto con fede, con estrema compostezza, nell’educazione e nel rispetto dei Devoti Cittadini che ti stanno accanto in processione, senza eccedere, nel desiderio ardente di far rivivere veramente gli esempi fulgidissimi di S. Agata nella condotta di tutti i Catanesi!

 

4- Ubbidisci ai cenni del Monsignore che sta sul Fercolo, ai segni di campanella del Capomastro, e alle direttive del Comitato Cittadino, senza permetterti critiche, disordini, capricci, o ribellioni che sarebbero una profanazione.

 

5- Durante la festa di S. Agata, per antichissima tradizione, si sogliono accendere fuochi d’artificio. Questi fuochi ti ricordino:

- Anzitutto che S. Agata fu martirizzata proprio col fuoco;

- Che il suo Sacro Velo attraverso i secoli ha fermato molte volte il fuoco lavico dell’Etna, liberando particolarmente la Città di Catania.

- E’ nota poi l’usanza internazionale di accogliere i Sovrani con i tradizionali “salve a cannone”: e S. Agata è per i Catanesi più che Sovrana, più che Regina.

- Infine i fuochi artificiali sono in tutto il mondo civile segno comune di giubilo popolare e di festa

Assistendo alle accensioni pirotecniche ricordati però che, soprattuto nel cuore tuo, S. Agata vuol vedere acceso un altro fuoco: quello dell’Amore filiale verso Dio, e dell’Amore fraterno verso il Prossimo!

Ricordati che questi furono i sentimenti dei Padri, allorché con vero spirito di fede, idearono questi solenni festeggiamenti e con idea geniale vollero che il Sacro Corpo di Agata, che è il tesoro più grande di Catania, fosse affidato per due giorni ai cittadini.

Rivivi la loro fede e sii degno delle nobili tradizioni della Tua Terra.

 

http://www.circolosantagata.it/

 

 

 

Per la sicurezza dei cittadini in occasione delle festività agatine e per consentire il sereno svolgimento dei tradizionali fuochi d’artificio che accompagnano i vari momenti della festa, il Commissario straordinario Federico Portoghese, su proposta del Comandante del Corpo di Polizia Municipale, ha emanato il divieto temporaneo di abitazione e frequentazione degli immobili situati a meno di 100 metri dall’area di sparo di Villa Pacini nei seguenti giorni: 15, 22, 29, 30 e 31 gennaio 2023 e 1, 2 febbraio 2023, dalle ore 12.00 e fino al termine degli spari di colpi a cannone; 4 febbraio 2023, dalle ore 05.15 e fino al termine degli spari di colpi a cannone; 5 febbraio 2023, dalle ore 08.00 e fino al termine degli spari di colpi a cannone; 12 febbraio 2023, dalle ore 08.00 e fino al termine degli spari di colpi a cannone. Analogamente il Commissario Portoghese ha sospeso il Mercatino delle Pulci che si svolge in via Dusmet nelle giornate di domenica 15, 22, 29 gennaio ed il 5 e 12 febbraio 2023.

COMUNE DI CATANIA

 

 

 

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